ultimo aggiornamento: 01/12 15.30
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TELEFONATA
ANTEPRIMA

 
 
 

Se mi fermo un attimo, e mi metto a pensare, posso capire cosa manca.
Se mi fermo un attimo, e ascolto, posso sentire chi è che chiama, a bassa voce.
Se mi fermo un attimo, e provo a sentire, sentire cosa prova tutto il mondo, posso riuscirci, posso cercare di capire, capire cosa succede.
Se mi fermo un attimo e tendo l’orecchio…
Sento solo un suono.
Ma è più un rumore.
Più un rumore che un suono.
Fastidioso.
Sembrano forbici.
Sono forbici.

E allora, da questo mio sogno vaneggiante, mi risveglio pian piano. Guardo davanti a me. Sono alle Marconi, credo, una palestra che mi è familiare, credo. La vista pian piano diventa più nitida. Trampolini salta e dice “casso”… Reggiani impartisce a Jim l’ordine di smettere di fumare. Sangiorgio fa bagher contro al muro… Ugolini tira a canestro… Dade dice “casso”… Bergianti racconta a Leo qualcosa di estremamente esilarante… Jim dice “casso” dopo che Claudio gli ha severamente ordinato di smetterla di fumare e di dire “casso”… Poi mi giro verso il rumore. Il fastidio. Quella voce che chiama dei numeri e delle lettere a caso… cinque, sette, due, uno, doppia c… È Nicolini. Che sta alzando. Con le sue forbici. E fa casino.
Era meglio il sogno.

Ma con questo, cos’ho voluto dire? Non lo so. Però c’ho ragione.
C’ho ragione quando dico che alla fine allenarsi bene non sempre è il viatico per il successo. Che alla fine anche se ti palleggia Edward Mani di Forbice puoi vincere tante partite. Che alla fine il problema grosso è se ti arbitra Ray Charles, più che se ti palleggia Edward Mani di Forbice. Che alla fine, anche se non sei fortissimo, ma hai un bel gruppo e un bel mission statement, ma soprattutto ci hai ancora voglia, beh, forse puoi anche e ancora battere qualche avversario.
Non tutti, è ovvio. Anche perché a volte ci sono delle ingiustizie, e qui mi riferisco ovviamente e direttamente al Molly. Perché con Forlì Gandolfi e Verrini e con noi Grilli e Guerrini? Eh? Perché questa disparità di trattamento? Che vi abbiamo fatto noi di male? Ok, ci hai messo Turbo per un po’, però poi l’hai voluta vincere e ci hai rimesso Bettini! Eh! Non capisco questa simpatia carpigiana per Forlì, ecco, manco Canali vi avesse ospitato alle Indie! E soprattutto sta cosa di voler vincere a tutti i costi contro di noi che siamo piccoli e indifesi… e soprattutto poveri! Non è uno spirito da robin hood questo… Siete dei bimbi cattivi!

Ma andiamo con ordine.
Chè andare con ordine significa partire dall’alto per poi scendere pian piano. E partire dall’alto significa partire con Correggio. Che è forte. Perché ha una diagonale palleggiatore-opposto che probabilmente non ha eguali in categoria. Perché ha due bande ormai rodate ed estremamente tecniche. Perché ha due centrali tanto asini quando forti. E ok, sì, va bene, anche perché ha il miglior libero della B1, ma che ve lo dico a fare? Ora, lo scontro con Genova a Genova ci dirà se Correggio è serissima candidata ai play off e basta o se, addirittura, può ambire a qualcosa di più rispetto all’anno scorso. E ambire a qualcosa di più rispetto all’anno scorso, beh, sapete tutti cosa vuol dire. E io non lo dico perché sennò Ricchetti e il Prof mi picchiano. Comunque ok, Meneguzzo, Daldello, Raimondi, Lancellotti… bravissimi eh… ma chi fa la differenza, per i reggiani-modenesi è un vecchio leone ben noto al pubblico delle Marconi, un certo Giordano… GUALEEEEEEEEEEERZIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

Scendiamo di categoria, ma solo in apparenza. Sì perché se ci avete fatto caso sui giornali di Modena è sempre la stessa musica: “Vecchi: e una ce la siamo scrollata!”, “Grilli: ambo!”, “Carpi col tris in mano”, “Universal, questa volta è poker”, “Bellini & C, scala reale”, “La sesta bellezza del Molly”, “Carpi: settebello, rebello e scopa!”. Insomma, non ci sono titoli che per Carpi (o per i giochi di carte, che la Gazzetta sia stata acquisita da Teodomiro Dal Negro?), che ormai è già squadra di B1, come da previsioni. Solo che già un primo obiettivo è stato fallito, quello di finire il campionato a punteggio pieno, e non vorremmo che Turbo e compagnia ne fallissero altri, tipo quello di doppiare la Villa d'Oro o di dominare tutti i sabati e i venerdì sera. Comunque a mantenere distesi i rapporti coi CUGINI carpigiani ci pensa Michi Fontanesi, che in palestra quando deve far panca piana chiede aiuto proprio a Turbo. Solo che gli chiede di distendersi sopra la barra, così lo solleva. Esagerato!

Scendendo di categoria realmente, ecco che la Villa è per ora e assai sorprendentemente seconda. Certo, la classifica è cortissima, il calendario ha aiutato, e il milione di euro speso per Trampolini sta fruttando come ci si aspettava alla vigilia, ma i rossoneri stanno stupendo prima di tutto se stessi, soprattutto nella resistenza al trio venerdì, partita, sabato, a cui qualcuno a volte aggiunge pure una domenica. I bookmakers, ovviamente, se lo chiedono: crolleranno prima o poi, i baldi giovani (mènga tant!) rossoneri? Manterranno il ritmo costante fino alla fine dell’anno? Peserà la trasferta di Assen e i fantasmi roffiani di un crollo prenderanno ancora e nuovamente forma? Insomma, per adesso abbondano i tavoli, le cene… tutto un po’ Oltre. E in questa favola rossonera piena di Draghi e di vinile, di trampolini di lancio e fuckin cubiste, sono protagonisti tutti. Anche quel Frankie Baraldi che salutiamo con affetto, e dico davvero!

Casinalbo si è rimessa in corsia (lo so, dato che c’è Ferrari state pensando agli ospedali e ai reparti di geriatria, ma parlo di campionato io!), anche perché Luppi ha rimesso la testa a posto frequentando case giudiziose e sobrie, ma con letti singoli. Bosi è sereno e tranquillo perché ancora non ha dovuto soffrire per l’impietoso confronto diretto con mister Millennio Ugolini. Beppe Ferrari è sereno pure lui e anzi, lo è ancora di più, dato che ha già vinto campionato e Champion’s con la sua Inter, solo che le ha vinte anche Bellini col suo Milan, e prima o poi uno dei due si accorgerà che c’è solo un Capitano ad alzare le coppe… A Vecchi abbiamo un paio di consigli da dare sui sabati sera, per il resto tutto bene…
Mirandola sfrutta le occasioni che le si presentano, ma l’assenza di Pietrone ahimè si fa sentire.

Le donne femmine. Non so molto in verità. Solo che questi stanchi occhi hanno assistito di persona al dilettevole derby Fabbrico-Scandiano. E allora vi dico che Fabbrico è da play off, se Scandiano vince il campionato, ma se Scandiano non vince il campionato anche Fabbrico non è più da play off e insomma fra le due mancine Motta e Lanza io scelgo la seconda perché mi sta più simpatica e ha più margine. Ed è giunta l’ora di far 20 punti a partita, che noi opposti ci abbiamo la squadra sulle spalle e i nostri compagni (alcuni) non vi dico dove ma basta togliere una esse. Anche al centro preferisco Fabbrico, ma questa è un’altra storia, per il resto mi va bene tutto, anche che Montale e Vignola vadano ai play off… Solo una cosa… Metallooooo!!!

In C, beh, c’è gente che mi dà addosso. Sì, parlo con te, Pippo. Quindi: se tu faicagare!!!!, non puoi farne una colpa a me o al mio eloquio scritto. Parlane col tuo palleggiatore, col tuo allenatore di minivolley, con Badile sotto la doccia, con Cisko al venerdì sera… Con chi vuoi. Ma non con me! Quindi Ravva, il mio consiglio è quello di mandare Guidotti in tribuna, menga Liberati. Poi vedrai se mi sbaglio, a dirvi che andate in B2.
Anche qui, ahimè, non si può che constatare il predominio reggiano. Con Correggio seconda in B1, Scandiano ai play off in B2 femminile, anche l’altra Scandiano, quella di Vaccari e Samà, di Trips e Barigazzi, di Bicego e sti cazzi sta dominando il campionato, in C maschile. Il Torrazzo insegue, il Modena Est (Trebbi milita anche lì, secondo i giornali, gli stessi che dicono del settebello di Carpi) arranca, l’Anderlini altaleneggia, Sassuolo si aggrappa alla Gianda e alla sua marmellata per i piedi per cercare di risalire una corrente resa più viscosa dai guanti di The Glove e dall’estro di Ciuacciua, mentre su Corlo avevo già detto quello che avevo da dire. Di Goofy non parlo, ma è talmente depresso che addirittura si salta i venerdì sera. Nell’altro girone è Bologna a comandare e non sembra che le alternative (Castelfranco con Cheope e Vignola con superZambo) siano tali da poter ambire al primato, almeno per l’andata.

Qui, ormai alla fine, apro una dolorosa parentesi. Chi va contro a questo predominio reggiano è, purtroppo, il Pancia. Sabato scorso a Correggio è stata la giornata dei rimpianti. Sì perché quando sugli spalti si è ricomposta l’accoppiata Trebbi-Barozzi, beh, un afflato di commozione e lacrime ha colpito gli astanti… è un pezzo di pallavolo che se ne va, assieme alla pancia del Pancia. Però Mattio, Teo, Ricca e Prato, è ora di rimettersi a giocare al gioco della palla al volo e non fare più scherzi al mister, sennò quello non mi mangia più!

Nelle donne la Piace ne fa 31 ma non bastano per una Villa che si aggrappa come sempre agli abitanti di viale Gramsci: come sempre, dicevamo, ma non sempre va come deve andare. Tanto per cambiare stanno in testa tre reggiane, con Corlo che è rientrata nei ranghi nonostante uno spirito Guerrieri.
Nell’altro girone anziché farne 30 la Gio me ne fa 30 l’Alice, si vede che l’intesa tra seste misure con la Doda funziona meglio! Devo venire io ad allenare gli opposti! Comunque complimenti alla Dani e al branco di matte di Gaggio che si porta appresso… A Carpi finalmente è tornata a giocare… aspetta che vado a leggere… com’è questa volta? Ah, sì, “l’inossidabile Fede” e quindi via con la vittoria nel derby con San Marino. Il Torrazzo si aggrappa alla neolaureata Ila Silvestri ma niente da fare!

Della D come sempre so poco. Solo che il terzetto Sgarbi-Gollini-Raguzzoni non è in testa alla classifica ed è a pari punti con Alle Pirondi quindi mi sa che c’è qualcosa che non quadra. Nelle femmine che Pavullo è nelle zone alte e direi proprio che se la merita tutta, mentre Maranello è nelle zone basse e direi proprio che se la merita tutta.

Direi anche di aver finito.
Se mi fermo un attimo, e mi metto a pensare, beh, direi proprio che mi piace questo mondo. Coi suoi Edward, i suoi Draghi, i suoi Turbo, le sue Alici, le sue Viole e Rose, le sue Buccie e i suoi Guanti… sembra quasi una favola, questo mondo.
E allora mi fermo un attimo.
E aspetto il lieto fine.

 

di Alessandro Trebbi