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Questa settimana punto breve ma significativo. Finito. Ecco dopo aver esaurito tutte le mie capacità umoristiche, posso anche iniziare.
"Signore e Signori, il Circo Itinerante della Pallavolo Modenese è lieta di presentarvi l'attrazione dell'anno! Ciò che non avreste mai immaginato possibile ora è realtà. Lasciatevi andare. Dimenticate ogni principio, ogni dogma, niente è più sicuro. Non esistono certezze, non esiste più una Fede, la Luna ha deciso di mostrarci la sua faccia nascosta. Ecco a voi l'Audax Casinalbo!"
Eh sì, questa sarebbe la presentazione più adatta per i ragazzi di Casinalbo. Perché? Consideriamo sempre la disattenzione peculiare di ogni civiltà umana e riepiloghiamo. Tanto è breve. L'Audax Casinalbo dopo un'astinenza di "sole" quattordici (lo scrivo in parola che fa più effetto) giornate consecutive, un esonero e un destino ormai segnato ha ben pensato di sovvertire il tranquillo fluire dell'animo umano andando a vincere una stramaledetta partita. Ma io mi chiedo se sia mai possibile. Si stava così bene. Un po' freddino certo, ma con lo scuffiotto e la scarpina si resiste. Invece questi impazziscono, ritrovano chissà dove il "segreto del loro successo" e ci disintegrano l'unica certezza della nostra miserabile esistenza: Casinalbo non può vincere. A parte lo scompenso fisiologico che, spero, prima o poi passerà, i complimenti sono d'obbligo. Quindi un Grazie di cuore a Pederzini, Grimaldi, Lasagni, Mari, Santini, Trebbi ecc. e al loro nuovo spirito guida Alessandro Lodi. Un Grazie di cuore per aver completamente cambiato il senso di rotazione terrestre che, diciamocelo, ormai ci aveva definitivamente rotto "le coordinate". Un Grazie di cuore ribadendo la mia più assoluta convinzione che questa partita la potevano vincere anche quattordici settimane fa senza fare tutto questo casino. Insomma, parafrasando Marcello D'Orta… loro speriamo che se la cavi! Io no…
Per chi tenta disperatamente di sovvertire la Matematica sperando di salvarsi, c'è invece chi cerca disperatamente di confermare che due più due fa quattro. La Litographic Corlo continua a perdere e chi perde fa zero. A forza di zero, come ci insegna sempre Mamma Matematica, il risultato della somma non cambia. Allora, salvo che la Fipav non impazzisca (già non è così?) e decida di assumere nuovi sistemi di classificazione, la Litographic deve vincere. Bella scoperta! No la scoperta non è bella, anzi. Corlo dopo quindici giornate ha raggiunto l'esatto opposto dei propri obiettivi, cioè la zona retrocessione. E grazie allo zero rimediato sabato contro Genova la zona salvezza è a cinque punti. Non un abisso, certo, ma sempre cinque punti… e per farli lo zero non serve. Poi, in futuro, a salvezza raggiunta, riparleremo di obiettivi, campagna acquisti e altro.
Un plauso, invece, va fatto ancora una volta alla Tecnoprefabbricati Montale che incassa la sua ennesima vittoria e si porta a dieci lunghezze dalla zona retrocessione. A dire il vero incassa anche una squalifica, quella del mister Silverio Lugli (una giornata), e una manciata di euro di multa: isolati insulti alla coppia arbitrale. Questo costa un 4, ma è un peccatuccio veniale facilmente perdonabile. Non è assolutamente perdonabile, invece, la lunghezza del nome dello sponsor, quindi, senza offendere nessuno, d'ora in poi la mia licenza poetica trasformerà Tecnoprefabbricati e compagnia in Tecno… con la felicità di clubber e raver vari.
Ultima nota della settimana, il cambio di guardia nel girone A di serie C maschile. La Daytona perde un punto a Corlo e lascia il primo posto a Carpi dopo quattordici giornate. Questo giusto per la cronaca…

Ciao

Sandro Papotti

email: sandropapotti@hotmail.com