ultimo aggiornamento: 08/05 09.00
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Si è tornata a colorare, la Rosa dei Beati di dantesca memoria. E di Dante Bergianti potrebbe parlarci per ore…
E si è tornata a colorare non grazie a qualche campione di Sassuolo, come già starete giustamente pensando. No. Non ancora. Grazie al Capitano. Alessandro Del Piero. Che è tornato dove gli spetta.
Uno che non è capace di vincere un campionato di serie C, e questa è una grave pecca e lo fa sembrare un po’ un buffone. Ma che però un campionato di serie B è stato capace di vincerlo, giocandolo quando avrebbe ancora dovuto e potuto scorrazzare per i campi della Coppa dei Campioni. Ma c’è chi ha una bandiera, una fede, un’idea: e qualunque cosa succeda, tiene queste bandiere, queste fedi, queste idee sempre in alto. Uno che aveva vinto la serie A. Sette volte. E questa è l’ottava. Uno che ha vinto tutto ed è tornato a vincere, ancora, a quasi 38 anni, sempre con la lingua di fuori e quel destro magico troppo spesso confinato alla panchina.
Sicchè, grazie Capitano. Sarà l’ultima, ok. L’atto finale. Ma un atto finale in cui mi torni ad alzare lo scudetto, forse la Coppa Italia... tu, proprio tu o mio Capitano, è un atto finale impagabile.

Questa rubrica, però, dovrebbe parlare di volley. E allora parliamone, ma con le dovute attenzioni perchè di alcuni si può parlare e sparlare liberamente, di altri meno e allora con le buffonate ci tratterremo il più possibile. Non si sa mai che qualcuno se ne abbia a male e dio non voglia.
Di Correggio e del Prof abbiamo già detto e scritto tutto quello che dovevamo dire e scrivere. Una favola bella e triste, un percorso meraviglioso, una società che più di tante altre merita questo risultato perchè l’ha ottenuto senza mai fare proclami, spendendo poco, con grandissima umiltà, sempre, dentro al campo e soprattutto fuori. Poche chiacchiere, tanti risultati. Di questi tempi merce rara.

Fanno un po’ più chiacchiere a Carpi, di solito, e di solito ci mettono 3-4 anni a raggiungere gli obiettivi del primo, ma tendenzialmente alla lunga arrivano anche loro. E così dopo Cardona, Gato e Ibrahimovic, ecco arrivare Paolone Guerrieri, forse il vero acquisto azzeccato degli ultimi due anni. Saranno play off per i ragazzi del sambuca. Diciamo che Carpi ha dimostrato in B2 che coi play non c’ha mica un buon rapporto, ma al tempo c’erano Ferro, Gandolfi e Grilli rimpiazzati oggidì da altri grandi rappresentanti del vivaio modenese e carpigiano, i grandissimi e modenesissimi... cavolo proprio adesso non mi vengono i nomi però ve li dico prima o poi eh! Comunque io li vedo messi bene, per andare su, e poi sarà quel che sarà.
Mirandola torna in B2 ma lo fa a testa alta. Coi suoi giovani e i suoi un po’ meno giovani, tipo Caleffi o Bozzoli. Però suoi. E voi che leggete piantatela di fare parallelismi!
Scendiamo in serie B2 dove Sassuolo.... shhhhh non si può parlare sennò se ne hanno a male shhhhh. E pensare che io credevo anche che Benedetti stesse facendo un gran lavoro. Però magari se ne hanno a male, quindi... shhhhh.
Modena Est chiude alla grande un campionato in cui ha rischiato addirittura di andar su, e il prossimo anno sarà chiamata a ripetersi, Vignola torna in C con Marani ormai sposato.

Vignola
se ne torna giù anche nel femminile mentre Marcellino Mescoli riporta in B1 Bottini e socie e si salva l’unica Carpi che riscuote un po’ delle mie simpatie, ma solo perchè ci giocano una sanmartinese doc (sì, proprio di San Martino in Rio!) come Alice Lanza, una roveretana doc come Carlotta Bettini e una catanese doc come Antonella Rapisarda. Che grazie alle pettinature e alle loro schiacciate hanno salvato la Texcart.

Serie C. Crevalcore ha vinto i due scontri diretti con la Villa d'Oro e si è meritata sul campo la promozione. Onore quindi al bel culone di Tacco che l’anno prossimo farà vedere i sorci verdi anche a Padella e Bonetti.
Play off per un sacco di amici. Non per Castelfranco, che la torta se l’è fatta e mangiata da sola spegnendoci cinque candeline (scusate Marchi, ve la dovevo...). Ma per San Martino e un super Prampolini sì, così come per Jim Helmer e sua squadra di fighi biondi a Campagnola e sì anche in extremis per il Torrazzo che sogna la finalissima con la Villa d’oro e un duello all’ultima doppia Ugolini-Vecchi.
Una Villa d’Oro che però potrebbe arenarsi ben prima stante l’età dei suoi trascinatori. Anche se a dire il vero c’è un nuovo sfolgorante campione che potrebbe dare il la a una cavalcata rossonera. Si chiama Emiliano Malavolta, è un ragazzo nuovo e inesperto che sta facendo i primi salti in queste settimane ma che potrebbe essere un valore aggiunto, soprattutto adesso che la Pantera di Casinalbo, alias Zac, si è messo a tirare rigori di giustezza, il che vuol dire che ormai come giocatore è finito! Altro nuovo acquisto proprio dell’ultima giornata Karch Borghi, italo-statunitense formidabile in ricezione, anche se qualcuno ha avanzato il sospetto che le battute di Castelfranco manco al mini volley.
Ai play off pure i giovani di Casa Modena e, ahinoi, vista l’età, i fisici, la loro crescita e il calo di tutte le altre, mi sa che sono loro i favoriti. Però mai dire mai.

Nel femminile l’Arbor è bellissima ma rimane di un soffio fuori, sono dentro invece San Damaso e incredibilmente la storar-facchin-magagniana Maranello, mentre la Ferriani stravince il superbomber nonostante rivali validissimi e molto forti, mantenendo il titolo, quindi, a casa. Dove è giusto che stia, essendo quello del sito della Villa un titolo e un luogo per buffoni ed essendo la Ferriani amica di lunga data del re, dei buffoni.

In serie D non so nulla, so solo che la Villa d’Oro di Cippo e Stillo fa un sacco di torte, solo che le torte non riescono mai perchè Cippo se le magna tutte prima, quindi il risultato è un tracollo nei risultati e un impennata della bilancia.

Menzione a parte per il memorial Astolfi di domenica scorsa tra Anderlini 2001-02 e Correggio 2011-12, che ha dimostrato alcune cose, che vado ivi ad elencare:
1) Il premio di mvp non c’era. Ma ovviamente l’avrebbe vinto Ugolini.
2) Con Max a palleggiare da noi e di là un palleggiatore di B1 normale per tutta la partita, li uccidevamo.
3) Chi vi scrive, Ugolini, Malavolta e Vecchi valgono tranquillamente una B1 da 7°-8° posto, l’ha detto il parquet di gioco. Quindi se la Villa d’Oro non andrà in B2 sarà colpa, nell’ordine, degli arbitri, degli altri tre che saranno in campo, del mister, del campo scivoloso, del caldo, della rotazione dell’universo e delle cavallette (e pensa che c’è chi mi dipinge come scaricabarile, mah...).
4) Davide Gollini è ancora un signor giocatore
5) Enrico Carretti torna a giocare
6) Le mani di Da Como sono rimaste le stesse, plasmate col das. Ma l’intesa tra me e il Ciuccellone ha lasciato ancora tutti a bocca aperta, otto anni dopo. Delle veloci dietro che manco Gardini.
7) Brizzo Astolfi fa gli stessi cambi, si becca gli stessi insulti e con quei cambi vince esattamente come il padre.
8) Ricchetti è ancora un discreto libero nonostante si nasconda in un angolino di posto uno per non prendere ace da chi comunque in carriera gliene ha fatti un migliaio tra allenamenti e partite
9) Correggio è proprio un bel posto
10) E infine ha dimostrato che il Prof, negli anni, ha allenato davvero dei bei gruppi. E un po’ sarà stato anche merito suo, no?

E quindi, concludendo, grazie prof, per tutto quello che hai lasciato che è una grande ricchezza per noi che ancora siamo qui, chi più chi meno, a divertirci con un pallone tra le mani.
E, un po’ più buffonescamente, grazie anche a te, Alessandro Del Piero. Per tutte quelle cose meravigliose che hai scritto con un pallone tra i piedi

di Alessandro Trebbi