Volendo essere un po' malfidati si potrebbe pensare che la Federazioni Italiana
Pallavolo non s'impegni più di tanto per trovare le soluzioni migliori.
Volendo essere un po' più realisti si potrebbe asserire che il lavoro della
Federazione Italiana Pallavolo subisca un po' troppo dei giochi di potere interni
tra i vari Comitati Regionali, i loro Presidenti, la Lega e chi più ne
ha più ne metta. Comunque si voglia vedere, il risultato è quello
che è. Tre squadre di una stessa provincia suddivise in tre gironi diversi
del campionato nazionale di B2 femminile: alla faccia della "mano" tanto
richiesta dalle piccole società, che la chiedano a qualcun altro perché
quest'anno i chilometri si fanno. Chi subirà di più la decisione
della Federazione è la Cerdini Vignola. Inserita nel Girone E farà
compagnia a marchigiane, umbre e romagnole. Pedalare. Se si scarta il problema
non è poi andata così male. In definitiva è uno dei gironi
più semplici, sicuramente di livello minore rispetto a quello della scorsa
stagione. E l'obiettivo della squadra del presidente Fibbia ha subito un inevitabile
spostamento verso i piani alti. Il nuovo tecnico, Giorgio Villani, ha parlato
in un'intervista alla Gazzetta di Modena di play-off. Un target che non dovrebbe
essere così difficile da raggiungere dopo gli acquisti estivi di Paola
Viapiano e Anna Rossetto che, come più volte ripetuto da tutti quelli che
ne masticano, incrementano certo l'esperienza della squadra ma, aggiungo io, aumentano
soprattutto la potenzialità tecnica di una squadra che la passata stagione
soffriva proprio in costruzione e attacco su palla alta. Del resto la conferma
di Casarini, Odorici e Rossi ha risolto ottimamente i problemi negli altri ruoli.
Resta, ovviamente, da aspettare la conferma del campo anche se si può anticipare
una considerazione: squadra e girone impongono i play-off. A Corlo è
andata un po' meglio se si guarda al contachilometri, ma se si guarda al girone
qualche problema in più c'è. Toscana, Liguria ecc
meglio non
cadere nel solito e banalissimo commento riguardo alle toscane: "Squadre
da sempre ostiche" e ricordarsi che in questi ultimi anni non hanno brillato,
anzi. Da considerare però che hanno da sempre un pubblico più coinvolto,
più attento e conta fidatevi. Tecnicamente la Litographic non ha cambiato
tantissimo. Certo, la campagna acquisti si è fatta sentire, ma le quattro
giovani giocatrici provenienti dalla Scuola di Pallavolo (Storari, Guerrieri,
Franchini e Ferrari) e il nuovo tecnico Enrico Barbolini non dovrebbero influire
più di tanto sul rendimento generale, garantito invece dalla spina dorsale
che rimane quella della passata stagione ovvero Carrer, Rusticelli, Prinzis, Costanzo
e Vecchi. Si punta sulla continuità quindi e mi sembra giusto. La scorsa
stagione i play-off sono scomparsi dietro l'angolo per pochi passi, quest'anno
si vedrà. Montale rimane invece una scoperta e non solo per il sottoscritto.
Non doveva esserci, ma c'è. Non per merito (senza voler ridimensionare
la buona stagione appena conclusa), ma per acquisto di titolo. In ogni modo, senza
stare a guardare il capello, Montale in un modo o nell'altro è in B2 e
ci deve rimanere. È l'obiettivo della società che sa di essere una
matricola in tutto e per tutto ed è l'obiettivo del nuovo allenatore Silverio
Lugli che sa di avere in mano una squadra inesperta (molte delle giocatrici non
hanno mai calcato i campi nazionali) ma appunto per questo determinata. Il più
delle volte è sufficiente. P.S.: il Comitato Regionale ha fornito i
calendari dei campionati regionali in tempi utili. Scherzavo. Ha fornito le bozze
dei calendari in zona Cesarini
ma quello che conta è che ci sono.
Come diceva il detto? Meglio tardi che mai?
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