ultimo aggiornamento: 26/09 15.00
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CORSIVO
GIUDIZIO

 
 
 

Ogni tanto dobbiamo anche autoincensarci, no? Sennò poi, se navighiamo sempre nella modestia, per quanto falsa e di facciata, alla fine risultiamo noiosi a noi stessi e al pubblico, e a noi non ci piace essere noiosi.
La considerazione parte da una considerazione. È il prode Antoine, a fornire lo spunto, durante la presentazione del Gruppo pallavolo Villa d’oro, dopo l’osanna rivolto a Enzo Vignoli e ai suoi tre scudetti e dopo il solito sproloquio sulle doti beachvolleystiche della coppia Armaroli-Papotti. «Ecco, Armaroli, Papotti, Trebbi, sono il presente della pallavolo Villa d’Oro. Ma non potranno essere il futuro! Il futuro sono tutti i giovani che stanno in questa sala».
D’accordo, chè il futuro è dei giovani e Armaroli, Trebbi e soprattutto Papotti ormai dei giovani hanno ben poco. Ma d’accordo solo parzialmente, e ora vi spiego perché. E santoddio non parlatemi di modestia, che qui noi facciamo le persone serie!

Credo che chiunque legga abbia più o meno cognizione di che cosa sia il Gruppo Pallavolo Villa d’oro, con le due squadre di punta, di bomberos y bomberas in serie B, e un settore giovanile che sembra in crescita, a dispetto di un movimento, quello pallavolistico modenese-nazionale-mondiale, che sembra in calo. Bene. È vero che per continuare ad avere giocatori, squadre, successi, la Villa d’Oro ha bisogno di costruirsi una base solida e valida. Di giocatori. E i giovani, in questo progetto, sono assolutamente imprescindibili, indispensabili e protagonisti. Ma il Gruppo Pallavolo Villa d’Oro, in questi anni, è stato, è diventato, ed è anche tanto altro. E anche di questo chi legge ha probabilmente cognizione.

Diciamo, e chi mi vuole contraddire può tranquillamente farlo su questa stessa pagina, che la pallavolo di Modena perderebbe molto del suo indiscutibile fascino se Armaroli, Papotti, Trebbi (no, ok, questo no!), Bergianti, Ugolini, Bergamini, Petocchi-Lancellotti e tutti i loro compari, Longagnani e Armaroli senior, il Pancia, Goofy, il Nano, la Murgolo, la Facchini, la Forghieri, Uber e la Loretta si mettessero di punto in bianco a farsi i fatti loro, si dessero all’uncinetto, scomparissero dalla città, migrassero in Colombia per raccogliere successi ancora maggiori con altre attività.

Perché tutte queste persone, e tante altre che gravitano o hanno gravitato intorno alla nostra Polisportiva (e non posso elencarle tutte sennò non finiamo più) non hanno pensato solo al bene, al successo, al divertimento del gruppo Villa d’Oro.
E tutto quello che hanno fatto e che faranno, sarà sempre gratis, e sarà sempre fatto nel loro tempo libero, nelle loro notti, perché adesso sono le due ma io scrivo volentieri per la mia polisportiva e chissenefrega se anche vengono le quattro. E magari sempre adesso, alle due, una bella gnocca sta disegnando un volantino, un’altra bella bionda sta organizzando un torneo di beach per tutti, un imbecille sta aggiornando un sito che leggono mille persone al giorno, un fresco sposo sta pensando a una nuova festa e alla cazzata che ha appena fatto, un nano da giardino sta cercando di far quadrare l’elenco dell’Under 13. Tutte queste persone dicevamo, gratis, con passione e senza secondi fini, hanno creato un movimento.

Lo scrivo con la emme minuscola ma forse meriterebbe la maiuscola perché quello della pallavolo a Modena è un movimento grandissimo, pieno di correnti, pieno di gente, di eventi, di sentimenti e di chiacchiere, di feste e di valori positivi (e anche negativi, quando si è aperti capita anche questo), di sensazioni e momenti condivisi.
Un mondo che già esisteva eh, sia chiaro, mica l’abbiamo inventata noi la pallavolo. Ma non me ne vogliano altri, che sono bravissimi e che creano tante cose belle, ma se c’è qualcuno che ha un merito, o almeno un merito maggiore, in questo movimento, in questo conoscersi tutti, trovarsi tutti, scambiarsi tutti, nell’aver creato delle squadre di Modena (e non solo Modena perché sono sicuro che tra coloro che leggono ci stanno anche dei reggiani e bolognesi e toscani e forse altro) un blocco unico che si riconosce ed è riconosciuto, ecco, se c’è qualcuno che ha un merito in tutto questo siamo noi.

Ed è per questo che la Villa d’Oro deve ancora puntare, e tanto, su questo gruppo, su queste persone, su questo che è un valore umano aggiunto, di gente che non è brava (brava poi, parliamone…) soltanto a buttare i palloni per terra, ma che s’impegna per altro, in altro, per altri. Persone che prima di essere un gruppo in campo lo sono fuori, per quello che fanno, per quello che costruiscono, per la gente che coinvolgono.

Non è una mia dichiarazione d’amore nei confronti della Villa d’Oro. Non ce n’è bisogno. Ma credo che il futuro di questo sport e di questo movimento a Modena passi non solo dalla passione che ci metteranno gli attori del film pallavolo, gli attori che verranno. Il futuro e la salute del volley rossonero e gialloblu passeranno anche dai registi che già ci sono, e che io spero (speranza che include anche me stesso) rimangano il più a lungo possibile. La nostra dichiarazione d’amore è per la pallavolo e tutti quelli che la giocano, la allenano, la guardano, la aiutano.

E non me ne voglia il buon vecchio Antoine, ma il futuro della Villa d’Oro, e credo non solo della Villa d’Oro, passa ancora, e tanto, da noi, dal nostro entusiasmo, dalla nostra voglia di fare. Perché finchè ci saranno questi sentimenti e ci saranno queste persone la Villa d’oro sarà in una botte di ferro, e il futuro non sarà un problema perché ci saranno ragazzi e non più ragazzi non solo capaci di costruirlo (fondamentale) ma capaci anche di vivacizzarlo (fondamentalissimo) e dargli così tanti e tanti anni di vita in più, tante simpatie, tante adesioni, qualche nemico.

Finchè ci saremo noi, finchè ci sarete voi, non solo la Villa d’Oro, ma la pallavolo di Modena in generale, un futuro ce l’avrà. Sempre. E i giovani avranno proprio un bell’esempio da seguire.

Ve l’ho già detto che vi voglio bene?

di Alessandro Trebbi

TOGO - Benjo - 26/09

vacca... ho letto questa cosa in ufficio... pronta a leggere uno sproloquio trebbiano simil-ironico sulla fase precampionato... invece mi è quasi scesa una lacrima. La prossima volta inserisci una prefazione di avvertimento che così mi preparo! - L'organizzatrice... - 24/09

...E il terzo giorno Trebbi crèo il mondo (della pallavolo modenese) e vide che era cosa buona... Ok, daccordo un pochino di sano delirio di onnipotenza,per altro goffamente mascherato da un finto plurale che però suona tanto come un plurale maiestatis, ma che si legga cotanta presunzione nei confronti di uno storico e blasonatissimo movimento come quello del volley modenese è davvero imbarazzante. Cento e rotti anni di storia sono un fatto. E non si discute, e quindi chapeau. Ma che il futuro della suddetta pallavolo ( e mica solo quella della villa) si debba rifare ad un modello e ad un esempio che VOI ci avreste tracciato mi sembra un TANTINO presuntuoso. Il fatto è, caro il mio dott. Trebbi, che stiamo invecchiando ( i miei sono molto più dei tuoi) e se il buon Antonie ( che non ho il piacere di conoscere) parla di VOI come di un fatto non treghettabile nel futuro non dice nulla di eclatantemente irrispettoso. Si chiama natura, è lì per fare il suo corso e non fa distinzioni. Fattene una ragione - Kalle - 20/09

Non ho letto niente di quello che hai scritto, adesso non ho tempo ma lo farò...Volevo solamente chiederti un favore: quando hai un sabato libero non è che verresti ad alzarmi 2/3 palloni nel pre-partita? Qui nessuno ha le tue mani, e soprattutto nessuno riesce a valorizzarmi come facevi tu!!! - Nano - 20/09

Mi hai commosso Alle. Però lo stipendio è sempre quello - GPA - 19/09

Ecco... adesso piango!!! L'ho sempre detto che sono stata fortunata ad incontrarti..... altro merito della Villa! - La disegnatrice di volantini - 18/09