ultimo aggiornamento: 10/10 17.00
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CORSIVO
GIUDIZIO

 
 
 

Non che si sia parlato troppo di pallavolo, in questi ultimi tempi. Almeno non su queste schermate, almeno non ultimamente. Questo il rimprovero che viene da più parti, detto a squarcia gola, non detto, taciuto sotto mentite spoglie.
Quindi, dopo aver scritto parecchio di politica (ce n’era bisogno? Forse no), dopo aver sentito parecchie chiacchiere sui pallavolisti, dopo aver sentito pochissime chiacchiere sulla pallavolo, beh, signori, torniamo a parlare del nostro beneamato sport.
Chè è per questo, per un sottile amore, che è nata questa rubrica. E i sentimenti, cari miei, non si scordano mai. Anche se per un po’ passano in secondo piano, anche se qualcuno prova ad affossarteli con cattiveria. Noi siamo qua e, ancora per un po’, abbiamo voglia di pallavolo. Ne abbiamo bisogno. E ne parleremo, come abbiamo sempre fatto, siamo tradizionalisti, non sempre ma spesso.

Parleremo, nel corso della stagione, della squadra di modelle carpigiane che si appresta alla terza sfilata consecutiva, finora quelle verso la B2 e la B1 sono state travolgenti, sexy, sin sfronatate. Parleremo della sorpresa Montale, che ha voglia di stupirci ancora, almeno speriamo.
Parleremo del Vignola che ha da poco acquisito la signora Franceschelli, e se questa salta e schiaccia come il marito saranno dicks for everyone (o, come ho sentito da qualcuno in Fiera, “they’ll be ‘for ladies items’”, sottilissima quanto piastrellaia locuzione spregiativa di donne). Parleremo delle femmine Villa d’Oro, sempre più “esperte”, sempre più morinizzate, nel senso che l’assenzio pare abbia soppiantato il silenzio e l’assenso alla politica di dissenso sulla retrocessione pare abbia più senso, il sentimento, è troppo denso, I wanna dance all night yeah…

Parleremo di noi stessi, chè senza di noi la pallavolo mondiale e i bar (sia quelli in cui si distribuiscono alcolici, sia quelli in cui si parla) sarebbero crollati da quel mò. La Cariparma ha un compito non facile quest’anno, oltre quello di collettivizzare l’istituto di credito da cui è patrocinata: ma sognare una ripetizione non ha mai fatto male a nessuno e noi amiamo ripeterci, nonostante siamo diventati una squadra schiva. Il Cicciolo non saluta nessuno, Franceschelli non saluta nessuno, la Gianda saluta tutti e “alla Ugolini” simula un orgasmo ed il conseguente infortunio alla terza schiacciata sotto la rete. Checchè ne dicano pallavolisti e non, lo zoccolo duro della Villa d’Oro c’è sempre, Pancia in testa. Perché le partite continuano a vincersi non solo di testa e cuore e talento e fisico, ma anche e soprattutto di stomaco e noi siamo messi bene, e anche se Roffi ormai l’ha consumato tutto, ci sta pensando Armaroli padre a ricolmare il vuoto di stomaco (Paolo non mi cacciare, sono una bandiera!).

Parleremo dell’Universal che si affida ai soliti e ad un talento in più, Sangiorgio sr, che pare aver già fatto impazzire mister Molinari. Ma soprattutto, per quel che riguarda Carpi, non parleremo più di Nannini, lasciando la favella a Canulli che ne sa più di noi e dall’alto della sua necrofilia può svelare arcani misteri. Infine parleremo molto in campo, soprattutto con Ferro, in toni come sempre distensivi perché noi, in fin dei conti, ferrofaicagarenonseicapaceaschiacciarebatteremurarealzaredifenderesetisaltaanchelaricezionecazzofaiincampogiochiabriscola?, ci vogliamo bene.
Parleremo della Stadium, che coi suoi giovani e con una vecchia volpe come Zucchi (e le volpette Cavazza e Cavallari, e il volpone Becchi) non credo sia bestemmiante definire in lizza per i primi due posti.
Parleremo di San Prospero, che ha ulteriormente rafforzato la squadra e stavolta guarda con più serenità e financo una punta di spavalderia al campionato, ma con l’acquisto di Luppi ha mandato tutto il buon mercato estivo a puttane e ci vorranno un sacco di soldi per ripagarle, queste benedette puttane.
A proposito di benedette, parleremo del Lucido, che con in mano la marmaglia AnderlinCimonEurotecniScuoladiPallavolo (sì, credo sia questo il nome) farà credo ottime cose, il materiale su cui lavorare è buono.
Parleremo di Casinalbo, delle sue ucraine, del suo alzatore da nazionale, dell’altro alzatore che non dice un cazzo ma in nazionale ci va davvero (femminile, crucca, ma pur sempre nazionale eh, santoddio!).
E poi parleremo del campionato di serie C, forse davvero il più divertente di tutti. Col Torrazzo che si è spedalizzato (via Zombie, Cisko e Petocchi), col Vignola che si è rontanizzato (e quindi lotta per la salvezza), col Modena Est che si è Padellizzato, e quindi, dopo un po’, si rompe, però beve, con la Carnaby che si è Torrificata.
Parleremo anche dei reggiani, va là, che tanti amici sono ancora in-quadrati: non parlo di Ricchetti, ormai sultano del Brunei, ma di Famiglietti, Ugolini e soprattutto Malavolta (negro ma dove cazzo sei andato e soprattutto, con sti dischi, la vogliamo piantare che poi i vicini si incazzano, DSNC???) che troneggiano a San Martino. Oppure di Vecchi, Malmusi e Giannotti, che saltano la quaglia a Reggio. Oppure della solita colonia correggese e della famiglia Astolfi che si è riunita, con quello di mezzo che è tornato a far finta di giocare in Prima Divisione non rendendosi conto della “brizzolatis dementia” che avanza.

Una “brizzolatis dementia” che avanza anche per un certo Francesco Lancellotti, padre di famiglia eccezionale che assieme ad una Bbanda di matti, capeggiata dal Mago Gorlino (gonfiatosi a dismisura… che aspetti un bambino?) e composta da Eraldo Finanziaria Sgarbi, da Diego Slow (sleeping) Play Rossi, da Alle Alle Ciuacciua e da Enrico Caseificio Petocchi, coadiuvati da Suca Tuca Zuccarini e da Ragu Rego Rogo Riga Raguzzoni dominerà una Prima Divisione insulsa per contanti (sì, contanti) giocatori. Ciuottoooooooo!!! Non ti ho dimenticato, è che come i boa tu tieni la testa sotto la sabbia, e così, a quell’altezza, ti può vedere solo Riccardo Homework Lelli

Infine parleremo di gnocca, perché noi non ce le siamo mica dimenticate tutte le belle e felici donzelle che giocano tra San Damaso e Nonantola (a proposito, Alice, ti chiedo scusa, ma nella famiglia Ugolini ci sono strani soggetti che quando bevono… bevono!), tra l’Amendola e il Volley Modena, tra il Torrazzo e Maranello e tanti tanti tanti altri luoghi di cui avremo modo e tempo di parlare.

Insomma, parleremo.
Pare vada di moda.
E in un momento in cui parlano tutti, noi ci confermiamo tradizionalisti. E maledettamente conformisti!

Alla prossima, valorosi paladini dello sport che ha fatto grande la nostra cittade e il suo contado!

di Alessandro Trebbi
Scrivete a Trebbi!
 



 






Come al solito sei grande. Come si fa ad arrabbiarsi con te? - GPA - 10/10