Dall'inferno e ritorno
si potrebbe sintetizzare così la stagione
appena conclusa del presidente Reghizzi. Una stagione fatta d'alti e bassi a cominciare
dall'illusione di un campionato di vertice, passata per due esoneri, troppe sconfitte
e conclusa con un discreto settimo posto. Una stagione ormai chiusa a chiave nel
cassetto più nascosto. Si ricomincia e alla grande. Il presidente Reghizzi
si è rivelato attaccato a questo sport più di quanto molti pensassero
e si aspettassero. Lasciata l'esperienza in Daytona si è ributtato dentro
al progetto Iride creando, grazie all'apporto di Casinalbo e del presidente Giovanardi,
il Formigine Volley. Il campionato sarà sempre quello di B1 maschile, ma
la prospettiva, ora come ora, appare certamente più "alta" che
quella passata. E non potrebbe essere altrimenti con giocatori come Pignatti,
Vecchi, Franceschelli, Bulgarelli, Soli, ecc. A dirigere il tutto l'ex staff tecnico
di Casinalbo, da Roberto Barozzi in giù. Prospettiva "alta" dicevo.
L'obiettivo certo non è esplicitamente dichiarato, ma senza sforzarsi troppo
a leggere fra le righe appare chiaro che i movimenti di Reghizzi tendano verso
un'unica direzione, la promozione in A2. A nomi ci siamo, resta da vedere il responso
del campo. Frase logora e abusata come direbbe il correttore automatico di questo
computer, ma pur sempre vera. Spetterà a Barozzi tirare fuori il meglio
da questo gruppo e anche di più. Il meglio contro squadre come Bologna,
Oderzo, Mussolente, Ravenna, Mezzolombardo potrebbe, infatti, non bastare. A quanto
dicono gli addetti ai lavori, sono sei o sette a puntare i play-off. Una bella
fila non c'è che dire. Così i Vecchi, i Pignatti, i Franceschelli
di turno potrebbero non essere sufficienti. Ma sono tutte parole pronunciate troppo
in anticipo. Com'è troppo presto per pronosticare la stagione di B1
dell'Eurotecnica, anche se tutto lascia pensare ad un mezzo disastro. Questa squadra
è riuscita in due promozioni consecutive, dalla C alla B1, un exploit grandioso
e su questo non si discute. Ma la B1 è un'altra cosa. Lo sa Casinalbo che
nonostante Cesari, Bosi, Soli, Bulgarelli è retrocessa; lo sa Sassuolo
costretta a chiudere perché non c'era la possibilità di formare
una squadra almeno passabile; lo sa Mirandola che fa fatica a tornarci; lo sa
San Possidonio che non ci tornerà mai più. La B1 è la sottile
linea rossa, quella che separa il volley dilettantistico da quello professionistico
e come tale va affrontata con modi e soprattutto mezzi professionistici. È
ovvio quindi che una squadra giovane come l'Eurotecnica, dimostratasi debole in
campagna acquisti, susciti più di una perplessità tra i famosi addetti
ai lavori di cui sopra. Tra queste ennesime parole, però rimangono i fatti.
Due promozioni in due anni sono un buon biglietto da visita. Nessuno al tempo
aveva puntato su di loro, quindi
B2, B2
Le modenesi sono due:
Stadium Mirandola e Audax Casinalbo. Nella "bassa" nulla è cambiato.
Sì, è arrivato un nuovo libero da Ferrara ed è tornato Denny
Cavazza, ma sono le uniche differenze rispetto alla passata stagione. Aggiunte
che aumentano indubbiamente il potenziale della squadra di Zucchi che da quest'anno
sarà il primo allenatore (qualche malizioso potrebbe asserire che non è
proprio il primo anno, dipende dai punti di vista). Obiettivo promozione? Mi sembra
stupido porsi la domanda giacché è ovvio, ma devo allungare un po'
per accontentare l'editore. L'altra modenese è l'Audax Casinalbo. Al contrario
della Stadium, praticamente niente a che fare con quella della scorsa stagione.
Sono rimasti solo Pederzini e Lasagni, il resto è tutto nuovo. A prima
vista la squadra non convince un gran che. Molti giovani, qualche "vecchietto"
che da un po' non calca il parquet dei nazionali, insomma un po' per tutti i gusti.
Ma c'è Lasagni, c'è Grimaldi e soprattutto Adriano Guidetti, a mio
parere abbastanza per garantirsi la salvezza e qualche soddisfazione in più.
L'esordio si chiude qui. Quando l'editore si deciderà a definire i
termini contrattuali arriverà il punto sui campionati nazionali femminili.
Quando, invece, il Crer si deciderà a produrre qualcosa (come hanno fatto
Lombardia, Marche, Liguria, Piemonte ecc solo per fare un esempio) scriverò
anche sui campionati regionali. Salvo che la Finegil Editoriale e la Gazzetta
di Modena non mi mettano in gattabuia prima. Diretto'
nun me pagano, nun
se preoccupi Diretto' è beneficenza!
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