Io
sposterei la questione. Occorre, forse, decidere da ke parte stare?? Mi sembra
ovvio, pur contestando la maggior parte della cultura americana. La questione,
per me, sta nell'opportunità e nell'efficacia di un mezzo come la guerra
nell'attuale situazione mondiale. Violenza chiama violenza, in una escalation
di odio che ci riporta alla guerra fredda. A questo aggiungiamo l'oppiacea religione
che offusca le menti e permette gesti inumani. Sarebbe meglio andare alla radice
delle cause di questa situazione: stato d'Israele e fallimento del capitalismo
su tutte. Grazie - Petocchi 'Condor' Marcello - 03/04 |
daniele
bergamini concordo pienamente e sottoscrivo - Luigi Guidetti - 02/04 |
io
sono contro la guerra (come penso tutti gli uomini normali) e con l'America, perchè
in fondo sono gli U.S.A. l'unica nazione che può portare e mantenere libertà
e democrazia nel mondo, anche a costo di vite umane perchè tutte le cose
importanti si ottengono con fatica e sofferenza. E comunque preferisco mettermi
nelle mani degli americani che in quelle della corea o della russia o della cina
o dello stesso Saddam. Adesso, da una parte ci sono le due più importanti
democrazie del mondo e dall'altra gli uomini di Saddam (noto benefattore), secondo
voi da che parte bisogna stare, cerchiamo di assimilare le notizie dalla televisione
depurandone i commenti che sono praticamenti unilaterali, è meglio che
la guerra duri, che muoiano altre persone e che gli americani tornino sconfitti
(come dice Cofferati e amici) o è meglio la nostra vittoria veloce con
la scomparsa di un assassino che manda kamikaze nel mondo? Grazie dello spazio
concesso - Daniele Bergamini - 02/04 | |