ultimo aggiornamento: 09/01 16.00
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approfondimenti

ASSEN 2006

LE FRASI STORICHE

La più clamorosa, l’equivalente del “La prendiamo meno grossa” dello scorso anno, Pad, il primo giorno intorno a mezzanotte: La serata non decolla (eh già…)

Batta a ogni cameriera che lo serva all’Isola Bella: Sorry, I love you!

Alle all’uscita dal party finale, scendendo dal pulmi e fiondandosi nel bel mezzo di una rissa: Do you want some pizzas?

In disco: Millecinquecento persone questa notte l’Oltre! È pieno! È pieno…

Alle salutando: Ailainala!

L’arbitro napoletano: Ragazzi, solo perché siete italiani, sennò vi davo una CARTA GIALLA!

Robbino, sullo stesso argomento: CAAARTA GIAAAAALA!!!

Robbino versione ultras: TTTT WWW EEEEE - NNNNNNNNNNNNNNTEEEEEEE

Verso quelli di Merate, in tono amichevole: ANCORA, *** BOIA??? (più tanti altri sms…)

Erro dopo che Gamba gli ha dato una pizza in faccia: Non ci credo (l’ha copiata da me)

Pad, il profeta: Allora *** boia la pizza *** can… Fine!

Sempre Pad: No no, mica lo volevo menare. Volevo solo fargli del male forte.

Uch alla partenza per il ritorno, nel parcheggio del Penta, senza valigia al seguito: Eh eh eh, guarda, potrei anche spiegartelo perché non ho portato giù la valigia… Ma sarebbe troppo facile!

La speaker dell’aeroporto di Bergamo: il Signor Trianni è pregato di tornare per la quinta volta al banco del check in, grazie!

Pad, all’aeroporto di Eindhoven: La prenotazione per il ritorno? Eh… non ce l’ho… Poi devo andare a Roma… Cioè, ho la prenotazione per Roma, cioè, perché non ho preso il ritorno su Roma. *** cane Roma *** boia fine!

Wiz al ristorante: Allora, vorrei un antipasto misto, un piatto di maccheroni alla bolognese, una quattro stagioni, un calzone farcito, poi mi fa una fiorentina alla fine? Grazie. Sin quimica.

In partita verso un bomber avversario: Bomber non devi fare gol, devi fare punto!

Qualcuno a Groeningen: “Excuse me, we are searching for sex. We have money to pay, and we don’t want niggers” - “Ah, ok. So… straight on and have fun!”

Qualche attimo dopo a Groeningen: Excuse me, we are searching for sex. Anc al niggers i van bein.

Alla fine della nottata a Groeningen: Questo non è il miracolo. È IL miracolo.

Batta verso Gulliver: Eh eh eh… Adesso ti ho preso le misure!


LE CANZONI - DUTCH SONGS

Quest'anno, oltre alla solita inascoltabile musica olandese, molto Gigi...
canzone 1 - canzone 2 - canzone 3


26/12
Solito ritrovo. Solita sosta in Autogrill a Campogalliano. Solito volo con solita destinazione: EINDHHHHHHOVEN. La Padella in più rallenta tutte le operazioni ma non è un problema, anzi, sarà una lieta consuetudine. Solito pulmi, solita sosta per il pranzo e le prime birre. Solito arrivo trionfale al Penta. Come al solito decidiamo noi la camera, quest'anno siamo coi bomber di Torino: perfetto. Materassini: il Padella è senza tappo. Tutti capiamo al volo il suo destino. Per terra tutti e 4 i giorni. Pronti per il primo giro di birre e toasti...

Poi la prima serata. Si passa da Amigo, la peggior consuetudine olandese. La pizza alla frutta sciroppata di Cisko e Alle è ogni anno più schifosa. Lo sappiamo: il Beefeafer ci attende, perchè il primo Pimpelaer è vuoto. E il locale regala come sempre, Gigi d'Agostino manda fuori dalle orbite. Prima pista conquistata a suon di pogo... Alle 7 del mattino siamo a letto... E per Padella la serata non doveva decollare...
Il profeta Tor - Clicca per ingrandire
Il solito batretto dell'aeroporto di Bergamo - Clicca per ingrandire
Eindhhhhoven - Clicca per ingrandire
Il finto tavolo di Erro - Clicca per ingrandire
Una delle specialià olanedsi: il caffè - Clicca per ingrandire
Sempre quell'autogrill - Clicca per ingrandire
Prima birra al Pimpelaer - Clicca per ingrandire
Prima birra al Pimpelaer - Clicca per ingrandire
Prima birra al Pimpelaer - Clicca per ingrandire
Prima birra al Pimpelaer - Clicca per ingrandire
La suite di Erro ed Euge - Clicca per ingrandire
Buby gonfia - Clicca per ingrandire
La stanza 2.02 - Clicca per ingrandire
La stanza 2.02 - Clicca per ingrandire
Birre e tosti al Penta - Clicca per ingrandire
Birre e tosti al Penta - Clicca per ingrandire
La prima torre - Clicca per ingrandire
Amigoooo - Clicca per ingrandire
Amigoooo - Clicca per ingrandire Le condizion di Robbino la prima sera - Clicca per ingrandire
Pizza ananas, banane e frutta sciroppata... - Clicca per ingrandire
Inizia la prima serata... - Clicca per ingrandire
La prima sera è decollata... x dire... - Clicca per ingrandire
La prima sera è decollata... x dire... - Clicca per ingrandire
La prima sera è decollata... x dire... - Clicca per ingrandire
InLa prima sera è decollata... x dire... - Clicca per ingrandire

MR. I’M SORRY BATTISTINI voto 9: beh, in panchina emula il suo direttore in Italia, facendo giocare chi non deve quando non deve (vedi Armaroli e Uch nell’incontro decisivo). Anche se a sua parziale discolpa va detto che non ha molto potere sulle formazioni da mandare in campo. L’unica cosa positiva che estrae dal cilindro sono le staffette Trebbi-Sgarbi (sempre e solo dopo i primi 5 punti di ogni set) che mandano in banana tutti gli avversari. Ha talmente poca autorità che quando chiede tempo gli arbitri gli rispondono “No!”. Si fa però perdonare tutto con una prestazione sublime al palleggio che incanta la folla e allaga (col sudore) il Timp. Parla poco, ma quando lo fa è sempre una perla. Chiedete all’Isola Bella, dove sono piovute milioni di scuse. E dove Batta ha lasciato il cuore. Scusato. (Battistini)

UNO ZOMBIE voto 6 di stima: dopo lo scoppiettante scorso anno, nel quale aveva dato sfoggio di conoscenze sulla fisica del calore e nel quale aveva condotto la squadra al successo, non si ripete sugli stessi livelli. Forse sente la pressione del più navigato compagno di panchina Battistini, forse comincia ad avere troppi capelli, fatto sta che mr. Pederzoli rispecchia appieno il suo nome. Tenta anche lui la scalata a Gulliver, ma come i lillipuziani deve arrendersi. Ghostbuster. (Pederzoli)

IL GESTORE voto 8: beh, ogni promessa è debito per Cisko. Lui non vuole rogne dalla pioggia, lo ha dichiarato prima di partire. E infatti, appena entrato ad Assen compra un bell’ombrellino e, unico di tutti i bombers, sta riparato (e, da buon gestore, ripara tutti) per tutti e 4 i giorni di pioggia battente. Gestisce la banda da par suo, fa il procuratore a tutti, anche se a volte un po’ troppo egoisticamente. Ormai comunque è uno dei re di Assen. La pizza all’ananas è il suo vessillo e il suo simbolo, l’ombrellino la sua arma ormai neanche troppo segreta, “Only to say” la sua parola d’ordine. E poi, visto da lontano, ha proprio un bel culo. Uggioso. (Lancellotti)

IL FACILITATORE (e/o MODERATORE) voto 7: infierire, nella pagella di Ugolini, sarebbe troppo facile. E allora vi basti sapere che come al solito in Olanda non gioca un mezzo set decentemente. Vi basti sapere che l’ultima sera regala perle, come quando Manu e Alle lo scaraventano giù dal materassino mentre sta dormendo, lui batte la testa fortissimo contro una sedia, Manu e Alle lo credono morto, lui si rialza, sorride da ebete e si rimette a letto. Vi basti sapere che rimane ubriaco dalle ore 1 alle ore 17 del 30 dicembre, senza più bere. Vi basti sapere che, a causa sua, a Torino le bestemmie sono aumentate del 98%. Vi basti sapere che le spiegazioni, per tutto il resto, sarebbero troppo facili. Figliol prodigo di Sgarbi. (Ugolini)


27/12
Prima partita alle 10, arriviamo in palestra in anticipo: alle 9.55 ci presentiamo già cotti. Ma sappiamo che la prima partita è importante. Tanto ci sentiamo fortissimi, arroganti. Sappiamo di essere i campioni in carica, i favoritissimi, nonchè i più forti. E iniziamo a vincere, a divertire il pubblico che si assiepa dal lato maschile della palestra solo quando giochiamo noi... 1-2-3-4, senza troppi problemi. Vittoria, paglia, cagata, hot-dog a ripetizione. Usciamo dalla palestra alle 18, pronti per l'Isola Bella
Animo - Villa d'Oro 0-2 (20-25 15-25)
Villa d'Oro - De Meeuwen 2-0 (25-20 25-23)
Set-Up 65 - Villa d'Oro 0-2 (22-25 18-25)
Villa d'Oro - King Software 2-0 (25-20 25-22)

Serata Pimpelaer lo sapevamo. Precede la prima Isola Bella. Al Pimpelaer succede di tutto. Come al solito la pista diventa nostra a suon di pogo, nonostante il tutto esaurito. Al momento di Melrose il locale rischia di grosso. Alle 7.50 siamo a letto, tanto la prima partita del giorno dopo è alle 9.30...
Timp, tra una partita e l'altra - Clicca per ingrandire
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Giochiamo anche... - Clicca per ingrandire
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Erro a culo fuori - Clicca per ingrandire
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Erro in schema - Clicca per ingrandire
Quello schifo di Ugolini... e Pad lo copre, pure ad Assen - Clicca per ingrandire
Ciskooo - Clicca per ingrandire
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Ritorno al Penta - Clicca per ingrandire
La verità - Clicca per ingrandire
La serata decolla... alla sinistra di Sandro... - Clicca per ingrandire
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IL GATTO CON GLI STIVALI (BLU) voto 6,5: la votazione sarebbe alta, ma cala perché si automette in campo nei quarti e fa perdere i bombers. E pensare che prima aveva raccontato di aver spaccato il naso a un avversario, peccato che i bombers fossero tutti a letto a dormire e lui se lo sia sognato. Per il resto sempre in piedi fino alle 7 del mattino e oltre, porge su un vassoio d’argento le battute ai compagni di squadra, si esibisce in un inglese d’altri tempi (talmente d’altri tempi che nessuno lo capisce), si veste di Stivali Blu, di Pelle di Leoni (che prontamente però si toglie), colloquia con madri, figlie, figlie di nonne, nonne di madri, madri di nipoti delle figlie e così via, cerca le pizze coi croati la prima sera ma trova soltanto un “What’s the problem?” cui la risposta pronta dei compagni di squadra, verso il croato che ha porto la domanda è “Excuse me, where do you see a nigger? God executioner!”. I’m Blu dabadidabada. (Armaroli)

MR. SUONERIA voto 10: la Sandra non è in forma. Patisce, dopo un anno da assoluto protagonista, la panchina impostagli da Barozzi, e si vede anche ad Assen. Beve come una spugna, ma non è vivo come al solito. Poi però si risveglia. Sul cellulare risuona la Cavalcata delle Valchirie, Robbino prende in mano Gundam ed il più è fatto. La penultima sera si vivacizza nella lotta tra il mostro con dentro Robbino ed il nostro eroe, che alla fine la spunta. Gundam soccombe e Robbino ne esce pestato a sangue. Eroico alla partenza, quando trae tutti in salvo, sistema le valigie, anche quella che non c’è di Ugolini, e, quando gli squilla il telefono sempre sulle note di Wagner, non risponde e se ne va. Robotico. (Papotti)

AO’, E’ ‘N VIRUS! voto 6,5 ospedaliero: la sfiga perseguita Rubes Giusti. Parte per Assen carico come una molla, ma la morosa gli ha teso il tranello, passandogli un virus gastro-intesti-polmo-bronco-tracheo-anale che non gli dà tregua. Le prime serate sono uno strazio, si riprende fortunatamente per il Rackhetal. Misteriosamente però al mattino è sempre una furia, e abbatte gli avversari come birilli in campo. Solo la stoltezza di Armaroli non gli fa giocare il quarto di finale, ed entra in campo a frittata (scusate, a tosti) già fatta. Roccia. (Giusti)

SI PUO’ ORDINARE L’INTERO MENU? voto 7,5: impareggiabile l’effetto che le droghe leggere hanno su Petocchi. All’Isola Bella sono basiti di fronte a un ordine che occupa 4 blocchetti. Dopo che la fame chimica gli ha fatto ingurgitare paste, pizze, carni ecc, ha il coraggio, dopo sorbetto e caffè, di ordinare una fiorentina. E la mangia in 25 secondi. Non fa però girare la squadra come al solito e quando, nel quarto di finale con l’Ichtus, dichiara “*** Boia, ho il taleggio nelle mani?!?!?” beh, lì si capisce che per i Villa d’Oro Pedals non ci sono più speranze. Rimangono alcuni proverbiali attacchi mano-fuori da veterano della serie A, nonché la memorabile rissa con Gambarelli. Pizze in faccia e tutti a casa. (Petocchi)


28/12
Sveglia e arrivo in palestre alle 9.28. Non ci hanno dato perso, giochiamo con 4 minuti di riscaldamento sulle gambe e... vinciamo. Incredibile, nonostante mezza squadra abbia ceduto e sia rimasta a letto (perdenti), per poi comparire al Timp alle 11... scandaloso. Continuiamo il girone da dominatori, tanto perdere è impossibile, pensiamo e sappiamo di essere troppo forti. Giocano anche Batta e Zombie, Trebbi prima fa il circuito in campo, poi gioca al telefono, poi abbatte le persone in tribuna. Insomma, come al solito, un casino
Villa d'oro - Visade 2-0 (25-21 25-23)
Villa d'Oro - Volley '68 2-0 (25-22 25-18)
Gemini - Villa d'Oro 0-2 (20-25 24-26)
Tewnte - Villa d'Oro 1-1 (21-25 25-19)

Poi... poi... chissà. Quarti di finale, sottovalutiamo l'avversario, che pur presenta alzatore e centrale militanti in Serie A1 olandese... Perdiamo il primo set, ci riprendiamo, vinciamo il secondo, ma capimo che nulla gira. Le stagnate non si contano, la ricezione fa acqua, le alzate sono al formaggio... Facciamo cagare e veniamo castigati al tie-break. Siamo fuori dal torneo. Noi che eravamo i predestinati... nessuno ci vuole credere e, anche se tutti negano, la romella di aver mancato la conferma ai vertici europei scotta
Villa d'Oro - Ichtus College 1-2 (23-25 25-19 11-15)

Non che 'sta romella non venga riassorbita in fretta... Seconda tornata all'Isola Bella e cena storica. Quattro ore consecutive di risate, Wiz finisce la scorta della cucina, Pad si trasforma in profeta. Usciamo perchè gli addominali facevano male e ci rituffiamo al Pimpelaer. Pieno come al solito, ma questo non è un problema per noi. Scopriamo anche un liquore olandese, si chiama Sambuca... e i giri non si contano più... Chiude, ci sbattono fuori, sono le 6, ma non ci basta, optiamo per un rapido giro per i locali di Groenigen... Alle 8 siamo a letto...
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Batta e Zombi in campo... - Clicca per ingrandire
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Standing ovation... - Clicca per ingrandire
Che intimo... - Clicca per ingrandire
Timp - Clicca per ingrandire
Sconfitti ma... divertiti... risate per 3 ore all'Isola Bella... - Clicca per ingrandire
CLASSIFICA FINALE GIRONE A
Villa d'Oro Pt. 15 (7-1-0) (15-1)
Set-Up '65 Pt. 12 (5-2-1) (12-4)
Animo Pt. 10 (3-4-1) (10-6)
Twente 05 Pt. 10 (4-2-2) (10-6)
Visade Voorburg Pt. 10 (3-4-1) (10-6)
Volley '68 2 Pt. 7 (2-3-3) (7-9)
King Software Capelle Pt. 5 (1-3-4) (5-11)
De Meeuwen Pt. 3 (1-1-6) (3-13)
Gemini Kangeroes Pt. 0 (0-0-8) (0-16)
Sconfitti ma... divertiti... risate per 3 ore all'Isola Bella... - Clicca per ingrandire
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MAMMA ADESSO NON POSSO voto 9: beh, che questo ragazzo sia ricoperto di classe cristallina non è in discussione. Due esmeraldici esempi: con una sontuosa diagonale lunga abbatte una squadra olandese. Peccato che il colpo sia effettuato di sinistro, poiché la mano destra è all’orecchio, con afferrato un cellulare dal quale parla la mamma. E poi ancora classe: sospinta dai bombers torinesi, una battuta finisce in tribuna, abbattendo un ombrellino e non uccidendo per poco un paio di spettatrici. Sempre in palla la notte e la mattina, protagonista con Erro DEL miracolo, spaventa tutti alla serata finale. Quando scende dal pulmi chiedendo: “Does anybody want some pizzas?”, la tremenda rissa che si era scatenata all’uscita è subito sedata. Si può tornare al Penta a cercare tosti e a chiacchierare amabilmente con un pedale che parla, in olandese, di Assisi. Occupato. (Trebbi)

IL PROFETA voto 10 e lode: Padella come Gesù Cristo e come Conan il Barbaro. È la rivelazione della trasferta e con le sue perle inonda di misticismo la compagnia. Il suo motto? *** boia *** cane fine. La sua parabola? Discendente. Il suo biglietto da visita? Ce l’hanno al check in. Già dall’inizio si distingue: richiamato innumerevoli volte dall’altoparlante dell’aeroporto di Bergamo (forse la hostess se lo voleva portare a letto?), dopo che tutti si sono raccomandati di non portare liquidi nel bagaglio a mano si fa trovare con 5 bocce di shampoo, un cartone di birra e sei bottiglie di acqua minerale, che a casa Padella non è liquida. Disfatto da Maria, comincia con le sue profezie, e prosegue per tutto il torneo. È talmente bravo a fare miracoli che, pur senza biglietto, parte lo stesso per l’Italia. Chiude con una frase enigmatica sui bombers di Merate. Cisko: “Oh, Pad, eri partito per menarlo eh?” Pad: “No, non lo volevo menare, figurati. Volevo solo fargli del male forte”. La Rivelazione. (Trianni)

ERALDO voto 8: non c’è ghiaccio, ad Assen, e questo un po’ lo avvilisce, niente 360, niente pedinamenti. Ma parte sparato, anche se la prima sera al Beafeater entra subito al cesso e ci sta un’ora (forse stava poco bene), poi, delirando, dice che deve ancora pagare da bere a sua madre. In campo la staffetta col Gioiello è proficua, e dato che non viene ripetuta in finale, si perde. Spaziale il viaggio, alla ricerca di un giorno migliore, vedrai, ed il conseguente viaggio di ritorno nel quale una guida a quattro mani col Gioiello consente non il miracolo ma IL miracolo. Perde un po’ di vista suo figlio, che difatti esce suonato dall’ultima sera. Sgarbi invece no? Invece sì, per svegliarlo ci vogliono le granate, fa la valigia di un altro, vomita ovunque e si riprende soltanto in autogrill a Bergamo. Da lì in poi come al solito. Straight on and have fun! (Sgarbi)

IL PILOTA DI GUNDAM voto 9: il Bergia non è vispo come al solito, anche lui si è beccato il solito virus che blocca tutto il corpo. Poi la svolta: entra dentro Gundam, lo pilota contro l’innocente Papotti, perde lo scontro ma da lì si scatena. Piovono CAAAAARTE GIAAAAALLEEEE, diventa ultras del TTTWWWWWEEEENTEEEEE, sale sui comodini a destra e a manca, li lancia, beve e si droga. Perfetto le ultime due sere: quando entra in modalità Calella il Bergia è infermabile. Anzi, un modo per fermarlo c’è, però ce ne vogliono due. CAAAARTAAA GIAAAALLAAA. (Bergianti)


29/12
Gli altri sono a fare la finale, noi a letto. Siamo ormai sereni ma non troppo. Andiamo a vedere la finale di Merate che perde ancora, Twente ha un paio di ragazzi veramente forti. La giornata passa così, in palestra, in attesa del party finale...

E come al solito si parte col sacchettino di fiches, consumato sempre prima. Alterniamo screzi e diplomazia con Gamba e Company. Il nostro tentativo è sincero, ma non viene accolto benevolmente. Quest'anno è lungo, i Papa di Grazzi fanno cagare, poi c'è la musica, il palco, la pista. Incredibile come al solito. Finisce e si va al Pimpelaer. La serata si prolunga come sempre. Saltiamo quasi il letto. Partiamo direzione Groenigen ancora in pessime condizioni... c'è il rientro. Senza Coppa ma con la vittoria che conta nel cuore: quella fuori dal campo!
Festa finale al De Rackethal - Clicca per ingrandire
Festa finale al De Rackethal - Clicca per ingrandire
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LA NUOVA GESTIONE DI AMIGO voto 10: per il semplice fatto che non cambia una virgola rispetto alla gestione precedente. Menù identico, pizza all’ananas sempre eccellente, filetto di cane e kebab alla scimmia di ottima qualità, tavoli vuoti. Amigo fa un incasso all’anno, il nostro, giorno 26 del mese di dicembre. Una certezza.

ISOLA BELLA voto 10 e lode: si mangia un po’ meglio che da Amigo ma qui c’è uno spettacolo in più: le cameriere zoccole (una, addirittura, finito di servirci “ha caldo”) e molto buone. E poi da Isola Bella si consumano 3-4 ore di risate ininterrotte che tonificano gli addominali dei bombers. Un po’ di lambrusco, grazie.

PENTA voto 9: come al solito fucina di birre, tosti, divertimento, pedali, pedinamenti, risse e chi più ne ha più ne metta. Tra l’altro nei suoi corridoi ci si perde, chiedete a Cisko. Non si dorme.

GUNDAM voto 4: inattaccabile, questo mostro di 5 metri per 2 è un armadio a quattro ante che solo pochi prodi hanno il coraggio di affrontare. E battere. Enormous.

SOME DUTCH GIRLS & FRIENDS voto NO: carine, simpatiche, parlano l’inglese come io parlo il bielorusso ma fa lo stesso, però c’è un problema. Perché c’è sempre mia nonna con loro? Perché? Dai nonna, stai a casa ogni tanto. Anglofone.

LO STRUZZO voto 9: ogni tanto in giro per Assen di vede uno struzzo. Lo so, lo so, anche voi non credete che ci possano essere gli struzzi in Olanda. E invece ci sono e vivono allo stato brado. Anziché mettere la testa sotto la sabbia la mettono sotto il ghiaccio ma ci sono. Bip bip.

GLI STIVALI BLU voto 2,5: ogni anno ad Assen si trovano dei capi d’abbigliamento originali. Un anno le calze verdi, un altro anno gli ombrellini, quest’anno vanno di moda gli stivali blu. Mah.

I BOMBERS DI MERATE voto 8: per due motivi. Innanzitutto la costanza. Come la Juventus di fine anni ’90 perdono tre finali tre consecutive in Coppa Campioni. E non è da tutti. In secondo luogo perché accettano la rissa, e questo vuol dire che in fondo, un po’ ci somigliano. Bravissimo Gamba nel pizzare Wiz ed Eraldo, bravissimo Eraldo nel rispondere prontamente non credendoci. Sana (e violenta) rivalità.

RITOLA LADIES voto 8: anche quest’anno le monelle capeggiate da Tessa sono eccezionali. La falsa sorella di Tessa e la vera sorella della falsa sorella di Tessa (assieme alla presunta sorella della vera sorella della falsa sorella di Tessa) poi meritano un voto a parte (10 e lode). Peccato che entrambe decidano di partire per Merano il giorno della festa finale. Ricola.

PIMPELAER voto 110: perché chiudere? Perché, quando si beve sambuca come piovesse, si fanno risse continue con tutti, Robbino fa superman alzato in cielo dai compagni di squadra, la Villa distrugge il locale ogni volta che vanno sul piatto pezzi di Gigi d’Agostino o “Oh – Oh oh oh – Oooooohhhh – oh oh oh ohhhhhh”? Perché quando il locale potrebbe durare mille e mille altri anni ancora? Ingiusti.

IL BOSCO PARMENSE voto 8: allora, questo qua è un fenomeno. A parte che come tutti i bomber di Parma (voto 8 alla squadra) è campione d’Europa e quindi solo per questo ha ragione, raggiunge l’apice agli sgoccioli... ma questa è un'altra storia... Ineccepibile.

I BOMBERS DI TORINO voto 8: per il semplice fatto di averci sopportato, senza intimarci il silenzio. Vi basti sapere che la prima sera, tornati alle 7 del mattino, Emanuele ha la brillante idea di mettere a tutto volume in stanza la cronaca del gol di Grosso. “Grosso, gol di Grosso, manca un minuto e siamo sopra”… avete presente, Caressa e le valigie chiuse? I torinesi, anziché pizzarci, ridono. Così si fa!

LA BUTTAFUORI DEL PIMPELAER voto 1: allora, siamo nel pieno del pogo. Arriva questa sessantenne e ci abbranca per un braccio fermandoci. Tutti si pensa sia una delle boss del locale e ci fermiamo. Venti secondi dopo comincia ad abbrancare di nuovo tutti, ad uno ad uno. E ci prova spudoratamente. Che merda. Vecchia.

Se in queste righe ci sono troppi errori, bestemmie e frasi sconclusionate, l’autore non si assume alcuna responsabilità. È un bug dovuto al programma di scrittura usato: il temutissimo Word PAD.