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08/02/2002
Oggi avrei dovuto sottoporre all'attenzione del mio pubblico (cioè Marcella Boccolari, Paolo Ferrari e Silvia Gallinari) la sceneggiatura del corto che vincerà il concorso di corti che si terrà tra poco alla Sala Truffaut. Era già stato deciso tutto: ne avevo parlato con il mio editore, il quale si era dimostrato entusiasta all'idea di indire un piccolo referendum sulla qualità della sceneggiatura. avevamo addirittura deciso insieme la battuta iniziale della giuria presentata per nome (alla fine l'idea mi piaceva così tanto che l'ho messa lo stesso). Poi però ho fatto un sogno particolare, che ha cambiato un pò tutto.
Vorrei parlare del mio editore. Ieri sera abbiamo perso, e ci sta, siamo ancora stupidi ragazzini, per certe cose almeno. Il mio editore si è fatto male alla caviglia, e anche questo ci sta, una caviglia malandata da curare con più pazienza (ma il mio editore è un pezzo grosso della squadra, ha dovuto giocare lo stesso). Ora, il mio editore, oltre a essere il mio editore, è anche un mio amico. Un amico con la A maiuscola. Vedo già il viso triste di Sandro, quindi parto con l'elenco: i miei amici con la A maiuscola sono: Manuel Armaroli, Sandro Papotti, Fausto Bertagnoli, Yuri La Torre, Enrico Vezzali, Giordano Lippi (per le donne dedicherò una Qualità a parte per spiegare cosa penso di loro e della loro posizione nella mia vita (vi vedo già trepidanti di curiosità)).
Torniamo al sogno. Ho sognato di essere in un bagno pubblico, io e il mio editore, a discutere animatamente (ultimamente io e il mio editore litighiamo spesso, ma va bene così, l'amore non è bello se non è litigarello). Per essere precisi si parlava di come io fossi troppo permaloso e lui troppo incazzoso. Proprio la stessa discussione che avevamo affrontato il pomeriggio prima. A pensarci bene avevamo tutti e due torto e ragione. Io sono troppo permaloso e lui troppo integralista (grazie Fede Zanfi...). Poi però nel sogno c'è una cosa che mi ha dato da pensare. A un certo punto io mi chino su di lui e gli faccio un lavoretto. Si proprio quel lavoretto che state pensando voi, Silvia, Paolo e Marcella. Già ti vedo, Marcella, che mi chiedi: e allora? c'è qualcosa sotto che devo capire? una morale? No, non c'è. Trovala tu.



Se questa immagine non vi ha distratto abbastanza e state ancora leggendo, AVETE VINTO!!!!
Non ho sognato una piva di niente. Tutto inventato. Non ho fatto in tempo a scrivere la sceneggiatura, quindi mi sono dovuto inventare qualcosa sul momento. Poi a dirvi tutti la verità era da tempo che sognavo di poter scrivere che l'amore non è bello se non è litigarello.

email: fabietto13@libero.it