ultimo aggiornamento: 06/06 15.50
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CORSIVO
ANTEPRIMA

STADIUM MIRANDOLA B1 M
Simon Le Bon (al cul) Zucchi voto 8: hai voglia l’ostinazione, hai voglia l’abnegazione nel lavoro in palestra, hai voglia un travolgente finale, ma la serie di avvenimenti che ha costellato la salvezza di Mirandola è forse inscritta in uno dei misteri di Fatima. Per dirla con Vulvia: “Lo sapevate? La Terra è ricoperta per tre quarti di acqua. Che fortuna nascere proprio sull’ultimo quarto! Che cu….Eh beh sì, è culo!”. Onore al merito comunque per aver ottenuto tanti punti con una squadra in cui nessuno credeva. Fede. (Zucchi)
San Pietro la Becca voto 8: i giovani di Mirandola, in questa stagione, peccano di accidia. E così, come solito, il buon primo Papa deve accollarsi le responsabilità di una salvezza che ormai lo ha stancato. Si parla con insistenza di un suo addio. Da San Pietro a Lutero, lui le Chiese le fonda tutte, anche quella protestante. Uno e trino. (Becchi)
Telespalla I Can’t Find The RIGHT Time Giusti voto dal 2 al 3: va in B1 per giocare, ma trova la panchina. Cerca il campo, non trovandolo cerca la gnocca, trovandola cerca conforto, non trovandolo cerca i mojitos. Quelli li trova e gli bastano. Open bar. (Giusti)
Insalatissime Rio Mari voto NO: già da gennaio, vista la sua inutilità in rosa, si scatena sulla sabbia con quell’altro malato immaginario di Rontani. A gennaio! Cambio in campo mai, cambio di stagione sì. Raffreddato. (Mari)
The Baraldi Clown voto 6: nessuno avrebbe scommesso una ceppa sull’ex centrale come opposto in B1. Ma la squadra diretta dalle sue goliardiche schiacciate si salva, e questo salva anche lui, nonostante le piroette. Lorella Cuccarini. (Baraldi)
Gambarella voto 7: solo ed esclusivamente perché diffonde il verbo della polacca. Poliglotta. (Gambarelli)

VIGNOLA B1 F
Fibbia voto 5: non riesce a tenere allacciati i pantaloni della dimagrita Vignola. Va bene che Viapiano va sano e va lontano, ma qui si esagera. Cintola

CORREGGIO B2
MBrizzoHoFinitoLaCarriera DiGiocatoreEdHoCominciatoQuellaDiBevitoreDiNocino, NocinoCheMiServeAdigerireTuttoQuelloCheMangio Nell’InvitareAcasa MiaImieiAmiciStoriciPerGiovarsiDiGrigliate ColossaliInoltreHoMessoSu Un’agenziaDiSupportoPer PersoneBrizzolatePerInformazioniContattatemi AlMioIndirizzoE-mailBRIZZAST@GRAY.COM voto 7: porta Correggio ad una salvezza anticipata ma sudata, porta, speriamo, carne alla griglia, ma si vede che senza l’opposto che è stato per due anni il suo punto di riferimento nell’annotare punti e dirigere la squadra fatica. Grigliato. (R Astolfi)
Lo sai Che Chi Non salta è Messinèse voto 5: il buon Ricchetti fugge come un coniglio alle minacce di morte invero poco attendibili pronunciategli contro da un sedicente ultras del Catania. Inoltre viene sconfitto in doppio (giocava col Dio del Sesso) dalla coppia Trebbi-Luppi con un sonoro 16 76 76 63, e perde così l’occasione per conquistare il suo primo Slam. Rimandato (a casa dai catanesi). (Ricchetti)
Sean Paul Carretti voto 4: arricchitosi ulteriormente, ha sempre più catene dorate e braccialetti argentati. Rapper vero. (Carretti)
From The Margareth, Chickens, Malavita Manfrin voto 6 di stima: in un tale periodo, votare Margherita non è bene, soprattutto se Rutelli non la pianta di rompere i coglioni. Ora e sempre Fausto presidente! (Manfrin)
Crystal Malmusi e Wide Beck Piccinini voto NO: sempre meglio la Margherita che l’UDC. Voto NO (a loro, non al referendum). (Malmusi e Piccinini)

CARPI B2 M
Gianna Nannini voto 6: il campionato da matricola di Carpi è stupefacente e sicuramente merito va all’allenatore che mette alla frusta i suoi giocatori e li fa lavorare a dovere. Il voto non raggiunge vette di eccellenza per una diatriba religiosa via sms avuta con Barocci protrattasi nel tempo e per aver fatto giocare tutta la stagione Gasparri: va bene che l’alternativa era P.D.D Gandolfi, però a tutto c’è un limite. Notti magiche. (Nannini)
Sergio Grilli voto 8: non gli dò di più sennò la mia depressione, già incrementata nello scrivere il suo nome che mi evoca incubi, aumenterebbe esponenzialmente. Seconda parte del campionato da 20 punti a partita, il Pancia gli fa la corte, ma lui rifiuta sdegnosamente, ben sapendo che in Villa sarebbe chiuso dal Dio del Sesso (che deve giocare per attirare pubblico femminile e guardare le tette alla Facchini) e da Armaroli, al quale la B2, come evidenziato dal campo, sta veramente attillata. Incubo. (Grilli)
Jack The Squartator Of Filons Bellei voto 6,5: finalmente abbiamo capito perché gioca in nazionale. È assolutamente certosino nel prendere, ad ogni attacco, o la riga o il filone, quando non tutte e due assieme. Avanti così arriverà molto in alto. Net-tare. (Bellei)
Gasparri-Caumo voto NO: questo binomio sembra la Bossi-Fini. Quindi no. (Caumo)
Alexander Necrophilia Canulli voto 9: le sue metafore sepolcrali rivolte a fantomatiche dirigenze tecniche e tattiche sono elegie che nemmeno Gray e lo zio Walt saprebbero comporre. L’accostamento di Richard Ginori e dei suoi prodotti al suolo cimiteriale è da antologia. Uno sguardo sui bassifondi dell’anima che fa rabbrividire per la sua cruda realtà. Inoltre un saggio sulla vita vegetativa che commuove. È l’unione di tutti questi elementi, indirizzata ad un mittente spesso seduto su panchina, che lascia perplessi. Comunque complimenti per la fantasia. Da nobel. (Canulli)
Lele Fracascia Fracassini voto 7,5: anche lui in polemica tecnica, lascia però il segno in quel di Catania. Resta il fatto che ha passato una stagione intera in panchina, reclamando un posto da titolare per la sua presunta bellezza, non capendo che è un cesso. Pallavolisticamente parlando eh? Scendimelo! (Fracassini)

EUROTECNICA B2 M
Nonno Tommasì voto 7: come al solito diligente nel preparare le partite e i suoi atleti, che partono in sordina ma poi crescono e fanno un ritorno da play-off. Sarebbe quindi il solito 6 politico, se non che alla cena post matrimonio di Tammy e Fede si scatena on the dance floor che neanche Costantino Vitagliano e Daniele Interrante (due che nacquero sicuramente giù al nord). E perciò, altro che Peia, Gollini o la GEA, il suo procuratore è Lele Mora. Amici. (Tomasini)
Ebbrezza Famiglietti voto 6: a Catania si produce in un soliloquio da antologia sotto l’effetto di vino, Martini, Rum, Montenegro, Limoncino e altri intrugli tutti mischiati in un unico cock-tail (letteralmente: “coda del cazzo”, imprecazione spesso usata dagli automobilisti inglesi, per esempio “Oh, what the fuck, another cocktail on the Sun Highway!”). E allora parla per metafore: “telefona a sto cazzo”, “dove finisce la fantasia, lì comincia la Romania”, “salimi la birra” ecc. Storico. Peccato che sbagli nel non dichiarare apertamente la sua fiducia incrollabile in Stalin. Sostato. (Famiglietti)
The Smaller God of Sex voto 8: a freccette fa cagare, a calcio non corre, ma a pallavolo fa un’ottima stagione e diventerà sicuramente uno dei pezzi pregiati del mercato estivo. Scopa che è un piacere, prendendo esempio dal fratello maggiore, anche se a Catania ha una pausa non condivisa dal Dio, che invece ne approfitta per mettere in rete alcune segnature importanti. Minore, ma in corsia di sorpasso. A destra. (F Ugolini)

MONTALE B2 F
Giorgia I Take Example From The Pancia Mazzoli voto 2: ottima la salvezza di Montale e complimenti a tutte. Ma la suddetta, che frequenta il corso di allenatore, compie un’azione strana. Ma come si fa a venire a vedere un allenamento della Villa d’Oro per capire come si dirige il lavoro in palestra? Dal prossimo anno, se Giorgia diventerà allenatrice di Montale, se ne vedranno delle belle: calcetti alla morte, frasi dissacranti nei confronti della Trinità, pesi in soffitta, fischioni al muro, riscaldamenti a canestro e un casino infernale. Una formula che conduce ad una tranquilla salvezza. Cattivi esempi. (Mazzoli)

VILLA D’ORO B2 M
Axel The Magic Dwarf voto 7,5: la media è tra il 9 della prima parte di stagione, in cui incanta e schianta, e il 6 striminzito della seconda parte, dove subisce gli influssi malefici dei suoi compagni di squadra e si ritira in un campionato di nicchia. Comunque un palleggiatore di razza. Rose. (Guerzoni)
Leo Infinity Sms Carretti voto 10 e lode: il Padre Eterno non si smentisce, ed anche nella sua ulteriore, innumerevole, innumerata stagione, trascina i compagni. Stufo di perdere, gioca in maniera non dico divina, ma interstellare, oltre lo spazio-tempo, le ultime giornate, portando la Villa ad una comoda salvezza. Poi, come Valentino Rossi, va in giro per Letizie e Vecchie Pirri fino a tarda notte. Ma di giorno vince. Sia santificato il Suo nome. (Carretti)
Desaparecidos Barella Voto SI: in mezzo ad un branco di comunisti o sedicenti tali, l’unico, vero, inimitabile ribelle è il Gillone Nazionale. Stufo non si sa bene di cosa, ma non importa saperlo, tanto ha ragione, Giailles se ne va dalla palestra a metà allenamento in una uggiosa serata di marzo per non ritornarvi mai più. È vero che anche lui non fa trasparire molto il guinzaglio, se non negandolo quantomeno occultandolo, però la sua ribellione è degna di Star Wars. Ciubecca. (Barbieri)
La marijuana bella e profumata ‘na bella fuma-a-a-ta! voto 9: antologico: la stagione verrà ricordata anche e soprattutto nei suoi jingles, nelle sue pisciate in bottiglia, nei suoi richiami da tortora, nei suoi libri di arabo, nel suo “A Diva! A Divano!”, oppure “A fata! A fata male!”, e, ovviamente, nella bella e profumata donzella citata poc’anzi. Sicuro protagonista in Grecia, lo aspettiamo in febbraio per riportarci stupefacentemente alla salvezza. Nicotina. (Nicolini)
Ricky Le Roi Des Bidons Rontani voto 7 per il coraggio: per tutta la stagione insegue i più brutti bidoni che passeggiano per strada, importunandoli con insulti pesanti che i suddetti bidoni non capiscono, perché non vi sono abituati. Nemmeno le frequenti trasferte in Russia, in mezzo ad un mare di puttane, servono a farlo ravvedere. Il suo metro stilistico rimane identico. Pessima poi la finzione dell’infortunio che lo tiene lontano dalle palestre. Giova alla squadra, ma non alla sua reputazione. Medita il ritiro, ma in realtà è una scusa per andare a giocare, di nascosto, alla nuova squadra che “La Generica” sta mettendo insieme. Ovviamente in serie B (di Bidone), si chiamerà Raccolta Differenziata Volley, e Rontani pare essere il giocare di punta. Ronfa. (Rontani)
Ho detto NO al colesterolo. E alle belle fighe, tutte voto dallo 0 all’1: non si smentisce nemmeno a Catania. Ha per le mani dieci scopate sicure e dichiarate, di cui almeno la metà abbondantemente sopra il 6,5 quindi non rifiutabili, e lui tutte le volte tira fuori sta storia della morosa, che poi non è morosa ma pseudo-morosa, che poi non è nemmeno quello ma amica, nemmeno amica ma amico, insomma è GAY! Frocio! Come si fa a buttar via tanto ben di Dio! A forza di dai e dai con questi rifiuti (rifiuti a parole, non fisici come quelli di Ronfa) ne risente anche il rendimento pallavolistico. Il primo uomo sulla Terra che rifiuta l’abbondanza. E poi che due maroni con sta storia delle diete. Fischi. (Luppi)
Aderenza Armaroli voto 5: incredibile ma vero. Non si riesce a guardarlo eppure gioca titolare quasi tutta la stagione, prima perché il DIO finge una frattura scomposta alla becca, poi perché il Nadero rifiuta tutte le fighe che gli passano per mano. Ovviamente la B2 è di almeno tre-quattro taglie superiore alla sua, ma si difende, soprattutto dai cartellini dell’arbitro. DS (Dio Scalzonellavalledeichiodi). (Armaroli)
Neo-centrista Papotti voto 4: ecco un altro volta gabbana. Il comunismo, Stalin, Lenin e Pol Pot, e poi, senza fiatare, accetta di venire messo al centro, assieme a Malavolta, Leo, Mastella, Rutelli e Giovanardi e lui non batte ciglio, confermando il suo schieramento politico anche per la prossima stagione. Nella sua stagione la perla di Cervia e del punto fatto a Montecatini, ma tante indecisioni e misteri (come mai la gestazione della sua futura sposa è così lunga? Che segua le orme della becca del papà? Ancora non si vede la pancia ma è già di 5 mesi!). Arreso. (Papotti)
Three times a day, see Emily Play voto 8: il gusto musicale non si tocca. Si tocca invece la chiave che scardina il muro eretto dal Pancia a difesa della retrocessione e consente alla Villa di rimanere in B2. Un machiavello fondamentale, che è già stato messo in cassaforte, nel caso venga buono anche per il prossimo anno. C key. (Malavolta)
Il sogno voto SI: anche quest’anno sfonda quota 400 punti in serie B, mettendo tutti a tacere, per lui parlano le cifre e la meravigliosità stilistica e atletica del suo giuoco. Inarrivato. (Trebbi)
IL DIO DEL GUINZAGLIO NEGATO ex DIO DEL SESSO voto dal 5 al 6: la prima parte di stagione è sublime fuori dal campo, in cui l’autoproclamazione a DIO DEL SESSO è accolta con tripudio dalla squadra e dalle donzelle modenesi. In campo fa non cagare, ddeppiù. Nel girone di ritorno decide di giocare decentemente, ma si scoprono tutti gli altarini. La durata di 45 minuti è fittizia e non comprovata, e inoltre si mette a negare spudoratamente tutti i guinzagli: “Stasera devo uscire con dei vecchi amici…”, e viene beccato fuori con la morosa. “Ah, venerdì sera sono andato a un concerto a Forlì”, e il giorno dopo, interrogato “Cos’hai fatto venerdì?” , “Eh, sono rimasto a casa a dormire” “Ma non eri andato a un concerto?” “Eh, beh, sì, volevo dire che mi sono addormentato al concerto” “Ahhhh, al guinzaglio!” “No, no, Diokka!” e per prova mostra il biglietto del concerto: un biglietto che è però datato 2004. Inoltre le telefonate di un’ora e mezza appena prima delle partite, a Mantova come a Padova e Mozzecane (al rientro dal solito guinzaglio telefonico a Mozzecane dichiarerà “Ma che telefono con la morosa, ero fuori con Emi a parlare dei destini dell’economia del Mozambico”). Guinzagliatissimo. Negus. (Ugolini)
Rubbein voto 6: anche lui protagonista di una stagione di alti e bassi. Parte alla grande, con una vendita di gelati che sale alle stelle. Poi si ferma, forse intimorito dai consigli sessuali del Pancia, che suggerisce, per il sesso anale, l’utilizzo delle bottiglie di vetro, e poi del pene a sorpresa! Comunque Rubbein non si scompone ed è già pronto per un’altra stagione sugli scudi. Occhio però ai metodi contraccettivi, perché la Ligi ha espresso un grosso desiderio di maternità: al compleanno del moroso ha tenuto in braccio pargoli per tutta la sera. Bavaglino. (Bergianti)
Palm Beach Battistini voto 6 di stima: il palmare lo rovina e non è più lo stesso, non incide più, subisce il Pancia, anche gli affari mutandistici non vanno come al solito…Inoltre, accertata la salvezza, non strangola il Pancia per non averlo messo in campo, lui, sol suo 46, già col casco infilato e pronto a derapare in quel di Montecatini. Arrendevole. (Battistini)
Il Pancia voto NO ASSOLUTO: fa di tutto per far retrocedere la Villa. Fortuna che il trio delle meraviglie Trebbi-Ugolini-Malavolta trova la chiave giusta e contrasta i suoi propositi. Interrompe allenamenti a sproposito, ne prolunga altri senza senso, smette di colpo il bussolotto, utilizza tattiche sconcertanti. Alla fine però gli va bene ed è l’allenatore più acclamato della provincia, più di Nannini e Tomasini, riuscendo nel miracolo alla prima stagione in B. Lo salva da un voto peggiore la cena di pesce abbondantissima offerta nel finale di stagione, anch’essa però venuta in riparazione del fatto di non averci invitato a casa sua: sua moglie, dopo la trasferta di Livorno, non ci vuole vedere mai più, figuriamoci ospitarci in casa. Anche lui guinzagliato. Il prossimo anno o lui o me. Me. (Barozzi)
Jean Paul e Franc Armarol e Longagnan voto 7: un voto in meno per il supporto al tecnico, un altro voto in meno per la proditoria e frequente assenza del padre alle trasferte maschili… Ma gira voce che Paolo sia stato pagato dal DIO DEL SESSO per seguire la squadra femminile e tenere sotto controllo la situazione mammaria della Facchini. “Dirigenti” operai. (Armaroli Longagnani)