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Ho trovato questo documento formato 2Effe, che parla di un certo assioma della scelta. Incominciai a leggere. Poi trovai una vhs con la scritta "assioma della scelta: visione deframmentata della struttura di Dio". Tirai fuori la cassetta e stropicciato sul fondo della custodia un appunto di Luther:"l'assioma della scelta pone in esame la struttura vera della materia. Scarnifica la materia, è un viaggio all'interno della realtà. Casuali scelte di posizione che ruotano intorno a una struttura nuda".


Test d'intelligenza. Vi si chiede di eliminare una fra le quattro parole seguenti: "add", "subtract", "multiply" e "increase".
In Inglese significano: sommare, sottrarre, moltiplicare e accrescere. Sono certo che la scelta del lettore diligente non coincide con la mia.
Avrà senz'altro scelto "increase", perché, a differenza delle prime tre, non è un'operazione aritmetica fondamentale. Scelta corretta - si dirà.
Io ho scelto "add". Perché è l'unica parola di tre lettere, a differenza delle altre che sono tutte composte da otto. Scelta altrettanto corretta ?
Si racconta che Einstein, in viaggio per gli Stati Uniti, alla voce "razza" nel grottesco questionario che il governo americano impone di compilare a tutti i passeggeri, abbia scritto semplicemente "umana". Scelta ammissibile ?
In un racconto di visionaria follia, Asimov immagina che la democrazia planetaria del futuro sarà nelle mani di un unico elettore, designato in maniera casuale tra gli abitanti della Terra. Un'unica scelta per il destino dell'umanità. E' essa consapevole ?
La scelta, nella tradizione del pensiero occidentale, è attributo fondante dell'uomo. Cartesio sosteneva in modo feroce la superiorità dell'uomo sugli animali, relegati ad automi, in quanto questi è capace di scelta, mentre i secondi sono prede dell'istinto.
Ogni scelta non può prescindere dalla sua possibilità, dal suo darsi. Ammettere una scelta impone, quasi contempo-raneamente all'atto stesso, di stabilire criteri di valutazione per
la medesima. Si pensi a tutte le scelte da noi quotidianamente compiute. Poco prima dell'atto della scelta è solitamente bene valutarne i vantaggi, le contingenze in cui essa è compiuta, si immaginano gli sviluppi cui essa conduce e così via.
Se cadono i criteri - si converrà - cade la necessità di scegliere ed il nostro atto perde ogni significato.
Ci si chiede, anche alla luce degli esempi introduttivi, sui quali tuttavia per scelta non tornerò più, se tali criteri in realtà esistano.

2Effe_13/09/002

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