Eddie Steroidi Guerrero voto 6 di stima più
1 punto per aver murato Grilli: ormai il dopato palleggiatore
della Villa d’Oro non riesce più a unire il bagher
a causa della massiccità dei suoi bicipiti. Visto da dietro
il suo collo sembra un rilievo topografico delle Alpi Apuane. E
inoltre, ormai costante in questa abitudine, non dà mai 50
palloni a partita all’indiscusso bomber della squadra. Si
rivela però lucido nei momenti decisivi, attacca una bomba
nel primo set che fa impallidire i martelli avversari, mura perentoriamente
Grilli, cosa che il suo opposto non è mai riuscito né
riuscirà mai a fare. Si esprime al meglio però nel
primo set, quando inscena una lotta di puro Wrestling con Robbino
per intrattenere il pubblico: il Nano si butta per cinturarlo, Robbino
lo evita e con un calcio volante lo colpisce alla nuca. Il Nano
è a terra, l’arbitro lo conta, ma con un colpo di reni
il campione della Villa (con Robbino che già alzava la cintura
di campione), si rialza e si rimette in ginocchio. La scena, da
vero attore, continua per altri secondi, poi l’arbitro decide
che è ora di riprendere la partita. Di pallavolo. Triple
H (Guerzoni)
Infinity voto 10: campione di umiltà,
coraggio, classe cristallina. Esemplare nell’ultimo e decisivo
set. Sbaglia per la prima volta nella carriera un rigore, facendosi
murare dal casuale Benatti. Ma poco dopo mura Grilli, per il 23-20
Villa che di fatto chiude la pratica. Ma anziché esultare
si gira e, rivolto ai compagni, irrompe in un “Mi sono fatto
perdonare?”. Inoltre fa sbiancare il Nano impartendogli un
perentorio ordine: “Non darmela”. E il Nano non gliela
dà, pur incredulo a questa frase. Endless story (Carretti)
The key is back voto 7: si muove nell’ombra,
non appare come ai vecchi tempi, lasciando la chiave nelle mani
dei due bombers. Ma la Chiave, si sa, lavora anche nell’oscurità,
nell’oblio, nella noncuranza, e il Richard Wright della popolare
dell’Emilia-Romagna lo sa bene. Così, pur senza darlo
a vedere troppo, è fondamentale nei tre punti Villa. Un dominatore
astronomico (Malavolta)
Per una campagna acquisti che sembra stellare
ma in realtà serve a farmi giocare sempre chiedete pure a
me voto 8: incredibile ma vero, anche quest’anno Armaroli
gioca. C’è chi si stupisce, non certo lui, che già
sapeva e ha acquistato di conseguenza. E anche adesso che Sansa
sta benissimo, lo costringe ad inutili visite, ad inutili stop,
e gli detta gli infortuni minacciandolo con armi di distruzione
di massa. Detto questo il rosso gioca una partita decisamente sopra
le righe. Per almeno un’ora di gioco i carpigiani proprio
non lo cagano, ma manco lo guardano, si comportano come se non ci
fosse, quando fa punto chiedono all’arbitro se sia stato un
ectoplasma a schiacciare il pallone. Lui ne approfitta e, azione
dopo azione, riesce, in 4 set, a fare più punti che in tutte
le sue passate apparizioni contro la squadra di Gianna Nannini.
Tra l’altro non prende cartellini. Record (Armaroli)
Che bomber voto 8: in tutti gli inizi
di set, il gioiello rossonero sbaglia a ripetizione, soprattutto
da posto 4. Ma la colpa è del Nano, che non lo serve mai
nelle zone di competenza, lo serve sempre in zona DIO DEL SESSO.
Il carattere del fuoriclasse alla Del Piero salta però fuori
nei momenti decisivi: prodezze balistiche, forza e tecnica unite
in colpi da manuale del prof Guidetti. Inoltre, almeno momentaneamente,
sconfigge l’incubo Grilli non facendosi mai murare da lui
(da tutti gli altri sì però). Pesticida (Trebbi)
IL DIO DEL SESSO voto 45 minuti: come
sempre, prima della partita accampa scuse preventive. “Ho
il colera”, “Ho incontrato un negro prima di entrare
in palestra”, “Ieri ero ubriaco fradicio”, “Ho
male al gomito”, “La mia spalla non guarisce”,
“18 anni fa mi hanno operato alla gamba, ma mi fa ancora male”
e così via per almeno mezz’ora, così se gioca
male ha un bel po’ di giustificazioni. Poi, come incredibilmente
gli capita spesso in questa stagione, affianca il bomber nell’affondare
il transatlantico di Gandolfi e soci, non fa 7 aces come con Cesena
ma ci va vicino, vince e convince. Poche bestemmie, molta concretezza.
Chierichetto (Ugolini)
Ebbrezza Costante voto 8: una stagione
fino ad ora impeccabile quella di Robbino. Il perché è
presto detto. L’anno scorso non ci capiva niente. Quest’anno
si presenta alle partite costantemente ubriaco (ultimamente anche
ad allenamento), e zigzagando per il campo in cerca di altri cicchetti
da ingurgitare, incoccia spesso nel pallone e lo fa bene, con percentuali
perfette. Protagonista col Nano della lotta libera che ha appassionato
i 200 presenti, protagonista in Terrazza dove si scola tre bottiglie
di Sangiovese da solo prima di attaccarsi al Montenegro. Etilometro
(Bergianti)
398 cabaret di paste voto 6: bravissimo
nel continuare a prodursi in cazzate mostruose che continuano a
far lievitare il suo credito di cibo e alcol nei confronti della
squadra. Sarebbe da 10 e lode, ma il suo orrendo e perenne palleggio
di seconda a due mani nel campo avversario è da 0 meno, uno
schifo, una cosa contro la pallavolo, il bel gioco e le donne. Fallo
a una mano il tocco di seconda, Dio caro! Inoltre non ha ancora
preso da dietro la morosa (ex o presunta tale) che non chiede altro.
Inesperto (Bellei)
Il Trans voto 8: negli ambienti bene
informati si vocifera che con Lapo, quella famosa notte, ci fosse
anche lui. L’”uhuh”, pronunciato giovedì
in palestra, perché mentre il Pancia lo faceva difendere
gli era colato il rimmel sulla maglietta, gli è valso un
posto accanto a Patrizia nell’Olimpo dei trans. In campo staffetta
bene col Bomber, assecondando i bussolotti tattici di Winston Churchill.
Trave (Cozza)
Busca continuata voto NO!: anche se
si rivela come uno dei migliori giovani mai esistiti sulla faccia
della terra (poi…giovani…ha 34 anni!), il buon Dade
continua nella busca. Da ormai un mese la morosa, vedendolo tornare
a casa sempre ubriaco, ai limiti del coma etilico, anche nei giorni
feriali, si sta preoccupando. Ieri sera poi, macchiato di rosso
sulla felpa (causa diavola) e del rimmel di Cozza sulle guance,
chissà cosa gli avrà detto la consorte. Poi entra
per murare Grilli e si fa fare mani fuori. Non si fa, impara da
me che lo faccio passare pulito. Guinzaglio soffocante (Goldoni)
Il Campione a riposo voto 6 di stima:
perché, in un delirio (ma contro Carpi ci sta tutto) arriva
a dire “Ma perché dovrei giocare io? Manuel batte meglio,
riceve meglio, è più potente e preciso in attacco,
mura meglio (?!?!?!?!?!). È più forte!”. Eh?
Cosa? Si vabbè, allora dalla prossima gioco io libero, Robbino
rispetto a me fa indiscutibilmente cagare. Impazzito (Sangiorgio)
Un pollo allo spiedo grazie voto 8:
raggiunta quota 31, un punto sopra al tetto fissato per la stagione,
si ferma a pensare, lascia spazio agli altri, rifiata. Giusto. Dopo
aver dato tutto nella prima parte di campionato, il buon moschettiere
(per via della spada) di via del Lancillotto (che era un cavaliere),
conserva le energie per l’Europa. Per conquistare la coppa
dalle grandi orecchie ci sarà bisogno anche di lui. Vai Sandrella,
Assen ti aspetta. Poi a casa ti aspetta la Giulia. Spiedino (Papotti)
Motor Show voto MA NOOOOOOO!!!!: si
presenta al match con un grembiule da rezdora sul quale è
effigiato il Duce in posa da Pancia (è storicamente dimostrato
che è stato il bomber di Predappio a copiare il mister rossonero
nell’acconciatura e nella posa e non viceversa), dicendo che
lo sventolerà in caso di vittoria. E lo fa, rischiando il
linciaggio. Si fa perdonare offrendo una cena in caso di vittoria
in Europa (nel caso non fosse chiaro da adesso in poi la Villa lavorerà
solo in vista dell’obiettivo Champion’s): ma il bello
è che non la offre in Terrazza, da Pirri o dal buon Bertani.
“Ve la pago a Predappio”, sono le parole dell’intimista
di Lesignana. Basiti, la risposta è: “Vabbè
Batta, dato che ci sei, portaci ad Auschwitz e facciamola finita”.
Littorio (Battistini)
Winston Kung FU Fighting Churchill voto NO
(immancabile): finalmente sconfigge l’incubo Nannini,
e da oggi può girare per il mercato a testa alta, dopo aver
dimostrato di essere il miglior allenatore di Modena. Incredibilmente
azzecca la lettura tattica della partita, e per la prima volta in
15 anni di carriera sulle panchine, le sue indicazioni sono giuste
e utili alla causa. E così la squadra di Gianna viene messa
alle corde e stesa dalla strategia del carismatico primo ministro
inglese. Il quale poi, tornando verso casa e anche una volta giunto
a Soliera, si produce in un record di auto-erotismo da guinnes dei
primati. Da leggenda certi frangenti in cui perde un po’ le
staffe. Tre perle nella partita, una partita che il Pancia, purtroppo,
ha vissuto da spettatore assente, fin dal riscaldamento, in stato
di semi-incoscienza. 1.In un time out “Dai ragazzi Porca Madon**!
Continuiamo così, FU, forza ragazzi!”. FU??? FU???
2. Dopo un mani fuori subito dal Nano. “(tranquillo) Nano
quel muro lo devi prendere eh?” – “Eh lo so Pancia,
mi è passata in mezzo alle mani, ma ci sono” –
“(urlando a squarciagola, in preda a un raptus) NO NANO, HO
DETTO CHE QUEL MURO LO DEVI PRENDERE CAZZO!!!!!” 3. Col gioiello
durante un time out. “Attento che Grilli può fare il
pallonetto adesso, tu fatti vedere lungo, che lui ci guarda, poi
vieni sotto dopo l’alzata” – “Guarda Pancia
che c’è Benatti in prima linea, se parto lungo e poi
fa il pallonetto di seconda casca. Cascherebbe comunque ma così
casca di più” – “Beh allora parti stretto,
poi ti fai vedere lungo, poi torni stretto!” EHHHHHHH???????.
Comunque perfetto, un vero stratega. L’unico problema è
che i suoi affari al mercato, almeno per questa settimana crolleranno,
la famiglia sarà ridotta alla fame, probabilmente venderà
la casa. E i cipollotti verranno a costare 128 euro l’uno,
non stupitevi. Ah, il NO è dovuto al fatto che aveva promesso
50 euro in alcol ad ogni punto. Ma è sparito al momento del
pagamento. Come al solito fingendosi povero e poi estraendo un portafoglio
rigonfio in ogni ordine di posti. Volpe del deserto (Barozzi)
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