ultimo aggiornamento: 14/09 17.30
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Come cambiano i tempi, vero?
Sembrava ieri, quando menavi la palla a tutto andare, prima e seconda linea, aceeeeeaaaahsssss che piovevano... E invece oggi devi rifugiarti nei pallonetti, quando va bene cerchi di usare le mani del muro. Sembrava ieri quando vincevi i campionati con la sola prepotenza fisica e la tua arroganza proverbiale. E invece oggi retrocedi e i diciottenni ti passano sopra. Ma il calendario (o un innato e forse immotivato ottimismo? Chissà…) mi suggerisce che è il 15 settembre, e anche se la tendinite e l’età avanzano di pari passo, è un po’ presto per dichiarare la resa. Magari a 28 anni ti ci vuole solo un po’ più di tempo per carburare. Magari a 28 anni devi abbandonare la velleità di spaccare il pallone con una mano e rifugiarti nella grinta, negli occhi, nel coraggio di cambiare, i colpi ma non solo. E allora, magari, puoi giocare, divertiti e inseguire le vittorie per un altro anno. Magari… O magari no, eh!

Diciamo che quest’anno è tutto alla luce del sole, e anche se qualcuno si nasconde o prova a occultare le prove, noi lo cappelliamo subito!
Nella presentazione della sua propria B1 che l’Universal ha consegnato ai posteri il giorno sei del mese di settembre dell’anno duemiladieci dopocristo, gli indizi erano veramente troppo gnocchi, per non intuire la trama oscura… Troppo facile capire cosa prevedeva il menù. Ragù d’anatra, ovvio. Meglio se di Cortile. Troppo facile scoprire cosa c’era nel Cortile, o meglio nel Giardi-no. Il classico Nano, avevate dei dubbi? E poi se c’è l’anatra, è chiaro che vi stiamo servendo menù di selvaggina, dalle tenere carni, o meglio, dalle carni Molly. E quindi dove li mettiamo i Cacciatori, per questa selvaggina? Insomma, alla fine condiamo con un po’ di Allorini ed eccovi servita una pietanza sontuosa! Serie A1 in tre anni!
Come avrete capito, è tutto collegato nel diabolico piano che si sta costruendo in casa Universal Carpi, un perfetto “piano A” che ha sostituito l’ormai attempato “piano B”. Ma noi mica siamo scemi, e come avete visto abbiamo già risolto il rompicapo. Anche se Carpi, nel suo piano, ha dimostrato di fregarsene della solidarietà sociale agli anziani, e questo ci dispiace: “meglio Vecchi e Soli”, lo slogan dei biancoblu, e noi che siamo una polisportiva diciamo no, ci dissociamo, non si fa! I Vecchi non vanno lasciati soli! Così, può bastare un Nicolini come animale da compagnia per risollevare morale e autostima e infatti il nostro, di Vecchi, al secolo Riccardo, è sereno e felice come non mai! Imparate!

Fuori dall’indagine investigativa, Carpi ha dichiarato la serie A1 in tre anni e allora noi ci sediamo e stiamo a guardare, un bel derby Grilli-Dennis non ce lo perderemmo per nulla al mondo, soprattutto sotto la doccia! E poi volete mettere le epiche sfide Berezhko-Gandolfi, col russo a dire “Ti spiezzo in due” al capitano biancoblu e Gandolfi a incassare per poi stendere l’avversario al tie-break urlando il nome dell’amata, con bandiere sovietiche in fiamme e un tripudio con l’italico tricolore?!
Purtroppo quest’ultima parte, e solo quest’ultima, è puro cinema, fantasia. Sì perché Gandolfi non gioca più a Carpi. Una notizia che ha dell’incredibile, e quando le bandiere se ne vanno, si perde comunque sempre un po’ di gusto. Non sappiamo i retroscena di questo clamoroso addio, ma solo che Gandolfi e Ricchetti a Correggio sono ormai una coppia di fatto e si scambiano magliette a tutt’andare. Tant’è che Gandolfi, visto Ricchetti risplendere con una divisa Villa d’oro, gli ha chiesto esplicitamente di regalargliene una, dicendo “ma che bello, allora sei buon amico di Trebbi, Armaroli, Ugolini e Papotti, ma perché non usciamo a cena tutti insieme una sera?”. Il buon Stefano cercherà di accontentarlo, anche se sembra che ai liberi di Correggio le cene spesso risultino indigeste. Più gli aperitivi forse, della cui digestione la Bravo di Stefanino porta ancora resti evidenti.

Spostandoci appunto a Correggio, il prof Astolfi, di riffa o di raffa allestisce sempre delle squadre di tutto rispetto. Il ritorno di Max è garanzia di piani alti, se poi i correggesi riusciranno finalmente a stare sul solarium lo si dovrà soprattutto alla vena di Romani e alla salute di Raimondi e Porcellini. E questo non perché non abbia fiducia nelle doti di nonno Gualeeeeeeeeeeeeeeeeeeerzi, ma perché non possiamo far esordire Gandolfi in B1 proprio nella mia amatissima Correggio. Cioè sarebbe quasi come farlo esordire in Villa, un nonsense… In bocca al lupo come tutti gli anni, ovviamente, ma se va tutto bene io mi sbilancio e dico che può essere l’anno buono. E per Gandolfi il dopiete, B2-A2 in due anni, potrebbe essere lì dietro l’angolo. Anche se, secondo le loro previsioni, ci riusciranno nella sua ex Universal.

Universal che ha cambiato più o meno tutti, col Dex a Mirandola, il Guerr a Viadana, il Bett e il Lib anche loro a Viadana, il Bell boh?! Ma soprattutto il bel Lele alla corte di Barozzi, che ormai ha tradito in tutto e per tutto il sano spirito anticarpigiano che lo animava ai tempi belli!
Sembra che il mondo ruoti intorno a Carpi, però c’è anche Mirandola, che con le sue forze e i suoi giovani è arrivata in B1 lo stesso, senza spendere e spandere ma costruendosi da sola. In bocca al lupo a Pupino e compagnia, sperando in un ritorno di Becchi e cercando di capire quale sarà il seguito della diaspora carpigiana che abbiamo appena descritto: Carpi invaderà come un virus Correggio, Mirandola, Campagnola e via dicendo, o gli ex passeranno tutti dalla nostra parte? Ai posteri.

Passiamo alla B2 che qui c’è da ridere! Parliamo prima degli avversari, ovvero di Scandiano che trova i soldi forse in un tombino e allestisce una squadra di fino a ieri semi-professionisti (o semi e basta, vedi Sam Vaccari o Albo Bellei, la diagonale più incredibile d’Europa), per arrivare ai baldi giovini dell’Eurotecnica che con un anno di rodaggio in più, i Bigarelli a farla da padrone, lo zio Tom a costruire una capanna sempre più robusta ma soprattutto con le droghe e i virtuosismi onirici di Jimi Hendrix sono sempre più grossi e difficili da valicare.
A Campagnola noi abbiamo lasciato un pezzo di cuore, e quindi non mi va tanto di parlarne. L’amore dà, l’amore toglie, diceva un vecchio adagio. A noi ha tolto il Pancia, Goldoni, anche lo scacchiere Claudio Reggiani detto “Mr Aceeeeeeahhh”. A me Marco Luppi, ex compagno di avventure e di tante estati e notti. Addio per sempre ragazzi, e buona fortuna.

A Modena siamo rimasti solo noi, solo noi che siamo sempre più vecchi e sempre in meno. I giornali, con toni da poema epico, ci hanno dipinti come eroi. Qualcuno dirà che i giornali sono roba nostra, che ci scriviamo noi, che il tutto è patetico perché noi ce la suoniamo e noi ce la cantiamo e cose così. Io mi sottraggo a queste polemiche sterili e dico semplicemente che sono d’accordissimo coi giornali e che questa dietrologia sui giornalisti comunisti ha rotto le balle. La squadra è quella che è, soprattutto dopo l’amerindo e guercio abbandono di Micky Fontanesi, ma noi ci proveremo lo stesso. Dato che questo è l’anno dell’austerità e del risparmio, perché non metterci nel girone dell’Abruzzo, eh? Ma sì dai, qualche sobria trasferta in bicicletta fino a Teramo non farà poi male. Si riparte dai soliti volti noti: la Cupola è sempre la stessa ed è sempre più plenipotenziaria, anche se è stata rivoluzionata dall’interno. Ugolini si è infatti autoescluso dai giochi di potere, finendo in balia del Lato Oscuro della Villa e dedicandosi prevalentemente alla recitazione: sublime la sua interpretazione dell’infortunio incurabile alla spalla, con la quale si è garantito una splendida serata al guinzaglio concomitante al match di Coppa Italia, e con essa l’oscar 2010 come miglior interpretazione maschile.
Il remake di Nicolini, proiettato sul grande schermo due giorni dopo, non ha avuto lo stesso successo. Ma si sa, la differenza tra i due talenti dell’Actor’s Studio è notevole, soprattutto dalla cintola in giù. Ugolini fuori dalla Cupola, dicevamo, e così il duumvirato Armaroli-Trebbi ha accolto nella suddetta Cupola il redivivo Papotti, agguerrito e in forma come ai bei tempi. Bergianti è il garante della dittatura, e da esterno controlla che comandino sempre i soliti, mentre i baldi giovini sembrano proprio azzeccati quest’anno: Bigio mena che è un piacere, Checco saltella di qua e di là, Giuliano è il nostro talento purissimo. Nicolini ha iniziato a lavorare: l’azienda ceramica Florim, infatti, da mesi naviga a vista nel guado, e ha scelto per il proprio settore commerciale il nostro Edward al fine di togliersi dalle sabbie mobili della crisi e fallire definitivamente. Trampolini è stato in forma stellare dal 23 agosto al 2 settembre, e ora è già nella fase calante, Denny Mari si nasconde sotto al banco quando il capo passa al lavoro per reclutare soldati da mandare al fronte (che spesso è vicino ad Assen) e così si è fatto praticamente tutta la preparazione con noi. E poi c’è il nuovo acquisto: Ricky Dinamite Vecchi, che ora è pienamente della Villa, essendo già entrato in modalità Fuori Orario ed essendosi intrufolato nella famiglia Sibani. Insomma, tutto come al solito in casa rossonera: stagneremmo nella noia, se non fosse che il manico sta cercando di scalfire gli equilibri. Robby Bicego è allenatore avveduto, e ha nel suo fido condottiero l’Asta con cui far traballare le certezze della Cupola. Insomma, l’oligarchia Villa d’oro sarà messa a dura prova dal nuovo mister (e noi ne siamo ben felici!)… Anche se abbiamo già provveduto ad arginare le perdite: la nostra fida talpa (al secolo Corrado Battistini) ci informerà in anticipo col suo palmare riguardo ai movimenti della coppia Bicego-Asta. A parte tutto, salvezza difficile, ma niente è mai impossibile. Ad esempio, vi sembra possibile finire il girone d’andata secondi e retrocedere?! A molti no, ma fidatevi. È possibile.

Della B2 femminile chi sa qualcosa dica pure perché io non ne so mezza.

La C maschile, vista la latitanza di B2, quest’anno sarà di un livello altissimo, anche se è da comiche il fatto che ci sia un girone a 12 squadre. Tant’è. Campegine parte coi favorissimi del pronostico, con la diagonale Borelli-Iori, quella Rozzi-Amadasi, quella Remati-Davolio, senza il Manzo ma con ricambi di lusso. Una B2 in C, se non fosse che anche Sassuolo, pur con qualche scommessa vedi il ritorno di Cavallari e la chitarra di Luciano Ligabue in seconda linea, ha le carte in regola per farcela, con Sala, Bosi, Gianda e Bellini che formano un quadrumvirato di tutto rispetto, che sicuramente contenderà la fama di tirannia più feroce alla Cupola rossonera.
Incredibile sorte per il Torrazzo, che ha comunque una gran squadra, ma prima si iscrivono in due, poi si iscrive Casinalbo, poi Casinalbo non c’ha i giocatori (ma va’?!), e allora perché si è iscritta? Boh?! Però il Torrazzo i giocatori ce li ha, solo che il Torrazzo può farli giocare solo all’aperto, e allora Casinalbo gli fa “venite qui che vi faccio giocare al chiuso”, però poi come si chiamano? Boh?! Insomma tutto un casino per giocare a Formigine, allenarsi dalle 23 all’1 di notte e forse insidiare le primissime.
Corlo è sempre più giovane e a Ricciolo e Pito, Ravva quest’anno ha deciso di affiancare sì Trips Pecorini, ma anche Pisqui e Rita Levi Montalcini! Una squadra che ha il “fisico”, insomma (e anche il medico sociale)!
Nell’altro girone, Castelfranco si affida come sempre alle spalle di Sirotti e all’utilità di Calvietti, Carpi con Gandolfi che sdegnosamente ha rifiutato di scendere in C dovrà fare a meno di fuoriclasse e affidarsi ai giovini, Cavezzo sta sempre lì e Prampolini ce l’ha a morte con loro e non si sa perché ma non ci vuole giocare contro, San Martino pare sia buona. Ma a contendersi la vittoria saranno le nostre due: Modena Est ha deciso che l’ignoranza deve farla da padrona. Non bastavano Trianni, Bonetti, Verucchi ecc, nossignore, sia mai che il QI sia troppo alto! E allora via, affidiamoci a tre opposti tre per salire e vediamo come va! Zapparoli, Sagauatti e Cozza guideranno a bordate Marcello Galli and co verso quello che pare un successo finalmente scritto. Ma occhio a Vignola, che ha fatto spesa a Bologna e con Bonifazzi, Torreggiani, Buratti e Mazzoli vuol fare del male, se l’alzatore Marani si ricorderà di andare alle partite e non rimarrà incastrato in un carrello della spesa.

In C femminile ormai so più di Reggio che di Modena. Fatto sta che da noi è rimasta la Piace, per fortuna mia e della squadra, e più o meno tutte le altre, anche se quest’anno dovranno pagare la retta. Chi si è spostata è la Pedro, che ha raggiunto a Reggio Emilia non la Buccia (con le monelle del Giovolley) bensì una centrale di sicuro avvenire, un’alzatrice di sicuro avvenire, entrambe Iori, e una schiacciatrice filo-castrista che mi sta molto simpatica, al secolo Valentina Taddei. La squadra è l’Arbor e non so perché ma ci sono molto affezionato. Per il resto Doda, Padovani e Zamboni, pur latitando nei rendez-vous freccettistici, sono rimaste a Nonantola, dove per circa un mese o due giocherà anche Nicole Berselli, tra una gita ai Caraibi, un weekend in Antartide, una scappata in Thailandia e un meeting a New York.
A Carpi c’è finita l’Alice Lanza, consentendo così lo svincolo di Anna Cini, la cui relazione con Menghini ha le ore contate, neanche da dirlo dopo il suo catastrofico (per il buon Lele) passaggio in Villa. Per il resto non so nulla… Ma se volete informarci, noi siamo qui.

Così, si ricomincia.

E se volete una bella sorpresa e avete due, ma dico due euro da spendere, beh, ho io un posto e una data. Venerdì 17 settembre, FUORI ORARIO. E vi assicuro che non porta sfiga.

A venerdì

di Alessandro Trebbi