ultimo aggiornamento: 24/02 09.00
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CORSIVO
GIUDIZIO

 
 
 

CRONACA DELLA SETTIMANA SANTA

Sabato: i funerali di Guccini
Il primo giorno della Settimana Santa prevede come funzione liturgica l’Insulto ad Arbitro di Partita Inutile di Serie B2 Femminile. Ineccepibile l’esecuzione di Armaroli, che apostrofa il direttore di gara delle nostre bellissime ma retrocessissime ragazze con un sonoro “coglione”. Per il resto, alla partita Villa d’oro-Villanuova, i sacchetti per il vomito vengono tutti riempiti dagli astanti, Trebbi come sempre fa tutto da solo, la Villa vince ma a cena apprende una notizia sconvolgente per bocca di Ilaria Facchini: Francesco Guccini (noto stilista di jeans) è morto. Meno male che, secondo Marco Nicolini, il celeberrimo pianista Schopenauer è ancora vivo e virtuoso come ai bei tempi. Che coppia…

Domenica: San Mascarpone
Tra una vasca di mascarpone e una bacinella di profiterol mister Marco Barozzi prepara meticolosamente l’ennesimo derby con Carpi. Nella cassetta visionata dal nostrano Winston Churchill schiacciano ancora Gandolfi da opposto e Ricciolo di banda, quindi la preparazione è ineccepibile, anche perchè il mascarpone questa settimana è particolarmente ben riuscito: diagonale su Rontani, parallela su Agazzi, rincorsa su Bigi, battiamo su Donadio, queste le indicazioni (che si riveleranno decisive) che il Pancia trae dalle sette ore di cassetta.

Il Lunedì degli Angeli
Atmosfera euforica in casa Villa d’Oro. Guccini è resuscitato così come il calcetto infrasettimanale. La notizia della morte divulgata da Ilaria Facchini era falsa e tendenziosa. Si fa dello scarico dal punto di vista fisico dato che siamo nella Settimana Santa e dato che caricare su una squadra coi nostri fisici sarebbe veramente ingeneroso. Tutti felici e contenti, dall’inutile Calvietti al piagnone Tacconi, fino al’acneico Grimaldi. Siamo proprio degli angioletti…

Il Martedì del Riposo
Giornata al guinzaglio per i bombers rossoneri, in rispetto del giorno di riposo proclamato dal divino Pancia. A letto presto, il mercoledì si lavora, lo stato di forma di Ugolini cresce sempre più grazie al noto miracolo della moltiplicazione dei centimetri.

Il Mercoledì delle Ceneri
Il ritrovo in palestra si tinge di giallo. Un Tacconi indispettito dal fatto di non vedere palla, si automette in tribuna nei minuti di recupero delle tre ore di calcetto indette da Barozzi, causando la sconfitta della sua squadra. La polemica continua anche durante l’allenamento, nel quale l’ineccepibile Tacco si lamenta dei cross di Nicolini, talvolta troppo alti, talvolta troppo bassi e comunque sempre imprecisi. Si pensa a David Beckham come sostituto, ma a Victoria la città di Modena non piace, costa troppo poco. Così, alla conferenza stampa del mattino, trapela una voce: Travica alla Villa d’Oro. Lo chiedono i tifosi, lo chiede la società, lo chiede Trebbi perché di andarsi a schiacciare tutti i palloni in tribuna l’opposto rossonero non ne ha più voglia. Ma l’affare, purtroppo, non si farà quest’anno. Nel frattempo il Molly ha progettato il piano anti-Villa: si affiderà alle bordate di San Giorgio (come non farlo, nella Settimana Santa) e alla benzina di Turbo Menghini. Canulli al cimitero.

Giovedì Grasso: il Giorno del Giudizio
Il Giovedì Grasso infatti è anche il Giorno in cui dall’Alto dei Cieli si emettono le sentenze. Da Roma San Pietro emetteil verdetto: “Armaroli, you’re disqualified. Carta Giala and a ghost Carta Giala for you!”. Manuel la prende bene, fortunatamente la squalifica è arrivata per una partita che per lui e per tutti noi non ha nessun valore. Quindi, dopo dieci ore di lacrime, si arriva all’allenamento. Ancora calcetto e questa volta i giovani o cosiddetti tali surclassano con due gol contestatissimi il decrepito Giuseppe Ferrari e i suoi adepti. Una debacle preannunciata: con l’avvicinarsi degli scontri decisivi della stagione la freschezza di Bergianti e compagni comincia a pesare sugli esiti delle partite. In palestra non si presenta Nicolini, bensì Edward Mani di Forbice. La qualità degli esercizi messi in piedi da Winston per contrastare Grilli e Turbo viene ovviamente messa in grave pericolo dalla presenza di Edward, ma ci pensano l’etereo Ugolini e l’erotico Goldoni a risollevare le sorti di un allenamento che sembrava segnato. Da Pirri abbuffata di salame e carne e paste e fagioli e tiramisù e sambuche e Mohammed dà giustamente del babi ad Armaroli. Mentre in via San Pietro (e dove sennò, è la Settimana Santa?) il culo sfondato dei due Ugolini e soprattutto di Marco Deretano Luppi ha la meglio sui bravi ma poveri Ferrari, Ricchetti e Trebbi, ma questo è un altro campionato, un po’ come quello di Carpi rispetto a quello della Villa…

Venerdì Santo
La truppa si divide su tutto. Sul dove mangiare: Trebbi preferisce pasta fatta in casa, un nugolo di babi preferisce aspettare sei sette ore in un sedicente ristorante greco tenuto in piedi dal grande Costas, i ragazzi dello Sporting arrivano dopo la partita, sulla quale vogliamo esprimere la nostra opinione. Sgarbi io non l’ho mai visto giocare sopra il 4, Lancellotti come dice il nome è da 8 così come sono sopra all’8 le palle in tribuna di Sgarbi, che a fine partita si lamenta come una figa col suo palleggiatore già palesemente ubriaco da 7 ore. Diego Rossi dice 26 (centimetri), il Mago Gorlino sempre 7. Una parte della truppa fa serata al Giostrà incrementando gli ottani di San Buca e ricercando la rissa con chi c’è, (Ugolini a casa questa volta becca la madre già vestita, a colazione finita, ore 5.30) un’altra parte va al Baluardo dove l’open bar è deleterio, la ballerina senza punte anche, e Sgarbi falcia in pista pogando su “Rise Up” un paio di ragazze incolpevoli, scappando appena arriva la polizia. Storico Stillo che si mette a urlare il coro “Ilaria Faccchini baldracca” appena la vede, fortuna che lei non sente. Ma a noi non sembra che la nostra amata l’abbia mai concessa a Stillo… mah, sti giovani cresciuti nel mito dell’arroganza villadoriana… Geniale il travestimento del trio Pini-Toso-Grignani, acconciate da colazione, spaziale la maschera di Riky Lelli vestito da “seponosciao”. Managlia prende le pizze, Goldoni prepara al meglio il match, svuotando banconi su banconi della discoteca a suon di vodka lemon. Rimane un dubbio: ma in Villa d’Oro, adesso, non si preparavano le partite in un’altra maniera? Tipo comprando schede telefoniche il giorno prima di andare a Carpi?

Il Sabato delle Vittorie
Le stranezze iniziano già dalla presentazione delle squadre. L’ineffabile GGG Giardi comincia con una gag strepitosa su Canulli e Sangiorgio che però capiscono solo lui, Canulli e Sangiorgio. E quindi noi non ridiamo. E poi chiama superbomber sia Sangiorgio, che Grilli che Menghini, che sommati hanno fatto un venticinquesimo dei punti che ho fatto io nella mia stellare carriera. Quindi io avrei qualcosa da ridire, ma sarà il campo a ridire e ridere.
Si inizia la Partita Verità: il Molly, come detto, si affida a Turbo che parte col turbo, ma anche Ugolini non è da meno, mentre un Trebbi sornione, rispetta ciò che aveva dichiarato ai giornali prima dell’inizio della partita: “Stasera vengo fuori sul 29 pari”. Essendo che il primo set finisce 25-21 per la Villa, Trebbi fa il minimo indispensabile. Tanto… volete della carne alla griglia, un compagno di beach volley, un tecnico informatico, un baby sitter, qualcuno che vi presti la minchia, una visita di medicina del lavoro, la vostra ragazza è insoddisfatta oppure voltete vincere il derby con Carpi? Tranquilli, ci pensa Ugolini!
Il secondo set è un monologo carpigiano: dalla cronaca della partita vista da loro Trebbi prende 458 murate in 5 minuti, e quindi chiaramente il set finisce 458-18 in sei ore e 28 minuti. Spaziale il record di madonne al secondo time out tecnico dal lato Villa d’oro, certificato dal trio Armaroli-Lancellotti-Petocchi e già registrato dal guinnes.
Nel terzo set si concentrano le emozioni. Cioè. Avremmo vinto agilmente 25-21. Ma quando l’Inutile Calvietti palleggia sull’asta la rigiocata decisiva e l’inguardabile Nicolini alza tre cachi in posto 4, come si fa a vincere 25-21? 24-24, palla finalmente a Trebbi che poi ha un colorito ma tranquillissimo scambio di opinioni prima col suo alzatore e poi col suo allenatore… Si va avanti punto a punto, poi succede l’impensabile: Grilli mura Trebbi. Nello sconcerto generale il primo arbitro dichiara “Non ho mai visto una cosa del genere”, la seconda asserisce “Sul regolamento non c’è una normativa che regoli questo caso”. Il punteggio era 29 pari. La coppia arbitrale decide per rigiocare il punto. E quando ci sono dei punti così in ballo, di certo la Villa non si tira indietro: Trebbi rispetta le dichiarazioni della vigilia (siamo 29-29, come detto), infila la parallela, difende il colpo maligno di un Turbo ormai a secco di benzina e più volte fotografato in primo piano da Ugolini, lo stesso Ugolini mette dentro la prima pipe della carriera per il 32-20 finale.
Nota statistica: Ugolini gioca bene una partita all’anno. Due anni fa, in B1, l’evento era stato per Zinella Bologna-Villa d’Oro, ultima giornata di campionato coi rossoneri già retrocessi da 22 giornate. L’anno scorso ci si ricorda di un epico Ugolini nell’altrettanto epica sfida Sgarbi-Ugolini Armaroli-Papotti, nel campo da beach della Villa d’oro, intorno al 10 di giugno. Quest’anno la sorte ha voluto che l’unica partita decente del ricciolino fosse Carpi-Villa d’oro. Bravo lui. Però erano più decisive le altre due.
Tornando al match, il quarto set è un monologo rossonero. Tacconi alza la saracinesca come ai bei tempi, surclassando per una volta i centrali avversari, l’Inutile Calvietti si rende quasi utile prima di scappare al guinzaglio, Goldoni e Bellini si passano il testimone, ma a fine serata sarà in busca il giovane rossonero per un contorto giro di colpe che partono dalla vittoria e finiscono in una fiorentina da otto etti, Grimaldi ritorna Eva e va a truccarsi in panchina, Beppe Ferrari e Nicola Barbolini doppiocambiano, Bergianti si incastra nel terreno di gioco, Armaroli guarda impotente (e la novità dov’è?) dalla tribuna i suoi compagni che escono vittoriosi dal PalaFerrari. Giardi, stranamente, non invita i suoi ad andarsene a casa, Ugolini ha smesso di telefonare, Barozzi può finalmente posizionare il suo carroarmatino anche a Carpi e pisciare indisturbato sul parquet.
Così siamo noi a mandare Grilli a casa (anche se poi alle 2.30 è ancora sveglio, non si fa!), e ad andarcene al Mamma Orsa, dove un bel coro “A casa, merde!” accoglie i Missytalia, dove la famiglia Simpson telefona a tutti, dove la Zanna è vestita da Che Guevara, la Iavasile da Jedi, Armaroli da pedale, Trebbi da 13, Ugolini da 26…

Non ci sono più le cabine di una volta…

Andate in pace, fratelli, la Settimana Santa è finita

di Alessandro Trebbi


Se avevo ancora qualche dubbio...me lo hai definitivamente tolto..ora posso dire SI!...sei un idiota!! ;o) mitticcooo! - Benjo - 24/02