ultimo aggiornamento: 17/05 09.15
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ANTEPRIMA

 
 
 

È finita una stagione.
Qui si può dire, senza retorica, che forse è finita un’epoca.
Ma tant’è.
Io volevo solo e semplicemente ringraziare un po’ di persone. Perché sembrerà strano, ma in questo momento in cui un po’ tutti se la godono perché la Villa d’Oro è in serie C, a noi comunque ce ne frega fino a mezzogiorno.
Ed è l’una.
E pensiamo che se tutti hanno così a cuore la nostra categoria e si parla più di noi che di Carpi che va in B1, o del fatto che ci sia andata anche Casinalbo, in serie C, vuol dire che siamo più importanti. Che nella mente e nei cuori delle persone ci siamo noi. Perché che la Villa d’Oro si ami o si odi (parole grosse, ma qualcuno le usa), la gente pensa a noi. E alla fine, diciamocelo, a noi fa piacere che ci vengano rivolti così tanti pensieri.

Polemiche a parte, lasciamole ad altri.
Volevo solo e semplicemente ringraziare un po’ di persone. Perché per chi vi scrive, sono stati anni meravigliosi, questi 6 in Villa d’oro, questi 20 di pallavolo.

E allora partiamo proprio dal mio GRAZIE più grande, quello alla Villa d’Oro.
Volevo dire grazie in primis a Paolo e Franca. Per la passione che ci hanno messo e che ci metteranno ancora, ne sono sicuro. Per la dedizione. Perché non hanno mai fatto pressione, non hanno mai preteso niente, non hanno mai creato difficoltà, pur dando tanto a questa squadra, a questa polisportiva. Perché mi vogliono bene, e queste sono cose incondizionate.
Volevo dire grazie alla mia squadra. A tutte quelle che si sono succedute in questi anni, perché una diagonale come Guerzoni-Trebbi non la rivedrete mai più nemmeno alle Olimpiadi, perché la B2 dominata da Carretti e Papotti è stata una goduria senza fine, perché Emi è sempre più negro anche adesso che ha smesso, perché Sangio quattro anni fa doveva andare in Brasile mentre quest’anno deve fare il Luther con Prampolini, perché il Cic mi ha fatto imparare ad attaccare dalla seconda linea e come lui non ci sarà più nessuno, perché Marchino è passato di qua e poi ci ha tradito solo perché a Livorno non ha giocato, perché tanti altri hanno lasciato ricordi più o meno belli e perché qui sono scesi in campo anche Rontani e Nicolini, per dire. In serie B.

Volevo dire grazie a quelli che ancora sono i miei compagni di squadra.

In primo luogo volevo dire grazie a Euge, perché senza di lui questi quindici anni di pallavolo sarebbero stati molto più noiosi e molto meno vincenti. Perché negli anni è diventato una presenza costante, di quelle su cui puoi fare sempre affidamento, anche se a volte finisce nelle aiuole. E nella vita queste presenze si contano sulle dita di una mano. Due se hai del culo. Abbiamo giocato insieme 12 stagioni in tre squadre diverse, credo che sia un record. E io non mi sono ancora rotto le balle.
Volevo dire grazie a Manu perché alla fine se tutto questo è possibile, amore, odio, vittorie e sconfitte, è anche e soprattutto perché lui ci mette l’anima, si ammazza, combatte per tutto questo. E quindi per me è un esempio. Non in tutto s’intende, ma in molte cose sì. E con gli anni ha conquistato una stima particolare e unica, per quel che riguarda me.
Così, per parlarci chiaro, non girarci intorno e lasciar perdere la modestia, volevo dire grazie alla Cupola. Cioè a me stesso e a questi due soggetti sopra menzionati. Perché forse non si saranno divertiti altri, in questi sei anni. Ma noi sì. E tanto. E alla fine ce la siamo goduta, e sportivamente parlando abbiamo vinto tanto con dei mezzi con cui non avrebbe vinto nessuno: e penso proprio che l’orgoglio e la soddisfazione si leggano nelle nostre facce. E se qualcuno è invidioso di questo, non è un problema nostro.

Volevo dire grazie a Robbino, perché è una persona vera e sincera, che come tutti noi soffre e ha sofferto e che come noi gioisce e ha gioito ed è uno dei creatori del nostro mondo. Ma solo lui ha avuto l’ardire di affrontare Gundam e i Draghi.
Volevo dire grazie a Prampoliniiiiiiiii, perché è uno che il cuore ce lo mette sempre e non se ne trovano più tanti così in giro, perché è uno che sputa l’anima e la sputa anche il sabato dopo la partita. E quindi è uno da Villa d’oro, cento per cento. Tutto il mio rispetto, Simo.
Volevo dire grazie a Michi perché senza di lui quest’anno in C ci andavamo a Natale e perché senza di lui ad Assen perdevamo. E perché anche lui è uno di noi di quelli veri, soprattutto da centrale!
Volevo dire grazie a Dade perché è sempre stato bello giocare con lui e umiliarlo a calcetto e nei giochini cassi, perché alla fin fine un po’ l’ho visto crescere, perché è il moroso della Gio e questa è una cosa che mi rende contento.
Volevo dire grazie a Marchino Nicolini, perché con le sue alzate ho imparato davvero cosa significa attaccare e mettere per terra la “palla brutta”, e perché se un giorno si sveglia diventa forte davvero. E poi non si può non volergli bene.
Volevo dire grazie anche a Denny Mari per esserci sempre stato appena poteva, a Claudio per la costanza e per non avermi alzato quella palla a Chioggia, sennò la figura di merda ce la facevo io e invece così è toccato a Denny e io me ne sono lavato le mani, grazie a Sangio per aver abbattuto un po’ tutti e tutto. A Jim per il cartellino merda e per avermi fatto perdere 5 chili (anche la B2, ma non importa, eh eh!) e per essersi fidato sempre.

Volevo dire grazie a Sandro. Ci potrei scrivere le stesse cose che ho scritto per Manuel, pari pari. Ma ci aggiungo che Sandro ha un po’ più di senno (non troppo però). E così, oltre alla stima, penso spesso che mi rivedo in lui.

Volevo dire grazie a Bomba per la pazienza e la presenza sua e della sua bellissima famiglia, e a Batta per mille anni e avventure sempre sopra le righe ma mai fuori. E soprattutto perché senza il suo palmare, chi diventava superbomber?!?
Volevo dire grazie a Uber, alle sue formazioni dell’Inter e ai suoi disegni, e alla Loretta che c’era quando avevo otto anni e c’è adesso che ne ho ventotto e per aprirmi gli spogliatoi usa sempre lo stesso mazzo di chiavi e lo stesso camice blu.

Volevo dire grazie al Pancia, al secolo Marco Barozzi, per avermi sopportato, per avermi dato tante responsabilità, per avermi fatto vincere e insegnato come perdere. Per avermi fatto capitano, sapendo che era una cosa a cui tenevo. Spero che sia orgoglioso di me.

Volevo dire grazie a tutte le squadre della pallavolo Villa d’oro, dalle serie C e B2 femminili che ci facevano il tifo e hanno vinto tanto pure loro, e quindi a Vera, Laura, Siba, Ila, Fede e tutte le altre che ci sono state, a Mauro Morini che mi invita a Riccò e veniva con me alle notti rosa, per finire con la Marty e la sua Under 14 e tutti quelli che si fanno in quattro o anche solo in due dentro la nostra famiglia.
Perché c’è differenza tra azienda e famiglia, e se chi ci odia venisse qui anche solo per un giorno forse la capirebbe.

Volevo dire grazie ad alcuni amici. Che spero di portare con me sempre.
A Marchino, perché ne abbiamo viste e passate di cose insieme… perché ci capiamo al volo, perché alla fine so che è uno di quelli che davvero ci sta male se io sto male. Perché è uno di quei compagni di viaggio che vorresti sempre avere, e non parlo solo di pallavolo. E così spero di conquistare altri campionati e altre isole, con lui.
A Ste, perché nove anni fa, in una palestra dove ci si scambiavano solo occhiatacce, ho trovato un amico nuovo, una persona che mi ha insegnato umiltà e agonismo in una volta sola. E mica è poco. E perché se non ci fosse bisognerebbe inventarlo e accadrà bene che prima o poi torniamo a giocare assieme!
A Fede perché è per Euge quello che è Sandro per Manuel: la parte assennata. Solo che Euge non lo ascolta. Ma noi sì, e volentieri, e anche lui è da anni e anni una presenza costante.
A Elisa per la vicinanza e per aver condiviso mille momenti, alla Gio per avermi scoperto e spiegato mille cose, alla Dani per avermi sopportato e coccolato mille volte.

Volevo dire grazie al Prof. Astolfi perché nonostante tutto ha sempre creduto in me e mi stima e questo per me è importante al di là del valore tecnico e di tante altre cose.
Volevo dire grazie a Nonno Tommasì, perché mi ha fatto vincere un campionato italiano. E assieme a lui volevo ringraziare Cristiano Santini, Davide Luppi, Giulio Cristani, Daniele Branchini, Marco Clò, Tommaso Ponselè che hanno costruito con me e con Euge un gruppo che si è tenuto compagnia per tanti anni e, anche qui, ha vinto tanto e si è divertito un po’ in tutta Italia.
Volevo dire grazie a Cisko, Enry, Erro, Goofy, Zombie, Ronfa e a tutta la bbbanda e vari aggregati, perché senza di loro non ci sarebbe movimento, perché Assen e Calella sarebbero ancora posti per vecchi e zitelle, perché forse non avremmo poi molto di che parlare a cena, senza le ventimila cose che abbiamo combinato assieme. Il problema grosso, con questi qua, è che di cose si continua a combinarne, nonostante gli anni che passano.
Volevo dire grazie ai giovini, a Ricky Vecchi, a Cippo e compagnia, a Teo e compagnia, ad Alex e Rubes, a Euge Marani e Sasà Santisi e insomma, a tutti quelli che questo mondo della pallavolo lo animano, oltre che giocarci.
Volevo dire grazie a tutti quelli che ci chiamano e mi chiamano “nemico” perché ti danno tanti stimoli e ti fanno capire che non puoi piacere a tutti ma in fondo importa piacere a chi importa.
Volevo dire grazie a tutti quelli che ci chiamano e mi chiamano “amico” perché ti danno tanti stimoli e ti fanno capire che alla fine a chi ti importa ci arrivi.
Volevo dire grazie a Carpi, a tutti i dirigenti, gli allenatori e i giocatori, perché questi sei anni sarebbero stati molto più noiosi senza di loro. E anche se non lo ammetteranno mai, sotto sotto pensano esattamente la stessa cosa.
Volevo dire grazie a Leo, al Topo, a Benedetti, al prof. Guidetti, a Juan Carlos Cuminetti e Andrea Giani e a tutti i grandi vecchi che in un modo o nell’altro mi hanno insegnato a giocare a pallavolo, quel poco che so.
Volevo dire grazie a Doriano Rabotti, a Riccardo Cavazioni, a Fabrizio Monari, Giulio Guerzoni, Luca Muzzioli e Stefano Michelini che hanno reso il “lavoro pallavolo” un ritrovo di amici, un momento di crescita. Un piacere, in poche parole, e non sono molti, credo, i lavoratori della domenica che vanno a fare il loro mestiere volentieri. Noi eravamo e siamo tra quelli.

Volevo fare un piccolo ringraziamento ai ragazzi di Correggio, perché essere il tredicesimo non è poi così male, se dai una mano anche piccolissima a degli amici per realizzare un grande sogno in una città di provincia, di quelle che piacciono a me.
Volevo fare un piccolo ringraziamento anche alle ragazze del Fabbrico, Alice, Buccia, Tadda e tutte le altre, perché è stato bello seguirle, perché alla fin fine sono un bel gruppo, bello in tutti i sensi. Pulito. Come se ne trovano pochi. E si sono meritate tutto.

Vorrei dire grazie a tante altre persone, che negli anni mi hanno aiutato e ci hanno aiutato a crescere, in questo mondo variopinto che si chiama pallavolo. Non ho tempo, ma soprattutto memoria per ricordare qui tutto e tutti, spero che chi è assente capisca e perdoni.

Volevo ringraziare, qui alla fine, anche Silvia. Per tantissime cose. Ma soprattutto perché mi ha insegnato e mi sta insegnando a vedere e a vivere le cose con degli occhi nuovi. E questo è un merito grande come il mondo.

Non so cosa sarà di noi, tra un paio di mesi. So solo che sono stati sei anni stupendi. E stupendi per tutto, non solo per il lato sportivo. Con questo epilogo, forse un po’ triste. Ma credo anche giusto. Le storie devono avere un inizio e una fine. Ed essere vissute intensamente.

Noi abbiamo avuto un inizio, poco più di sei anni fa, a una famoso festa di laurea, abbiamo vissuto intensamente sei anni più di successi che di sconfitte, abbiamo patito una fine travagliata, inattesa, sofferta. Ma non siamo tristi. O almeno non lo sono io.

Perché sì, sono in serie C. E sei anni fa non c’ero.
Ma adesso, rispetto a sei anni fa, ho voi. Vi avrò anche in serie C, o dove altro finiremo
E sono molto più ricco.

Grazie


di Alessandro Trebbi


[...] la sintesi è che sono molto dispiaciuto per come vi è andato il campionato, che persone come Trebbi sono rare per passione, ironia, qualità intellettuali e umane. Posso aggiungere che anche la vostra società si distingue per freschezza e capacità di stare nelle competizioni con uno spirito che condivido, spero un pronto riscatto. Ghelfi Germano Medico Stadium - 12/05


Vi seguo da lontano, mi dispiace per l'epilogo del campionato, forse un po' arroganti lo siete e lo siete stati ed è forse per questo che qualcuno oggi gioisce. Una retrocessione può voler dire un po' di umiltà che a volte fa bene per ripartire nella giusta direzione. Caro Trebbi sei un ottimo giocatore per la categoria anzi credo sinceramente che potresti ambire anche a serie maggiori e ti auguro di mettere da parte un po' l'ideologia e gli affetti (villa d'oro) e provare una nuova esperienza in una squadra di livello superiore, magari per tornare, quando la villa sarà di nuovo risalita - Nicola Giorgetti Firenze ex giocatore molto ex ora semplice appassionato di volley - 12/05


Eh si Alle, prima o poi torneremo a giocare insieme, con qualche anno in più sulle spalle, ma con la stessa voglia di allora...che dire, grazie a te per avermi fatto vincere le finali U18(!!!), per avermi regalato una promozione e una salvezza insperata...insomma pallavolisticamente ti devo tutto!!!!!! - Ste - 13/05

Parlo a nome mio e non della Stadium anche se ne sono il presidente. Vi auguro un veloce riscatto perchè una B senza la Villa è come un B senza Becchi e visto che per il secondo non c'è più nulla da fare (a meno che non si senta di togliere la divisa dalla naftalina e di rimettersi a fare fatica), spero che per voi invece il purgatorio (anche se poi giocare in C non è poi sto purgatorio visto che io ci ho giocato svariati anni), sia il più breve possibile. Silver - 13/05

La Villadoro in serie C sancisce inderogabilmente un passaggio epocale e forse dapaupera anche un pochino questo rinsecchito movimento pallavolistico che senza dubbio di realtà come la villa ne ha bisogno come il deserto ne ha della piaoggia, ciononostante la suddetta serie è e rimane comunque una categoria composta da pregevoli atleti. Come nelle serie cadette più blasonate, anchessi strizzano magliette intrise di sudore, tre volte la settimana per poi buttare anima e cuore dentro un rettangolo esattamente uguale. Certo la palla viaggerà più lenta e il gioco potrà essere meno brillante ma non per questo merita di essere snobbato. Finisco, caro Alessandro scusandomi con te in aticipo se ho frainteso le tue parole, che sembrano tanto rivolgersi alla categoria dove vi confronterete,con toni di superiorità che ho trovato inappropriati e mi auguro di poterti incontrare dall'altra parte della rete nei giorni che verranno - Stefano Callegaro pallavolo Budrio, che in C (con tanta fatica) stà provando di andarci - 13/05

Alle dovrei scrivere un poema ma riassumo dicendo un gigantesco GRAZIE a te per averci fatto vedere come si gioca a pallavolo e un giorno spero anche io di diventare forti e uniti come voi e soprattutto dopo 8 anni (e ci resterò ancora per moltissimooo)che sono qui alla Villa D'oro non ho conosciuto delle persone così simpatiche e brave a giocare a questo bellissimo sport che ci accomuna e fa di noi come ha detto Alle una splendida ed enorme famiglia!! Alle ti ringrazio per tutti i sabato sera che mi hai salutato e soprattutto per esserti ricordato di me anche se ti ho spaccato i ******** per più di un anno!! ti auguro una grandissima cariera che per ora l'hai già ottenuta giocando qua perchè anche io in questa polisportiva mi sento una che vale e ciascuno di noi è importante per formare la VILLA D'ORO! anche se te ne andrai sono super sicura che giocherai bene come al solito e come hai sempre fatto mettendoci quella grinta che hai s dato in ogni istante ai tuoi compagni di squadra!! Resteremo in cantatto (lo sperooo)!!! mi sono dimenticata di dirti una cosaa: S B O R O N E ! ! ! ! Ahahahahahah!! <3..BACI MARTY UNDER 14/15 EHI BELLO FATTI SENTIRE EH??? MI MANCHERAI TROPPOO! <3<3 Dovrei scriverti fino a domenica prossima per dirti quanto sei stato importante per me e per la villa ma lo riasscumo con le parole seguenti!!
ALLE
RESTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!
GRAZIE ALLE
Marty - 17/05