Chiedo immensamente scusa per la pausa di una settimana ma la condizione di studente
mi obbliga a rare comparsate sui libri di breve tempo e alta intensità;
in sintesi, sto preparando un esame in dieci giorni
è uno sporco
lavoro ma qualcuno lo deve pur fare. Comunque sorvoliamo. Mi è difficile
pensare che tutto ciò vi possa minimamente interessare e se anche fosse
non saprei cosa dirvi per soddisfare la vostra fame di notizie. Almeno non ora.
Sono obbligato a parlarvi d'altro. Dopo la settimana di conti e conticini sulla
prima parte di campionato, infatti, abbiamo già a che fare con la seconda.
Peccato, non si stava male. Anche le cose belle meritano una pausa, un intervallo.
Invece, ma del resto è classico, non hai nemmeno il tempo di raggiungere
il bagno che ti spengono la luce e ricomincia il film. Torniamo quindi a sedere
e stringiamo le gambe fingendo di averla fatta. Anche perché l'inizio non
sembra male. Oddio, più o meno si riprende da dove avevamo lasciato.
L'Interim se ne va a Bologna e vince, 3-2 certo non una vittoria schiacciante,
ma non stiamo a guardare il capello, anche se assomiglia più ad un cappello
dopo un vantaggio di due set a zero. Andiamo avanti dunque, perché bene
o male Vecchi e tribù continuano nella giusta direzione. Anche l'Eurotecnica,
però, si tiene in linea con gli obiettivi di stagione, cioè perde.
La Stadium vince, Casinalbo perde. Cerdini e Tecnoprefabbricati vincono, la Litographic
perde. Se poi passiamo ai regionali la trama non è molto diversa. Daytona,
Carpi, Colombaro ecc vincono come al solito, in mezzo si vivacchia, San Marino
perde, Cavezzo perd
no! Ma guarda un po': Cavezzo vince e pure il Menegola,
vedi che a volte uno fa bene a dare retta alla fidanzata e alla sua mania per
i soliti film trascendentali rumeni sull'autodistruzione dell'essere. Non ti aspetti
il colpo di scena, invece, proprio quando stai per finire l'ultima patatina (che
è l'unica cosa lì dentro che non ha più di 70 anni), il colpo
di scena
da morire! A parte la solita giornata piatta, trita e ritrita,
una novità c'è. Con gran dispiacere ho appreso del cambio di
guardia alla corte dell'Audax Casinalbo. Se ne va il mito, il padre della
"Pallavolo applicata al gioco e non al quaderno" (Sottotitolo: "Critica
alle vaccate moderne tanto amate da chi non sa insegnare la tecnica"), il
professor Adriano Guidetti. Arriva Alessandro Lodi. Sul Prof. non c'è molto
da dire, come non c'è molto da dire su Roberto Baggio. Il fatto che siano
i migliori non impedisce al mondo di non accettarli, è il destino dei
geni. Su Alessandro Lodi, invece, mi permetto di intervenire. Giovane promessa
delle panchine modenesi, per due anni "secondo" alla Forme Veca Soliera,
e per ora la persona che stimo di più dopo il Sergente di Full Metal Jacket.
A quanto riportano le segrete voci di corridoio, il nostro Sergente di ferro si
è presentato più o meno così: "Ragazzi, partiremo
subito col gioco, molto gioco. Ma per migliorare dovete avere questo in mezzo
ai denti
" il tutto tirando fuori dallo zaino un coltellaccio che
farebbe impallidire il mio macellaio. Leggenda? Può essere, ma non importa.
Io voglio crederci. Non credo invece che i problemi di Casinalbo si risolveranno
così facilmente, anzi. A Lodi vanno il mio più grosso "in bocca
al lupo" con la speranza che possa fare molto bene, ma tutto nella più
assoluta convinzione che i cambi di allenatore non servono e non serviranno mai
a niente. Ciao P.S.: Devo assolutamente scusarmi per l'ignobile errore
da me commesso nell'ultimo punto. Non ho riletto ciò che ho scritto. Mancanza
di tempo certo, ma non è una giustificazione. Soprattutto perché
"hanno" senza la benedetta acca che Dio ha voluto metterci davanti ha
tutto un altro significato
Chiedo immensamente scusa. Anche se un po' di
colpa è da spartire con quel qualcuno che doveva rileggerlo al posto mio
prima di mettere su il pezzo. |