La
Storia è tratta liberamente dal libro dell'80° della Villa
d'oro (1905 -1985).
La Storia recente della pallavolo maschile si trova nella pagina della
Serie B2.
La Storia recente della pallavolo femminile si trova nella pagina della
1° Divisione.

Nel 1946 a Modena la pallavolo ricevette una forte spinta in senso
agonistico per opera di alcune Società sorte per iniziativa di
gruppi giovanili tra i quali ricordiamo l'O.G.I. Minelli, La
Fratellanza, La Sacchetti e L'Associazione Universitaria
Modenese.
Nel gennaio 1949 si tenne un Convegno Provinciale nel corso del quale
si cercò di regolamentare l'attività pallavolistica, predisponendo
un fitto calendario di manifestazioni aperte anche a squadre della regione.
Fu subito indetta la <Coppa città di Modena>, competizione
cui aderirono tutte le Società Modenesi, tra le quali l'U.S. Minelli,
l'U.S. Ferrari, la Sacchetti, la Fulgor, una rappresentazione locale dell'U.I.S.P.
rafforzata da elementi della Paal, nonchè la Robur, la fortissima
squadra ravennate che della prima edizione del 1946 deteneva il titolo
di Campione d'Italia, e la Ferrovieri di Parma che contava tra le sue
fila giocatori di valore Nazionale.
Intorno al 1947 anche nel rione di S. Caterina
il gioco della pallavolo cominciò ad essere praticato da un nutrito
gruppo di giovani che nelle adiacenze dell'Osteria dei Torrazzi (quanti
meriti hanno avuto le osterie per l'avvio delle attività sportive!)
aveva avuto la possibilità di creare un campo da gioco con tanto
di rete. Occorreva però un più ampio spazio, e allora, dopo
qualche tempo, avvenne il primo trasferimento in un'area presso la Distilleria
Schiavoni ove si raggiunse un sufficiente livello di organizzazione. Poi,
sempre alla ricerca di una migliore sistemazione in considerazione anche
dell'aumento costante del numero degli allievi e delle allieve, la Società,
che si era costituita nel frattempo, trovò un terreno più
idoneo nella zona ex-Todt. Quivi venne allestito un campo avente tutti
i crismi della regolarità, che fu dotato di impianto di illuminazione
per consentire ai ragazzi di avere a disposizione un maggior numero di
ore per le esercitazioni e le gare.
Così cominciò l'attività era e propria con regolari
sedute d'allenamento e con un'attività agonistica così intensa
da determinare un netto miglioramento tecnico di ogni giocatore e della
squadra nel complesso. Ma soprattutto avvenne l'inserimento nel rigoglioso
movimento agonistico della città di Modena la quale, di lì
a poco per la durata di parecchi anni, sarebbe diventata punto di riferimento
del pallavolismo nazionale.
La Società assunse il nome di Ruentes in omaggio ad un'altra squadra
ravennate che manteneva da qualche tempo cordiali rapporti con i giovani
modenesi.
Non esisteva un vero istruttore, ma si incaricavano di svolgere i compiti
tecnico-organizzativi Enzo Vignoli e Augusto Rigoni.
I primi anni - siamo nel periodo dopoguerra - furono durissimi anche per
le difficoltà che derivavano dai problemi organizzativi e finanziari.
In un primo tempo le spese furono interamente sostenute dagli stessi allievi
e dai loro genitori, poi si trovò qualche modesta fonte. Le trasferte
costituivano il motivo più grave delle preoccupazioni. Era molto
difficoltoso trovare un mezzo di trasporto per raggiungere le varie sedi
e spesso ci si serviva di un autocarro, messo a disposizione da qualche
amico o preso a noleggio, quasi sempre con le balestre al limite della
rottura. Per evitare le spese di vitto, ci si rifocillava con panini imbottiti
o con qualcosa d'altro che ciascuno si era portato da casa. I campi di
gara, talvolta ancora irti di stoppie emergenti dal terreno, avevano forme
irregolari e strane, la rete smagliata in qualche punto, i pali di sostegno
traballanti.
Nonostante tutto però la squadra cresceva in preparazione ed entusiasmo.
Negli anni 1951 e 1952 vinse i campionati provinciale e regionali UISP.
Anche in campo federale si distinse, ottenendo al termine della stagione
la promozione alla Serie C.
L'anno successivo la Ruentes confluì nell'U.S. Crocetta, una nuova
Società sorta nel quartiere,
della quale facevano parte molti soci della Villa d'Oro. Ragioni particolari
e molto complesse, legate al problema della sponsorizzazione, non avevano
permesso al gruppo dell'U.S. Crocetta il passaggio ufficiale alla Villa
d'Oro, nè la possibilità di assumerne la denominazione.
Così la squadra per alcuni anni ancora, per esercitandosi nel campo
appositamente allestito nell'area della Casa Crocetta e dotato di efficiente
illuminazione, continuò a portare sulle maglie la scritta U.S.
Crocetta.
Nella stagione 1952-53 l'U.S. Crocetta stravinse
il campionato di Serie C, ottenendo la promozione alla Serie B. La squadra,
guidata da Enzo Vignoli, era così formata: Martinelli, Rigoni,
Forghieri, Giovanardi, Sreilli, Marchi, Scaglietti, Gasparini, Vignoli
(cap.).
Il 1954 fu l'anno dei primi difficili incontri
nel Campionato di Serie B con squadre di eccellente levatura tecnica.
L'U.S. Crocetta non sfigurò certamente e al termine dei gironi
eliminatori si trovò ammessa alle finali, nel corso delle quali
si impose nel girone delle seconde davanti ai VVFF Venezia. Nella finalissima
occupò una meritata 3° posizione, immediatamente dopo la Sestese
e il Torrione di Brescia. Il preziosissimo terzo posto le permise ancora
di coltivare le speranze della promozione alla massima serie, poichè
fu ammessa a disputare un incontro di spareggio con la penultima classificata
del Campionato di Serie A. Battè a Bologna, il 1° maggio la
rappresentativa di Reggio Emilia Luna Amica con un secco 3-0, guadagnandosi
così il posto in Serie A. La squadra era formata da Forghieri,
Rigoni, Giovanardi, Gasparini, Marchi, Martinelli, l'allenatore era Enzo
Vignoli.
L'U.S. Crocetta ebbe così l'onore di poter rappresentare la pallavolo
modenese nella Serie A assieme alle già blasonate Minelli ed Avia
Pervia.
Seguiamo ora, attraverso alcuni dati sintetici, la bella avventura sportiva
dell'U.S. Crocetta e della Villa d'Oro negli anni successivi.

1955
L'U.S. Crocetta in Serie A veniva data come squadra destinata a lottare
per non retrocedere, ma dopo qualche giornata di gare qualcuno cominciò
a ritenere che essa potesse aspirare a qualcosa di più, considerato
il valore dei suoi giocatori, il grande impegno e la loro serietà
sotto la guida dei dirigenti Ferrari e Bisi. E si andò, infatti,
molto più in là delle più rosse previsioni. L'U.S.
Crocetta, definita dalla stampa <la squadra garibaldina del torneo>
si classificò al secondo posto, a parità di punti con Cus
Parma e Sestese, preceduta dalla Minelli e seguita dall'Avia Pervia.
Che dire della neo promossa che si era presa il lusso di superare tante
valorose avversarie? Aveva iniziato il campionato con un ritmo piuttosto
lento, ma poi nel girone di ritorno infilava una sequenza di risultati
positivi, che veniva interrotta solo da due sconfitte subite ad opera
delle altre modenesi (Minelli ed Avia Pervia): due sconfitte determinate
più che altro dal timore reverenziale della matricola nei confronti
delle più anziane squadre avversarie. Formazione: Gasparini, Governatori,
Giovanardi, Marchi,
Bonacini, Bertesi, Rigogni, Bortolamasi, Forghieri.
1956 - Titolo di Campione Italiano
Dopo il passaggio nel giro di tre anni dalla <propaganda> alla C,
dalla C alla B, dalla B alla A, con un secondo posto nella serie A nell'anno
1955, che cosa mancava da conquistare alla squadra dell'U.S. Crocetta?
Naturalmente il titolo di
campione d'Italia. Un sogno? No, un traguardo possibile da raggiungere
e che fu realizzato, quell'anno ricco di esaltanti successi. Addirittura
i rossoneri avevano già ottenuto la sicurezza virtuale l'ultima
giornata del campionato. L'U.S. Crocetta raccoglieva così l'eredità
della MiInelli che aveva negli ultimi anni largamente dominato su tutte
le squadre avversarie.
La squadra, il suo bravissimo allenatore Enzo Vignoli ed il capace Presidente
Franco Lanzi vennero additati all'ammirazione di tutti. Ecco la formazione
della squadra neo-campione d'Italia: Bortolamasi, Forghieri, Gasparini
(cap.), Braglia, Governatori, Rigoni, Vaccari, Bonacini, Bertesi.
1957
La squadra Campione d'Italia assunse la denominazione Villa d'Oro-Ciam
perchè aveva ottenuto la sponsorizzazione dell'importante industria
operante nel rione. Il campionato venne vinto dall'Avia Pervia, mentre
la Villa d'Oro si classificò al 3° posto
1958 - Titolo di Campione Italiano
La Villa d'Oro Ciam, rafforzata da alcuni giovani elementi e resa squadra
più o mogenea
rispetto a quella della stagione precedente, riuscì, dopo essere
stata appaiata nella classifica alla Sestese, a prendere un netto vantaggio
sulla tenace avversaria e a conseguire il suo secondi titolo nazionale
con 6 punti di vantaggio sull'Avia Pervia e la stessa Sestese. Il cospicuo
distacco inflitto alle inseguitrici al termine del torneo dimostrò
la ritrovata sicurezza nel gioco e, per merito di alcuni dei prestigiosi
giocatori (Gasparini, Vaccari e Bortolamasi), anche la capacità
di imprimere all'azione collettiva un ritmo superiore a quello espresso
dalle squadre avversarie. Ai giocatori già menzionati si deve aggiungere,
per le sue ottime prestazioni, Bonacini, che si rivelò degno emulo
di Vaccari, mentre Forghieri, Braglia e l'eclettico ed estroso Governatori
furono le pedine decisive per la compagine di Vignoli.
A Modena la squadra prese parte alla finale della Coppa dei Campioni,
soccombendo per 0-3 ad opera
della fortissima squadra campione della Cecoslovacchia.
1959
La Villa d'Oro affrontò con la massima decisione il Campionato.
Gli uomini che formavano la squadra erano gli stessi. Le vittorie piene
e consecutive ottenute nelle prime 6 giornate indussero tutti a pensare
che gli uomini della Villa d'Oro avessero la possibilità di conquistare
nuovamente il titolo. Fino alla penultima giornata, invece, la squadra
restò appaiata all'Avia Pervia: tutto si decise all'ultima giornata
con l'incontro diretto fra le due contendenti al titolo. L'importante
partita, resa più entusiasmante dalla presenza di un pubblico numeroso
di appassionati, ormai fedelissimi, dopo alterne vicende ebbe il suo momento
cruciale quando <Paco> Bartolamasi, malamente caduto, si fratturò
un malleolo. La squadra villadoriana ebbe un terribile crollo psicologico
che consentì all'Avia Pervia di conseguire la vittoria per 3-1.
Scudetto alla valorosa squadra di Anderlini dunque e secondo posto agli
uomini di Vignoli il quale, al termine dell'incontro, ricevette, visibilmente
commosso, i complimenti del V. Presidente della FIPAV. Era il grande sconfitto,
ma con tanto onore e molte attenuanti. Formazione della squadra: Bortolamasi,
Braglia, Forghieri, Gasparini, Sala, Vacari, Bonacini, Bettelli.
1960
Secondo posto nel Campionato di serie A e titolo italiano ancora una volta
all'Avia Pervia. Formazione: Gasparini, Bortolamasi, Bettelli, Vaccari,
Barone, Braglia, Governatori, Cuoghi, Martini, Mazzi, Bazzani.
1961 - Titolo di Campione Italiano
Il campionato rossonero fu caratterizzato da un monologo della squadra
rossonera. Piazzatasi subito al pri mo
posto, mantenne la testa fino al termine, distanziando la seconda classificata
di 6 punti. Una vittoria splendida, maggiormente valorizzata dai dati
numerici: 18 partite disputate, 18 vittorie, solo 4 set lasciati agli
avversari nelle partite casalinghe. A tutto ciò c'è da aggiungere,
a dimostrazione dello stato di grazia della squadra villadoriana in quel
fausto periodo, che nell'arco di un anno, fra gare di campionato e gare
di torneo, aveva ottenuto la vittoria consecutivamente 32 volte. Ecco
i nomi dei componenti della squadra neo-campione: Martini, Mazzi, Braglia,
Cuoghi, Gasparini (cap.), Bortolamasi, Barone, Bettelli, Vaccari e Governatori.
La stampa nazionale e locale pose in rilievo l'eccezionalità del
risultato. I giocatori, protagonisti della bella impresa, furono elogiati
in blocco, ma anche l'intera pallavolo modenese fu chiamati agli onori
della cronaca per aver raggiunta la quota di nove scudetti conquistati.
Nello stesso anno prese parte, a Modena, alla Coppa dei Campioni, classificandosi
al 3° posto, preceduta da una rappresentativa ungherese e dall'Avia
Pervia.
1962
Ultimo campionato a 10 squadre. Alla 4° giornata erano già
al comando le modenesi: Villa d'Oro e Avia Pervia. La prima registrava
all'inizio qualche difficoltà, poi, ripresasi, riuscì ad
occupare la 2° posizione in classifica; piazza d'onore dietro alla
fortissima Avia Pervia, la cui vittoria consentiva che il titolo rimanesse
ancora a Modena. Formazione: Gasparini, Bortolamasi, Bettelli, Vaccari,
Governatori, Bonacini, Martini, Mazzi, Baraldi.
1963
Campionato di transizione e non troppo brillante per la Villa d'Oro. I
dirigenti e i tecnici della società, preoccupati per la situazione
che si era venuta creando, non lasciarono nulla di intentato per cercare
con acquisti meditati di rinnovare la squadra per la stagione successiva.
Il titolo quell'anno fu conquistato ancora una volta dall'Avia Pervia.
1964
Fu l'anno dell'inizio di una grave e profonda crisi per la pallavolo modenese.
Un semiprofessionismo, anche se ancora clandestino, cominciava a minare
gli assetti generali su cui si erano rette fino allora le Società
di pallavolo. Scomparve la gloriosa Avia Pervia, privata dei suoi giocatori
migliori invogliati a trasferirsi presso altro Sodalizi che stavano venendo
alla ribalta e che potevano offrire agli atleti condizioni generali e
particolari molto migliori. A ciò si aggiunse l'impossibilità
di rinnovare o di trovare un abbinamento valido con qualche complesso
industriale o commerciale. Anche la Minelli si dibatteva fra mille difficoltà
e la Villa d'Oro stentava a riprendere il cammino. Tuttavia riuscì
a partecipare al campionato, classificandosi al 6° posto. Formazione:
Gasparini, Bortolamasi, Iotti, Sala, Bettelli, Bonacini, Baraldi, Della
Casa, Guerra, Prandini, Nava.
1965
La Villa d'oro tentò nel periodo preliminare ai Campionati di imboccare
una strada nuova, cercando di arricchire il nucleo dei giocatori con misurati
prelievi presso altre Società. Perduto il popolare Paco Franco
Bortolomasi, la Società potè contare su Mauro Fangareggi,
un brillante giocatore proveniente dalla disciolta Avia Pervia, Mazzi
e Martini, due giovani prossimi al servizio di Leva; inoltre gli altri
atleti ancora efficienti gia componenti delle squadre-campioni degli anni
precedenti.
Le premesse per disputare un buon campionato c'erano tutte e sulla Villa
d'oro si riversarono tutte le speranze degli appassionati modenesi che
ormai potevano contare su questa unica squadra locale miltanti in Serie
A. L'inizio del campionato fu confortante, poi seguirono alcune giornate
poco brillanti che misero in serio dubbio la possibilità di raggiungere
grossi traguardi. Seconda fino all'ultima giornata di campionato, proprio
per una sconfitta subita nel finale, finì in 4° posizione.
Tutto sommato un risultato da non sottovalutare perchè ottenuto
da una squadra a ranghi rinnovati e perciò suscettibile di ulteriori
progressi. Formazione: Fangareggi, Mazzi, Bettelli, Guerra, Martini, Iotti,
Bonacini, Raguzzoni, Baraldi, Barone.
1966
Fu un campionato giocato all'insegna di un buon rendimento medio con la
conquista del sesto posto: 11 partite vinte e 11 perdute. Vittoria della
Virtus Bologna che fece tornare in Emilia Romagna lo scudetto, dopo le
due consecutive vittorie della Ruini (1964 - 1965). Formazione: Martini,
Iotti, Baraldi, Bonacini, Guerra, Cavedoni, Bertacca, Braglia, Raguzzoni,
Nava, Gibertini, Cuoghi, Prandini.
1967
Campionato analogo al precedente con un sesto posto in classifica. Il
trasferimento ad altre Società di Iotti, Martini e Nava determinò
una situazione complessa, anche perchè il fenomeno del passaggio
di giocatori ad altri sodalizi era ormai entrato nella prassi ed era difficilmente
arginabile.
1968
La Villa d'Oro iniziò il Campionato con un solo traguardo, quello
di sopravvivere ai tempi e con la speranza che si addivenisse ad un mutamento
di indirizzi della politica della FIPAV che sembrava avesse accolto le
istanze delle Società per regolamentare il problema dei vincoli
dei giocatori. Si puntò intanto su un gruppetto di giovani e su
qualche altro elemento di provata esperienza, nella fiducia di riuscire
a dar vita ad una formazione capace di superare il difficile frangente.
Erano ancora disponibili Bettelli, atleta generoso e commovente per l'attaccamento
alla Società, Guerra e Baraldi, decisi a dar prova del loro valore,
Mauro Raguzzoni, uno degli juniores più completi a promettenti
d'Italia, e poi Prandini, martello base della formazione, Borghi, Ghelfi,
Bertacca, Fiorini. Nemmeno l'innesto del cecoslovacco Voralek potè
però evitare la retrocessione.
Era finito un ciclo glorioso ed importante, ma la pallavolo Villa d'Oro
avrebbe proseguito il suo cammino, come vedremo nel prossimo capitolo.

Dopo la dolorosa retrocessione alla Serie B avvenuta al termine della
stagione 1968 la squadra, depauperata di alcuni suoi elementi passati
ad altre Società, fra mille difficoltà e mille incertezze
iniziò l'arduo cammino in attesa che le nubi più nere si
diradassero
I campionati più duri furono i primi tre, anche se la compagine
villadoriana, costituita da elementi esperti e da giovani provenienti
dal ricco vivaio sociale, era riuscita negli anni 1969
e 1970 ad ottenere il secondo poto nel proprio
girone, senza però conseguire la promozione alla Serie A, riservata
solo alla 1° classificata. La Villa d'Oro aveva affrontato i campionati
con la seguente formazione: Franceschelli, Adani, Torelli, Guerra, Bertacca,
Zavatti, Fiorini, Gibertini, Borghi, Cremaschi, Martini.
Intanto cessava il fortunato abbinamento decennale con la Ciam; la Società
però potè godere del patrocinio della Compagnia di Assicurazione
Unipol.
1971
La squadra di Vignoli chi iniziò il campionato aveva il limitato
obiettivo di non retrocedere, ma a sorpresa, con una serie di brillanti
risultati, a conquistare la 3° posizione; ciò rappresentò
un altro passo in avanti verso il ritorno alla categoria superiore. Formazione:
Avallone, Del Carlo M., Nardini, Martini, Melotti, Fiorini, Gibertini,
Bertaca, Lei, Zoboli, Del Carlo L., Franceschelli.
1972
La compagine villadoriana, in una stagione considerata di assestamento,
si classificò al 6° posto, schieran do
i seguenti giocatori: Martini, Nava, Del Carlo, Franceschelli, Gibertini,
Lei, Longagnani, Quartieri, Baraldi, Messerotti, Di Bernardo.
La stagione fu allietata dalla bella prestazione della rappresentativa
villadoriana appartenente alla categoria Ragazzi, che conquisto il titolo
di Campione d'Italia FIPAV.
1973
Si studiò un piano per tentare la scalata alla serie A. I giovani
stavano maturando e gli anziani offrivano le garanzie per ottenere il
passaggio alla massima categoria. Assunse l'incarico di allenatore Bettelli
che aveva dato così bella prova delle sue capacità portando
la squadra Ragazzi al titolo di categoria. Vignoli, che aveva legato il
suo nome ai più grandi successi della Villa d'Oro, lasciava il
suo incarico di allenatore, assumendo quello di Direttore Sportivo. Non
ci si riprometteva in questo campionato di ottenere la promozione. Secondo
i piani, bisognava ben figurare e curare molto il settore giovanile. Così
avvenne.

1974
La stagione portò l'attesa promozione in Serie A. La squadra che
era passata sotto la guida di Mauro Raguzzoni (Bettelli aveva dovuto lasciare
l'incarico per ragioni personali), con la collaborazione di Vignoli, si
classificò al 1° del girone A, al termine di un campionato
condotto con molta determinazione e con autorevole sicurezza e nel quale
i giovani dimostrarono di essersi perfettamente inseriti. In questa stagione
la COOP-Italia succedeva all'Unipol nel patrocinare la sezione Pallavolo
della Villa d'Oro.
1975
Durante l'estate 1974 si perfezionava il passaggio alla Società
rossonera del polacco Tiborowoski col quale erano stati allacciati buoni
rapporti in una delle tournee che la Villa d'Oro aveva fatto in Polonia.
L'arrivo a Modena dell'atleta, già componente per 5 anni della
nazionale del suo paese, giocatore che poteva essere utilizzato come universale,
suscitò molto entusiasmo tra i fans della Villa d'Oro, anche perchè
gli si potevano mettere al fianco pallavolisti della forza di Di Bernardo,
Messerotti, Zanolli, Zuppiroli, Benedetti, Baraldi, Nava, Fiorini, Astolfi,
Melotti, Campedelli, Longagnani, Berselli. Presidente della sezione fu
eletto Walter Riccò, vennero confermati allenatore Raguzzoni e
Direttore Sportivo Vignoli.
Il campionato per la Villa d'Oro si svolse secondo quanto era stato previsto.
La squadra alternava partite di grossa levatura con altre piuttosto incolori,
ma in complesso si dimostrò costituita da una buona intelaiatura,
con un irresistibile Tiborowoski e un manipolo di giovani in continuo
progresso, attorniati da 3 anziani, avvezzi alle battaglie più
dure. La Villa d'Oro occupò il 7° posto in classifica.
1976
Nel corso dell'estate 1975 la squadra si recò in Polonia per curare,
sotto la guida di Tiborowoski, la preparazione pre-campionato, attraverso
una ser ie
di incontri con la ex-squadra del giocatore polacco.
Col nuovo campionato furono completamente variati i criteri di svolgimento.
Vi parteciparono 16 squadre divise in 4 gironi all'italiana con incontri
di andata e ritorno. Le prime 2 classificate di ciascun girone avrebbero
disputato una poule finale per l'aggiudicazione del titolo, le terze e
le quarte si sarebbero battute per la retrocessione.
La Villa d'oro, non più sponsorizzata dalla COOP Italia, riuscì
solo all'ultimo momento ad ottenere l'appoggio finanziario della Gres
Lux e a partecipare al campionato. Le cose andarono meglio di quanto si
potesse prevedere. La squadra superava la fase eliminatoria e nella poule
finale si classificava al 5° posto.
Appena terminato il campionato un fulmine a ciel sereno: la Gres Lux aveva
deciso di sospendere qualsiasi intervento a favore di squadre sportive.
Si fece qualche tentativo e fu lanciato qualche appello per poter superare
il grave frangente, ma inutilmente. Allora la Villa d'Oro, senza farne
alcun dramma, decise di ritirare l'iscrizione dal campionato, con l'intenzione
però di ricominciare tutto da capo. Tutti i giocatori furono posti
in lista di trasferimento e la stessa Società cercò di agevolare
nel migliore dei modi la loro sistemazione.
Si chiudeva un periodo, però si decideva di riaprirne subito un
altro, continuando ad operare nel settore delle attività giovanili.
1978
Con la squadra nuova, costituita completamente di giovani, si ottenne
la promozione alla Serie C.
1979
Tornarono per il campionato atleti che avevano dato lustro alla Villa
d'Oro come Nava, Fiorini, Messerotti e la squadra, così rafforzata,
ottenne la promozione alla Serie B.
1980 - 1985
Dal 1980 in poi la squadra partecipò con varie denominazioni (dovute
a diversi abbinamenti commerciali) al Campionato di Serie B.


ANNO
|
NOME
|
SERIE
|
CLASSIFICA
FINALE
|
1951
|
RUENTES |
FIPAV |
Campione
Provinciale e Regionale |
1952
|
RUENTES |
FIPAV |
Camp
Prov. e Reg. - PROMOSSA in C |
1953
|
U.S.
CROCETTA MO |
C |
1°
Classificata |
1954
|
U.S.
CROCETTA MO |
B |
1°
Classificata |
1955
|
U.S.
CROCETTA MO |
A |
2°
Classificata |
1956
|
U.S.
CROCETTA MO |
A |
1°
Classificata - SCUDETTO |
1957
|
CIAM
VILLA D'ORO |
A |
3°
Classificata |
1958
|
CIAM
VILLA D'ORO |
A |
1°
Classificata - SCUDETTO |
1959
|
CIAM
VILLA D'ORO |
A |
2°
Classificata |
1960
|
CIAM
VILLA D'ORO |
A |
2°
Classificata |
1961
|
CIAM
VILLA D'ORO |
A |
1°
Classificata - SCUDETTO |
1962
|
CIAM
VILLA D'ORO |
A |
2°
Classificata |
1963
|
CIAM
VILLA D'ORO |
A |
3°
Classificata |
1964
|
CIAM
VILLA D'ORO |
A |
6°
Classificata |
1965
|
CIAM
VILLA D'ORO |
A |
5°
Classificata |
1966
|
CIAM
VILLA D'ORO |
A |
6°
Classificata |
1967
|
CIAM
VILLA D'ORO |
A |
6°
Classificata |
1968
|
CIAM
VILLA D'ORO |
A |
10°
Classificata - RETROCEDE in B |
1969
|
CIAM
VILLA D'ORO |
B |
2°
Classificata |
1970
|
UNIPOL
VILLA D'ORO |
B |
2°
Classificata |
1971
|
UNIPOL
VILLA D'ORO |
B |
3°
Classificata |
1972
|
UNIPOL
VILLA D'ORO |
B |
6°
Classificata + Titolo RAGAZZI |
1973
|
UNIPOL
VILLA D'ORO |
B |
3°
Classificata |
1974
|
COOP
ITALIA VILLA D'ORO |
B |
1°
Classificata - PROMOSSA IN A |
1975
|
COOP
ITALIA VILLA D'ORO |
A |
7°
Classificata |
1976
|
GRES
LUX VILLA D'ORO |
A |
5°
Classificata |
1978
|
VILLA
D'ORO |
1°
Div. |
1°
Classificata |
1979
|
VILLA
D'ORO |
C |
1°
Classificata |
1980
|
VILLA
D'ORO |
B |
|
1981
|
VILLA
D'ORO |
B |
|
1982
|
VILLA
D'ORO |
B |
|
1983
|
VILLA
D'ORO |
B |
|
1984
|
VILLA
D'ORO |
B |
|
1985
|
VILLA
D'ORO |
B |
|

E'
breve ma intensa la storia della sezione di pallavolo femminile alla Villa
d'Oro. Si costituì nel 1975, quando
Mara Raimondi, con la collaborazione di alcuni soci, riuscì a raccogliere
intorno a sè un gruppo di ragazze che, opportunamente esercitate,
costituirono il nucleo di base per dar vita ad una squadra ben affiatata
da inserire nell'attività agonistica.
Nel 1977 (la squadra aveva partecipato per
i primi 2 anni ai campionati UISP) avvenne la confluenza alla Villa d'Oro
dell'intero settore pallavolo della polisportiva Sacca allenata da Piero
Zoboli: un'operazione concordata fra le due società nel quadro
di un programma di razionalizzazione degli interventi sul territorio relativamente
alle attività sportive, finalizzato ad evitare dispersioni sia
di dirigenti che di mezzi.
Con il campionato 1977/78 iniziava l'ascesa
della formazione maggiore che vinceva il Campionato Provinciale Amatori
Uisp e successivamente otteneva la promozione al Campionato di 1°
Divisione FIPAV.
Nella stagione successiva (1978/79) avvenne
la promozione alla Serie D regionale (una sola sconfitta) ed il merito
principale va attribuito a Mara Raimondi (ora Presidente della FIPAV Provinciale)
che, oltre a svolgere le funzioni di allenatrice, aveva contribuito con
la sua esperienza di atleta alla vittoria finale.
Seguì un periodo di rinnovamento dell'organico delle atlete e di
rafforzamento dei quadri tecnici, con l'immissione di Rita Torricelli
e Patrizia Stefanelli nel ruolo di allenatrici.
Nel 1979-80 tre squadre prendevano parte
ai campionati delle categorie: Under 15, Ragazze e Serie D, allenata da
Zoboli. Quest'ultima pagò lo scotto del noviziato e si salvava
dalla retrocessione solo per un allargamento degli organici delle squadre,
disposto dalla federazione.
Non tutto il male viene per nuocere e così, proprio grazie alla
lezione dell'anno precedente e all'inserimento nella squadra di Simonetta
Salvetti, elemento proveniente da una compagine di Serie A1, l'annata
1980/81 finì con la vittoria in Campionato
e la promozione in Serie C2.
Dopo questa brillante affermazione, che venne pubblicamente festeggiata
con l'assegnazione di una medaglia d'argento alle ragazze e agli istruttori,
la squadra iniziava il campionato senza programmi ambiziosi, ma con la
ferma determinazione di evitare di rimanere coinvolta nella zona retrocessione.
Nella stagione 1981/82 veniva raggiunto un
altro obiettivo previsto d al
piano iniziale: un terzo posto nel campionato di C2 e una promozione non
preventivata alla C1, dovuta ad un allargamento dei gironi, deciso dalla
Fipav. La nuova situazione venutasi a creare mise la squadra di fronte
ad una serie di difficoltà dovute più che altro all'inesperienza
di quasi tutte le ragazze ad affrontare campionati di carattere nazionale.
Nonostante tutto nel 1982/83 fu possibile
ottenere, dopo una poule di qualificazione, la salvezza. In questa medesima
stagione la sezione raggiunse la sua massima capacità organizzativa.
La stagione 1983/84 portò alla retrocessione
della squadra maggiore in C2, dopo un campionato difficile e tormentato.
Seguì un periodo di disagio generale. Si cercò di correre
ai ripari, ma si constatò che le ragazze non potevano impegnarsi
oltre un certo limite. Si tentò un rinnovamento della squadra,
ma con scarsi risultati. Allora, constata l'impossibiltà di attuare
un programma di ripersa con le garanzie richieste dalla Società,
fu deciso di accettare la proposta del Civ Modena Volley di unificare
i due organici e di formare una squadra con elementi provenienti dalle
rispettive squadre Under 15 e con l'apporto di alcune ragazze che avevano
disputato il campionato di C2.
La nuova squadra nata da questa fusione, pur recando la denominazione
Civ&Civ per ragioni di sponsorizzazione, resta in effetti patrimonio
della Villa d'Oro, anche perchè si allena e gioca nelle palestre
gestite dalla società.
Se la squadra maggiore aveva segnato il passo e aveva dovuto rivedere
i propri programmi, le formazioni giovanili, guidate da le istruttrici
Torricelli, Stefanelli, e dall'istruttore Giancarlo Bellonci, continuavano
con regolarità la loro attività, ciò a testimoniare
che la Villa d'Oro e fermamente intenzionata a mantenere viva la tradizione
della pallavolo femminile.
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