ultimo aggiornamento: 22/11 09.15
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CORSIVO
GIUDIZIO

 
 
 

Vladimiro Guadagno, in arte Vladimir Luxuria, c’ha il pistolino. Questo lo sanno tutti: è un travestito. Come dice la parola stessa, semplicemente travestito da donna, non anatomicamente donna a tutti gli effetti. Perché, come ricordavamo poc’anzi, la mamma l’ha partorito con la pistola. Contro la natura, e soprattutto contro le mamme, non si può mai avere ragione. Chi c’ha la becca è maschio, punto. Ora: crescendo, a Vladimiro la pistola non ci è più piaciuta. O meglio, non ci è più piaciuta la sua, mentre quella di altri maschi, evidentemente, gli è piaciuta e tuttora gli piace, eccome. La pistola piace, almeno credo, pure ad Elisabetta Gardini. Anche se, viste alcune recenti affermazioni, sembra che la portavoce forzista accusi una grave crisi d’astinenza, in tal senso. Piacendogli la pistola, e a questo punto forse anche la sua, Vladimiro non ha fatto operazioni chirurgiche alle zone genitali, ha semplicemente compiuto un legale (dagli anni ’80) cambio anagrafico. Per la legge italiana Vladimiro è una donna, anche se fisicamente c’ha ancora la pistola. Punto, c’è una legge a stabilirlo.

Essendo legalmente una donna e sentendosi nell’animo una donna, Vladimir va abitualmente nel bagno delle donne, con molta discrezione. Come tutti sanno nei bagni delle donne i servizi sono dotati di porte chiudibili. Che Vladimir chiude. E anatomicamente un uomo riesce perfettamente ad eseguire i suoi bisogni, senza sporcare e rovinare, anche nei bagni destinati al gentil (mica tanto) sesso. Quindi, cara Elisabetta, perché hai rotto le balle (anche quelle ce le ha ancora) al povero Vladimiro? Perché avercela così tanto con una pistola, quella del buon Luxuria, che mai e poi mai si sognerebbe di tormentarti (o, a seconda dei punti di vista, di arrecarti sommo piacere)? Ora, la gravità non sta nel fatto in sé. Potremmo discutere per ore su quali siano i bagni adibiti ai trans, sinceramente a me non frega nulla. Chiunque può pisciare ovunque, potrebbe essere un nuovo slogan elettorale. PIU PIPI PER TUTTI! Oppure PIU PIPI PER PAPOTTI, in una meravigliosa allitterazione consonantizzante. La gravità sta nelle parole della buona vecchia Betsy. Che ha ufficialmente dichiarato, convocando tutti gli organi (di stampa, che avevate capito, mica possiamo sempre parlare di pistole), di avere subito una violenza sessuale, avendo trovato il buon vecchio Vlady a lavarsi le mani nel suo rosa e profumato, femmineo bagno. Per questo la vecchia Betsy andrebbe messa in galera. E magari ci andrebbe fatta stare per un bel po’. Perché chi davvero ha subito una violenza, non può che indignarsi e schifarsi di fronte a cotante affermazioni. Ora, non mi abbasso al livello degli editorialisti di “Libero”, citati da qualche mente somma nel forum qualche giorno fa, che augurano a tutti gli elettori del centro-sinistra di essere stuprati dai marocchini (e perché? Andate in un commissariato qualsiasi a vedere se gli stupri hanno più colpevoli italiani o stranieri, imbecilli!) e di avere figlie lesbiche (che male c’è ad avere figlie lesbiche? E tra l’altro, la legge sulle coppie di fatto è stata pensata appositamente per quelle coppie eterosessuali che pur avendo figli non si sposano, non certo per le coppie omosessuali che a tutt’oggi, in Italia sono in numero assai esiguo). Quindi non augurerò alla vecchia Betsy (che ha la sicura) uno stupro di massa sul suo corpo, forse non si merita cotanta attenzione. Però magari un piccolo esame di coscienza sì. Da donna, pensando a quante donne ha offeso pronunciando certe frasi. Perché, alla fine dei conti, sono le donne ad essere state offese da ciò che la Betsy ha fatto e detto, non i travestiti, non Luxuria. Che ha la sola colpa di aver usato la pistola verso un sanitario per ragazze. Punto.

Passiamo oltre le pistole, e rispondiamo a qualche argomento virilmente sollevato sul forum.

Ordunque. I conti pubblici italiani sono in ginocchio, questo è innegabile. Silvio Berlusconi e i suoi adamantini alleati hanno governato negli ultimi 5 anni, inconfutabile. Quindi è altrettanto innegabile che la responsabilità sia loro. Qualcuno deve porre rimedio a questa situazione. Grazie a Zeus ha vinto il centro-sinistra e adesso, a cercare di rimettere a posto le finanze italiane, c’è un pool di persone se non altro capaci.
È innegabile, purtroppo, che il governo abbia fatto un casino terribile sulla finanziaria. Non mi riferisco all’opportunità di imporre il voto di fiducia. Mossa istituzionalmente poco corretta, ma inevitabile vista la scorrettezza dell’opposizione. Quindi la fiducia va bene. Mi riferisco alla danza di dichiarazioni, smentite, tasse, non tasse, riduzioni, aumenti, ri-riduzioni, ri-aumenti, idee, cazzate che intorno alla finanziaria sono girate. Due correnti: una è quella interna al governo, troppe voci differenti, troppi interessi differenti. Una è data dalla situazione politica e sociale. Il governo è debole, deve aggrapparsi (al Senato) ai pochi voti che ha di vantaggio, quindi bisogna stare attenti a non indispettire nessun senatore (neanche quelli a vita). La debolezza si ripercuote anche a livello sociale, e così il governo è spesso costretto ad ascoltare (e accontentare) tutte le categorie sindacali e d’impresa per ottenerne l’appoggio.

Un tipo di politica estremamente sbagliato. Ci sarebbe voluta un’idea univoca, una volontà forte, una condotta autoritaria: “Ragazzi, per rimettere a posto le cose c’è da fare così, si fa così. Punto e basta. Noi votiamo e approviamo, voi andate in piazza a protestare, se volete. Ma è tutto inevitabile. Arrivederci, noi si lavora”. Forse non proprio da partito di sinistra, ma i conti pubblici che Prodi e compagnia hanno ritrovato a Palazzo Chigi questo impongono, purtroppo. Invece no, perché ogni singolo partitino deve far sentire la propria voce. E far valere le proprie poltrone. Che schifo.
Comunque due cose sono certe, dall’altra parte: 1) La destra ha costretto l’Italia a questo sforzo. 2) I destri hanno veramente rotto i coglioni con le loro proteste sulle tasse. Le tasse vanno pagate, capisco che con certi governi la legge non era questa, ma è ora di invertire la rotta morale del paese. È ora di ristabilire la legalità. È ora che nessuno rompa più i coglioni (intendo gli elettori di sinistra) con la storia che non si vogliono le tasse. Non volete le tasse? Fatevi una villa con piscina sulla Luna, là è tutto libero. Poi però ricordatevi che sulla Luna non ci sono ospedali, scuole, polizia, eccetera… Magari farebbero comodo no?

Altro grave errore del centro-sinistra l’indulto. A me non interessa il fatto che l’abbia votato l’intero Parlamento, l’errore è della sinistra perché è la sinistra la tutrice della legalità in Italia. E quindi è la sinistra a non dover permettere ai delinquenti di stare in libertà. Quello è uno sport di Silvio e dei suoi amici, non nostro.

Non voglio parlare della guerra in Iraq. Invito Tano, Fami e altri a rileggere alcune vecchie anteprime e a tornare sui propri passi. Ogni tanto si può fare autocritica, non c’è nulla di male, le vostre idee erano ben sostenute, argomenti anche validi. Ma la storia di quella guerra vi ha dato torto.
Non voglio parlare dell’immigrazione perché io ho una vocazione innata per il viaggio e per il confronto-scambio tra culture, quindi potrei essere fazioso.

Voglio parlare, brevemente, di droga: dicendo soltanto il mio banalissimo parere. Che il problema della droga, non è la droga in sé. Perché quella ci sarà sempre. Solo che ora è illegale, ma lo è stato anche l’alcol, lo sono state le sigarette. E di alcol e sigarette si muore, come di droga, ricordiamocelo questo. Il problema è lo spaccio, e tutto quel muschio di malavita e morte che cresce intorno allo spaccio. È lì che bisogna intervenire. Ora, io non sono un esperto e non faccio sondaggi e previsioni alla Nexus. Forse la soluzione potrebbe essere liberalizzare tutto. È vero, sarebbe più facile avere il primo contatto con la droga. Ma perché, adesso non è così?
Parlo di me personalmente: io, se voglio drogarmi, qualsiasi tipo di droga, so perfettamente dove andare a chiedere. Ora e luogo. E so perfettamente che nessun agente di polizia verrà a rompermi le scatole. Quindi adesso, per me, non sarebbe assolutamente difficile acquisire droga. Probabilmente nemmeno rischioso. Soltanto che intorno all’acquisizione c’è un giro di malavita e, ripeto, di morte, incredibile. Forse, legalizzando, questo diminuirebbe. Dico forse, è un’ipotesi, una mia idea molto naif. Mi piacerebbe sentire altre menti sulla questione, altre ipotesi di soluzione, perché il problema è, purtroppo, serissimo e grave.

E comunque, per la miglior droga del mondo, chiedete pure al DIO DEL SESSO. Lui sa qual è.

Adios
di Alessandro Trebbi