ultimo aggiornamento: 20/12 16.30
HOME PAGE
ANTEPRIMA
GIUDIZIO
approfondimenti
IL PUNTO DI MUZZIOLI

Questo spazio è aperto a chiunque voglia esprimere la sua idea su tutto ciò che riguarda il mondo pallavolistico. A differenza di ogni altro "editoriale" non esprimerà esclusivamente le idee dell'editore del sito, ma vorrà essere lo specchio delle opinioni dell'utenza. Perchè la libertà di pensiero e di parola sia totale!

16/12 - Puntata 4: le motivazione CAF della revoca

COMMISSIONE APPELLO FEDERALE - C.U. n.10 del 10 dicembre 2004
Riunione del 25 Novembre 2004
Presidente Avv. Antonio Ricciulli
Componenti Avv. Amato Montanari
Avv. Massimo Rosi (relatore estensore)

CAF/14 – Appello d’urgenza della società FORIS INDEX CONSELICE avverso la decisione del Giudice Unico Federale C.U. n.8 del 25 Novembre 2004

La CAF esaminati gli atti del procedimento ed il rapporto arbitrale;
udito il Presidente del sodalizio ed il tesserato Matteo Guerra;
rilevato che da un’attenta lettura del rapporto arbitrale non emerge che il Guerra al termine dell’incontro abbia rivolto frasi offensive mentre invece ha tenuto nei confronti di un’atleta della squadra avversaria un comportamento maleducato ed astioso, comunque meritevole di sanzione;
ritenuto però che la squalifica adottata dal Giudice Unico appare eccessiva;

P.Q.M.

Delibera di ridurre la sanzione inflitta al tesserato Matteo Guerra alla ammonizione;
dispone la restituzione della tassa.

Il Presidente
Avv. Antonio Ricciulli
AFFISSO 10.12.2004

10/12 - Puntata 3: il memoriale del Conselice

Spett.le Commissione di Appello Federale
Fipav Roma

Con la presente siamo a dare spiegazione del reclamo in merito alla squalifica per una giornata del nostro giocatore Matteo Guerra per aver proferito a fine gara una frase offensiva nei confronti di un atleta avversario.
Il racconto dell'arbitro di ciò che è accaduto a fine gara presenta alcune inesattezze e non tiene conto di episodi che sono accaduti prima della fine della gara. Già nel terzo set il giocatore del Bovolone Bissoli Marco aveva offeso il nostro giocatore Matteo Guerra e, in particolare, alla fine de terzo set aveva urlato al nostro giocatore "coglione", tanto che il nostro dirigente in panchina Leo Romagnoli aveva detto al secondo arbitro "Così non va bene, non sono cieco" per sollecitare un richiamo al giocatore Bissoli.
A fine gara Bissoli ha rifiutato di salutare Guerra, provocandolo ulteriormente ("io non dò la mano a uno scemo come te, vergognati"), facendo qualche passo indietro rispetto alla rete, dove gli altri compagni, invece, continuavano a salutare gli avversari. A quel punto Guerra, senza alcuna intenzione violenta ma solo con la volontà di salutare l'avversario, si è avvicinato (non lo ha certo inseguito) a Bissoli chiedendogli spiegazioni del suo comportamento e ricevendo in risposta un'altra offesa. A quel punto Guerra ha affermato "Cosa hai detto, non fare il cretino" come è scritto sul referto arbitrale ma solo dopo essere stato provocato per ben tre volte nell'arco di pochi minuti.
Premesso che il nostro giocatore Matteo Guerra ha commesso un errore ed è giusto che venga punito anche in sede di giustizia sportivo, ci pare esagerata la squalifica (4 penalità) per diversi motivi:
- Guerra non ha mai durante la gara offeso il giocatore avversario, rispondendo solo a fine gara ad una serie di provocazioni da parte di Bissoli.
- L'intenzione di Guerra, a fine gara, era solo quella di stringere la mano all'avversario e mettere una pietra sopra su quanto era accaduto durante la partita e non certo di offendere Bissoli o alimentare la polemica, anche in toni violenti.
- L'intervento dei compagni è stato esclusivamente preventivo e non c'è stato bisogno dell'intervento di nessuno per separare i due giocatori visto che non c'erano intenzioni violente da entrambe le parti.
- Guerra è un giocatore corretto e finora lo ha dimostrato non subendo neppure un richiamo da parte degli arbitri nel corso della stagione, stessa cosa per la nostra società.
Tenuto conto di tutto questo chiediamo che venga parificata la sanzione disciplinare di Matteo Guerra a quella di Marco Bissoli, sanzionato con una ammonizione.
Il direttore sportivo Leo Romagnoli e il giocatore Matteo Guerra saranno presenti all'udienza in programma oggi alle 15.

Conselice, 25 novembre 2004
IL PRESIDENTE
ENRICO SPADA
Manuel Armaroli

03/12 - Puntata 2: il Caso Guerra

Punto di partenza: nessuna recriminazione sul risultato. Ha vinto meritatamente Conselice 3-1 e, quasi certamente, avrebbe vinto anche senza Guerra. Sono più forti. Sono gli eventi a lasciare qualche perplessità...

Nell'episodio 1 (qui in calce) potete trovare critiche alle procedure richieste e attuate dalla Commissione di Appello Federale; obiezioni nate senza malizia e nessun sospetto.
Successivamente si sono verificati eventi (chiamiamoli) dubbi, che non possono che scuotere chi li sta vivendo in prima persona e, soprattutto, scalfire le convinzioni di chi crede nello sport. Procediamo in ordine cronologico:

- Guerra, giocatore del Conselice, viene squalificato per una giornata, a causa di insulti rivolti ad un giocatore avversario. A seguito di un appello d'urgenza della dirigenza romagnola, la Caf revoca la squalifica. Accettato un ricorso d'urgenza per una squalifica di una giornata: situazione veramente insolita nel mondo della pallavolo;

- in primis la dirigenza Villa d'Oro ha ricevuto due telefonate da due società diverse, che parlando delle partite in programma e scambiandosi consigli su come affrontarle, semplicemente pour-parler (quindi in modo non-ufficiale), hanno segnalato di aver sentito qualche procedura particolare (chiamiamola insolita) nell'appello d'urgenza rivolto dal Conselice alla Caf;

- all'interno del memoriale presentato alla Caf dalla società romagnola, è presente una dichiarazione del giocatore della squadra avversaria insultato a più ripetizioni da Guerra durante il saluto finale, nel quale specifica che si è trattato di un malinteso e le parole a lui rivolte non lo avevano colpito particolarmente;

- la sentenza numero 5 della Caf (quella con la revoca della squalifica a Guerra) non è stata pubblicata on-line prima della partita, nonstante sia stata affissa nella bacheca federale in data venerdì 26 novembre. Su questo nulla da dire. Tempi tecnici.
Ma sul fatto che a oggi, venerdì 3 dicembre, fossero on-line le sentenze numero 1, 2, 3, 4 (del 19 novembre), e 6 (del 26 novembre, pubblicata lunedì 29 novembre) e manchi la 5?

- decido allora di informarmi (ammetto di essere irritante per la mia cocciutagine). Telefono direttamente alla Caf (venerdì ore 11.00) chiedendo di essere messo a conoscenza della sentenza di revoca della squalifica inflitta a Guerra. Mi rispondono, e molto gentilmente sottolinenano che non esistono le motivazioni, anzi, che tutt'ora non esistono le motivazioni, ma che la Caf avrà la premura di deciderle in seguito; a questo punto la conversazione diventa quasi surreale.

- venerdì ore 11.43: nella pagina delle sentenze CAF, come per magia, è apparso il comunicato relativo al Caso Guerra. Le motivazioni per cui il giocatore abbia potuto prendere parte al match di sabato scorso rimangono ancora sconosciute. Il problema è: come mai la squalifica è stata revocata? COME MAI LA SQUALIFICA E' STATA REVOCATA? Nemmeno l'organo che lo ha deciso sa il motivo. Ecco la sentenza (roba da Zelig):

COMMISSIONE APPELLO FEDERALE – C.U. n.5 del 26 novembre 2004
Riunione del 25 novembre 2004
Presidente Avv. Antonio Ricciulli
Vice Presidente Avv. Costanza Acciai
Componente Avv. Massimo Rosi

CAF/14 URGENZA – Appello della società Ass. Pol. Conselice avverso la decisione del Giudice Unico Federale C.U. n.6 del 25 novembre 2004 – squalifica per una gara Matteo Guerra

La CAF letti gli atti ed esaminati i documenti

OMISSIS

P.Q.M.

accoglie l’appello e riduce la sanzione all’ammonizione;

dispone la restituzione della tassa.

Il Presidente
Avv. Antonio Ricciulli
AFFISSO 26.11.04

Ognuno tragga le proprie conclusioni. Secondo me la vicenda ha troppi punti oscuri. E noi abbiamo il coltello dalla parte della lama... Vedremo come si concluderà, se si concluderà in qualche modo. Abbiamo solo potuto testimoniare come sia una vicenda fuori dal comune, fuori da qualsiasi prassi. Ma non pensiamo che sia così solo perchè figlio di una persona importante, vincitore una serie indimenticabile di scudetti con la Teodora Ravenna. Questo no. O si?
Volevo solo terminare dando un nome a tutto questo: LO SCANDALO GUERRA


Per completezza di informazione riporto un accoglimento di ricorso standard. Non che le sentenze siano motivate con scritti particolarmente espicativi ed esaustivi, ma appaiono ben diversi nella sostanza(!):

COMMISSIONE APPELLO FEDERALE – C.U. 45 del 19 maggio 2004
Riunione del 18.5.2004
Presidente: Avv. Renato Tobia
Vice Presidente: Avv. Antonio Ricciulli
Componenti: Avv. Amato Montanari
Avv. Thomas Martone

CAF/44 – Appello del tesserato Michele Pasinato avverso la decisione del Giudice Unico Federale C.U.n.1 del 10.5.2004 – squalifica per tre giornate.

La CAF esaminati gli atti del procedimento;
letta la memoria del difensore e udito l’incolpato;
considerato che la condotta dell’atleta appare certamente non corretta ma priva di contenuti offensivi o violenti;
considerato quindi che la sanzione inflitta dal Giudice Unico Federale appare eccessivamente severa e sproporzionata in base ai fatti accertati

P.Q.M.
Accoglie l’appello riducendo la sanzione ad una giornata di squalifica;
ordina la restituzione della tassa.

Il Presidente
Avv. Renato Tobia
AFFISSO 19.05.04
Manuel Armaroli

28/11 - Puntata 1: critiche strutturali alle procedure CAF

Strane cose. Vissute in prima persona lasciano l’amaro in bocca.

Il GUF (Giudice Unice Federale) è l’organo incaricato di analizzare i referti e desumere le sanzioni da applicare, concedere l’omologazione della gara e stilare le classifiche ufficiali.

Al termine della partita Paperopoli-Springfield, durante il saluto finale, è nato un battibecco tra un giocatore di casa ed un atleta ospite. Secondo il referto arbitrale (nel quale vengono riportate le esatte parole) il giocatore ospite avrebbe insultato l’avversario.
Il Giudice Unico ha così deciso di squalificare per una giorntata il giocatore dello Springfield, l’atleta che ha pronunciate le offese incriminate.

La CAF è l’organismo disposto, tra le altre cose, a vagliare i ricorsi d’urgenza contro sanzioni del GUF ritenute ingiuste.

Lo Springfield decide quindi di inoltrare ricorso d’urgenza, per permettere al giocatore di disputare la partita del sabato, contro la Dinamo Rossonera. Ed ecco il colpo di scena. Lo Springfield si presenta a Roma (alla CAF) con un documento della squadra avversaria nel quale si sottolinea come il battibecco nato sottorete sia stato solo un grosso malinteso.
Non viene però sostenuto che gli insulti del giocatore avversario e l’attimo di alta tensione non sia esistito. Semplicemente che si sia trattato di un malinteso poi chiarito.

Vicini al Natale, la CAF decide di accogliere il reclamo e cancellare la squalifica.

La domanda sorge spontanea: ma gli attimi di “trance sportivo” sono stati quindi regolarizzati? Vi è un condono anche sugli “insulti o frasi blasfeme pronunciati e causa di squalifica”? Un giocatore può quindi prendere a pugni un avversario e poi farsi firmare che comunque potrebbe nascere una grande amicizia e che andranno a cena insieme per evitare la squalifica?

In giro si dice che “verba volant”.

Ma ciò che viene detto, sentito e riportato dall’arbitro sul referto non può essere cancellato! In caso di ammonizione per bestemmia (o per qualsiasi altra affermazione blasfema), quindi senza l’aggravante di un insulto diretto, la CAF non si permette di stravolgere la sanzione del GUF. Quelle parole sono state dette, e per questo devono venire sanzionate, indipendentemente da letterine di giustificazione firmate da genitori o giocatori avversari. Provate ad insultare un Carabiniere e, in seguito, dirgli che sherzavate…

E la poca chiarezza continua, perchè…

La squadra avversaria (che il mercoledì ha letto il Comunicato ufficiale dei provvedimenti disciplinari) non ha il diritto di sapere, prima del match, che il giocatore sarà a disposizione dell’allenatore e che la squalifica è stata antecedentemente revocata?
No, nemmeno questo. La CAF non è tenuta ad informare la società avversaria tramite un comunicato ufficiale prima del fischio di inizio della partita, svantaggiando chi prepara la partita pensando di trovare la situazione derivante dall’ultimo comunicato ufficiale affisso.

All’interno di questo meccanismo c’è qualcosa che non va, e purtroppo le squadra non sono di pura fantasia.

Quindi, vediamo: faccio quello che mi pare (calci, pugni e insulti), vado da amici a Roma con una letterina di giustificazione firmata, mi faccio annullare la squalifica, magari non lo dico neanche in giro così faccio una sorpresa agli avversari, e gioco. No, all'interno di questo meccanismo qualcosa non funziona...
Manuel Armaroli

Scrivete "liberamente" il
VOSTRO PENSIERO!
 



 






Io non ho gli atti ufficiali quindi faccio delle ipotesi. La FIPAV ha gli atti ufficiali quindi ha delle certezze. Nel caso qualcuno voglia presentare un ricorso allora, probabilmente, a quel qualcuno sarà concesso di visionare gli atti ufficiali - Rolando - 20/12

Possibile che riguardo ad un discorso di carattere legale come questa sia necessario andare avanti a ipotesi e non si possa avere nessuna certezza? - Manu - 20/12

Ipotizzo 2 possibilità (escludo categoricamente che l'arbitro sia stato sul vago altrimenti il GU non avrebbe potuto prendere provv.disciplinari):
1) l'arbitro ha scritto "Cosa hai detto, non fare il cretino"; il GU ha ritenuto questa una frase offensiva e lo ha squalificato; la CAF ha sconfessato il GU interpretandola come frase maleducata;
2) l'arbitro ha scritto "cretino"; il GU ha ritenuto questa una frase offensiva e lo ha squalificato; la CAF ha letto il memoriale, ha telefonato all'arbitro e ha chiesto se effettivamente ha detto "Cosa hai detto, non fare il cretino" e non solo "cretino"; quest'ultimo ha confermato e la CAF ha cambiato la sentenza del GU - Rolando - 20/12

E allora *** qua si riapre il caso!!!!! In ciò che emerge dal memoriale e dalla motivazione del ricorso accettato del Caf ci sono irregolarità belle e buone; l'arbitro non ha scritto le parole testuali ed è stato sul vago? ***? E la Caf mette una motivazione sbagliata, dovrebbe scrivere perlomeno che dal referto non ci sono elementi per dare una squalifica al giocatore in quanto non emergono elementi o frasi riportate, e invece no, ***! - Riccardo Rontani - 20/12

Caro Riccardo, ti parlo x esperienza personale in quanto sono arbitro da 15 anni. Un arbitro NON PUO' scrivere sul rapporto di gara che ha dato un cartellino x "Frasi offensive" o x "comportamento maleducato ed astioso". Nè tantomeno può scrivere che a fine partita il giocatore XYZ ha profferito "Frasi offensive" o "maleducate" verso chichessia... se così facesse, il GU non potrebbe prendere provvedimenti disciplinari in merito!! L'arbitro DEVE scrivere ESATTAMENTE le testuali parole udite (ovvero non "frase offensiva" ma "testa di c." o "scemo" o "v@ff@nculo" etc...) - Rolando - 20/12

Salve, mi chiamo sempre Riccardo Rontani, lavoro sempre a Reggio Emilia e questa volta aggiungo che sono 17 anni che gioco a pallavolo nella provincia di Modena.
Letto attentamente il memoriale preparato dal Conselice e le spiegazioni omesse sino ad oggi dalla Federazione, vorrei sottolineare con qualche riga di pugno il funzionamento dei tempi e dei modi della giustizia sportiva.
Il tempo per ottenere sentenza d'appello equivale a circa una mezza giornata se ci si reca in Federazione a Roma.
Basta presentare un memoriale di attenuanti firmato dal presidente della società dove si sottolineano tutte le qualità positive del giocatore incriminato.
Non viene ascoltata la controparte e quindi, ad eccezione di ciò che viene scritto nel referto dagli arbitri e le ammonizioni precedenti, tutto il resto non viene verificato.
La Commissione d'Appello Federale può ridurre le penalità osservando attentamente la grammatica utilizzata dall'arbitro sul referto, mi spiego meglio; se un giocatore offende pesantemente un avversario e l'arbitro riporta "Frasi offensive" allora si è nella merda, se invece l'arbitro riporta "comportamento maleducato ed astioso", l'universo delle interpretazioni è articolato. Insomma, a volte dire della puttana ad un arbitro ad esempio potrebbe essere un complimento nel caso che la donna incriminata abbia una bassa autostima di se e difficoltà nei rapporti interpersonali... ma tralasciamo.
I modi per ottenere spiegazioni da parte della Federazione in merito a ricorsi accolti sono molto annosi, in quanto mi sono occorse 3 mail, 2 telefonate ed una lettera con ricevuta di ritorno. La risposta è arrivata in 20gg circa con tanto di spiegazioni annesse on line.
Ritengo pertanto da sempre, che ogni eventuale contestazione vada chiusa nell'immediato. Molte persone comuni come me non sono ne avvocati ne giornalisti e spesso non conoscono l'universo delle procedure legislative e burocratiche.
La faccenda purtroppo è chiusa per il momento, si riaprirà al PalaMarconi quando grazie al calore dei tanti sostenitori si riuscirà a nascondere tra il tifo il mio pensiero che esprimerò liberamente verso coloro che per un paio di settimane mi hanno voluto prendere per il culo anche per iscritto.
Buon campionato a tutti - Riccardo Rontani - 10/12

Marco Rontani? Oh, ma questo dopo 800 chilometri è un po' tuonato... il sig. Rontani si chiama Riccardo e di professione fa il bomber. Ci si può tutt'al più rivolgere al suddetto Rontani con l'appellativo Rombolani, Marco no! E che cavolo! - Tano - 10/12

"Smuovere la burocrazia", per me e anche per molti altri che hanno letto il suo intervento, significa ben altro, anche perchè i tempi e le modalità dei ricorsi alla CAF sono ben precisi e non ci possono essere tempi lunghi per ricorrere contro una squalifica. La spiegazione del sig. Marco Rontani assomiglia molto ad un arrampicarsi sugli specchi. Grazie, comunque, per le scuse che accetto a nome di tutta la società e, per chiudere definitivamente la questione e per dare un quadro completo a tutta la situazione allego il testo del nostro ricorso a Roma, in modo che chi legge abbia tutti gli elementi per giudicare ciò che è realmente accaduto. Grazie ancora e in bocca al lupo - Enrico Spada - 10/12

Riccardo mi tolgo il cappello di fronte alla tua risposta. Mi hai sorpreso. Complimenti! - Sandro - 10/12

Caro Sig Spada,
mi chiamo Riccardo Rontani e opero come responsabile commerciale d'area presso una rinomata azienda del settore oledinamico reggiano; spero di fare cosa gradita rispondendo alla sua richiesta.
Mi scuso pubblicamente per avere eventualmente leso anche in minima parte la sua rispettabilità e il suo operato. Quando scrivo che un dirigente del Conselice si è scomodato per 800Km per "smuovere la burocrazia", affermo solo ed esclusivamente un dato di fatto che non è commentabile ma accettabile così com'è!
Per chiarire ulteriormente, "smuovere la burocrazia" significa accelerare quei processi cartacei e gli iter amministrativi che spesso risultano lunghi ed estenuanti.
Sicuramente Lei ha trovato l'ufficio giusto e la persona giusta che ha accolto sia la sua richiesta di ascolto che il suo ricorso verso la sentenza. Lungi da me pensare e tantomeno scrivere che nel Vs operato si siano adoperati mezzi non consoni alle regolamentazioni federali, i metodi che ha citato Lei come "pastette".
Io stesso sono impegnato nel richiedere spiegazioni alla Federazione in merito a quanto successo, in quanto le ragioni che hanno spinto ad accogliere il ricorso non sono pubblicate in bacheca; contrariamente a quanto effettuato da Lei, non mi sono recato a Roma e ad oggi sono ancora intrappolato tra le lungaggini della burocrazia federale. Diciamo che la cosa non mi preoccupa più di tanto in quanto la mia è una pura curiosità.
Le confermo comunque che se dovessi trovare nelle procedure adottate dalla federazione qualche cavillo difforme ai regolamenti, presenterò alla mia società la possibilità tangibile di poter disputare un nuovo incontro.
Nella speranza che questa lettera abbia chiarito la mia posizione e l'abbia rassicurata per le scuse da Lei richiesteMi, le auguro un buon proseguimento di Campionato.

Riccardo Rontani - 10/12

A seguito delle email ricevute da Matteo Guerra e dalla comunicazione del Presidente Spada, chiudiamo definitivamente la questione. Se la posizione della società romagnola appare ben definita e comunque assai condivisibile (per quanto riguarda il ricorso), continuo a ritenere difficilmente comprensibile il ritardo della pubblicazione della motivazione della revoca da parte della CAF romana. E, soprattutto, ritengo che tale motivazione sia sbagliata e crei un precedente molto pericoloso, a cui i giocatori squalificati possano appellarsi - Manu - 09/12

Sono il presidente della Pallavolo Conselice, Enrico Spada e credo sia doveroso un chiarimento anche sul Vostro splendido sito, prima di chiarirci anche via telefono. Sono quello che ha compilato il "memoriale" che ha accompagnato il nostro ricorso sulla questione (eviterei, per cortesia, di chiamarlo "scandalo") Guerra.
Faccio il giornalista di professione e credo di cavarmela discretamente con la parola scritta, per questo la soddisfazione quando abbiamo vinto il ricordo è stata immensa, quasi come vincere una partita di campionato. Sarà mia premura, entro questa sera, inviare a voi (in modo che lo possiate pubblicare) quanto noi abbiamo scritto nel memoriale perchè dalla frase di Manuel Armaroli (sarà lui, immagino, che ha scritto l'articolo visto che non è firmato) "all'interno del memoriale presentato alla Caf dalla società romagnola, è presente una dichiarazione del giocatore della squadra avversaria insultato a più ripetizioni da Guerra durante il saluto finale, nel quale specifica che si è trattato di un malinteso e le parole a lui rivolte non lo avevano colpito particolarmente" non si capisce proprio nulla.
Sta di fatto che nel rapporto dell'arbitro c'era scritto solo che Guerra aveva insultato il giocatore avversario, Marco Bissoli del Bovolone, apostrofato da Guerra come "cretino", senza spiegare ciò che era accaduto in campo e fine gara (insulti da parte del giocatore del Bovolone uditi anche dal secondo arbitro e rifiuto da parte di Bissoli di salutare Guerra).
Noi abbiamo dato la nostra versione, abbiamo sottolineato che non subiamo sanzioni da inizio stagione, chiedendo che la squalifica di Guerra venisse parificata all'ammonizione di Bissoli perchè l'unica differenza fra i due è stata che Bissoli (coda di paglia) si era scusato con gli arbitri a fine partita e Guerra no ma Vi sembra un motivo per squalificare un giocatore? Insomma abbiamo giocato la nostra partita, Vi assicuro con la massima lealtà e con poche speranze di vincerla.
Mi spiace che tutto questo abbia in qualche modo danneggiato la Vostra squadra ma, per piacere, non tiriamo fuori le solite storie di "pastette". Inviterei Riccardo Rontani, che non conosco (ma forse lui non conosce la realtà Conselice e quindi scrive a sproposito) a fare un ragionamento. E' possibile che a Roma ascoltino con un occhio (o, meglio, un orecchio) di riguardo una piccola realtà come Conselice (6.000 abitanti in tutto e un paio di anni di B1 alle spalle) per danneggiare una società come la Villa d'Oro Modena che fa parte della storia della pallavolo italiana per chissà quale motivo? E' possibile che Sergio Guerra (che adesso allena in B2) sia così influente da fare cancellare la squalifica a suo figlio?
Andiamo, su... credo che tutti Voi, ma in particolare Riccardo Rontani, dobbiate qualche scusa alla società Conselice che, per la prima volta da quando io sono presidente (dodici anni), ha vinto un ricorso (e vi assicuro, ne abbiamo fatti molti, in uno dei quali c'era in gioco anche la vittoria di un campionato di C). In bocca al lupo per il Vostro splendido campionato e arrivederci al girone di ritorno. - Enrico Spada - 09/12

Guarda. Come prima cosa ti dico che la motivazione non è ancora stata data e pubblicata dalla Caf. La motivazione sta in quell'OMISSIS. Cmq, veniamo a noi. Il problema è che sono estremamente pignolo, estremamente cocciuto ed estremamente viziato. Tutte caratteristiche che hanno spiccate connotazioni negative. Ma sono anche estramemente poco superficiale. E ciò mi porta ad approfondire le situazioni che mi danneggiano, con testardaggine unica, e con un ingenuo tentativo di portare alla luce le ingiustizie. La mia buona fede ritengo che si possa dimostrare nel momento in cui sottolineo che tutto questo polverone non cerco di alzarlo per ripetere la partita e provare ad aggiungere qualche punto in più alla nostra già più che onorevole classifica, ma per dimostrare che ci sia un torto di mezzo, che ha danneggiato noi, ma che mina la credibilità del sistema (1 perchè la Caf dev'essere superiore a certi giochi di potere 2 perchè se ti dico quello che mi hanno riferito persone piuttosto inserite nell'ambiente romano, altro che mianre la credibilità, ci sarebbe da vomitare sul sistema politico su cui si poggia la pallavolo) - Manu - 06/12

Il tuo ragionamento Manuel non fa una piega...! Solo non capisco tutto questo accanimento (non fraintendere...x accanimento intendo aver scritto una pagina intera solo x questo caso). Secondo me (non te ne avere a male) 6 un po'permaloso (anche io talvolta lo sono) e tendi a voler informare "il mondo" quando pensi di essere vittima di un presunto torto (mi viene in mente il caso-Barberini e il sondaggio subito susseguente). Cmq, tornando al caso specifico, sono ben felice che la giustizia sia stata solerte...l'unica cosa che non mi spiego sono le 2 righe lapidarie addotte dalla CAF come motivazione alla sentenza (IMHO era loro DOVERE essere + chiari in merito!) - Rolando #9 - 06/12

La faccenda sta in questi termini, se dirigenti del Conselice si sono presentati a Roma significa che sono andati a "Smuovere la burocrazia" per permettere al loro giocatore di punta di poter disputare la gara; e' evidente che se la squalifica l'avesse presa il paperino di turno, nessuno si sarebbe scomodato per fare 400Km andata + 400 ritorno. Risulta evidente che senza Guerra le forze in campo sarebbero state ridimensionate.
Concludo dicendo che Io andrei in fondo alla faccenda e cercherei il cavillo burocratico per annullare la partita e rigiocarla senza Guerra!!! Saluti e Baci - Rontani Riccardo N°10 - 04/12

La riga che ho aggiunto come riga iniziale serve a darti ragione, o quasi. Avremmo usufruito certamente di un regalo. Ma per un'idiozia commessa da Guerra. Idiozia che tutti gli altri giocatori sono costretti pagare stando in tribuna, non potendo contribuire al rsultato delle propria squadra. Che a nessuno è mai stata revocata in questo modo. Di solito la CAF alleggerisce le sentenze quando superano le 3-4 giornate. Quando sono di 1 giornata, per eventi confermati, non stravolge le decisioni del Giudice Unico.
Non ti sembra che questo susseguirsi di episodi sia poco chiaro? Rispondi, se vuoi, considerando che non recrimino sul risultato e partendo dal presupposto che la mia è una questione di PRINCIPIO e mai chiederei di rigiocare la partita - Manu - 03/12

Mah... secondo me avete giocato alla pari sul campo senza beneficiare di un regalo (una squalifica è sempre "un regalo"). Se non ci fosse stato Guerra "avreste beneficiato di un regalo" - Rolando - 03/12


corsivo 1 - 17/09/004