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 In 
              vista dei pagelloni di Natale un'anteprima da Domenica Sportiva 
              sulla piaga del doping, argomento sollevato dal buon Jesus 
              Christ come non-sense della passata anteprima. 
              Premessa: Alessandro Del Piero è il più forte giocatore 
              di calcio di tutti i tempi. Ma questo è assolutamente indiscutibile 
              e oggettivo, ed infatti non siamo qui per parlarne. 
               
              Si potrebbe però partire proprio dal divino Alessandro (che 
              nome!), quale esempio palese di come il doping usato al 
              meglio produca effetti clamorosamente efficaci ('94-'98, 
              i gol alla Del Piero ecc.), usato in maniera eccessiva o 
              male produca effetti assolutamente contrari (nonostante 
              sia rimasto il giocatore più forte del pianeta, dopo l'infortunio 
              correva la metà ed era grosso il doppio). Ora, il problema 
              del doping, a livelli di massimo professionismo, dove i soldi e 
              gli interessi in ballo sono mostruosi, è un problema generale. 
              Ci sono sport, come il ciclismo, il nuoto, l'atletica leggera, nei 
              quali ormai i risultati sono completamente falsati dalle sostanze 
              dopanti. Nessun uomo potrà mai correre i 100 metri in 9 secondi 
              e 70 senza fare uso di sostanze proibite, non è normale che 
              i record del nuoto vengano abbassati una volta al mese, non è 
              comprensibile come Armstrong, ai suoi tempi Pantani o tanti altri, 
              corrano corse a tappe massacranti trovando le forze per scattare 
              a ogni salita. Va bene il talento, ma qui stiamo parlando di frode. 
              O, se vogliamo metterla in luce positiva, essendo che si drogano 
              tutti, alla fine, forse, il talento viene fuori lo stesso. Salvo 
              poi morire a 25 anni o contrarre strani morbi. 
               
              Il calcio, come la pallavolo, il basket e in generale tutti gli 
              sport di squadra, non ha bisogno assoluto del doping. Ma, ribadisco, 
              i soldi in ballo sono troppi per rischiare di non usare 
              farmaci. Per mantenere un rendimento costante e proficuo 
              durante l'arco completo della stagione (in cui tra coppe, campionati 
              e nazionale si giocano 65-70 partire per le squadre più forti) 
              il doping diventa un ottimo antidoto contro la stanchezza ed il 
              calo di prestazioni (calo sconosciuto al DIO DEL SESSO!).  
               
              E la Juve sicuramente ne ha fatto uso, in quantità illegale 
              e non credo solo nel quinquennio '94-'98. Come sono però 
              sicuro ne abbiano fatto uso il Milan, l'Inter, la Roma, il Lecce, 
              il Modena e via dicendo. Chi più, chi meno, soprattutto chi 
              meglio, chi peggio. Ed alla fine dal '94 al '98, ma anche prima 
              ed in seguito, sono venuti fuori comunque i veri valori. Valori 
              dei medici, nel senso che ha vinto la squadra che aveva un preparatore-farmacista 
              migliore. Valori tecnici, nel senso che alla fine ha sempre 
              vinto la squadra più forte. Forse che Del Piero nel '98 era 
              drogato e sembrava Maradona e Ronaldo, nella stessa stagione, mostruoso, 
              beveva latte caldo e mangiava biscotti. Non scherziamo. Ora, che 
              si cerchi di fare luce su queste scorrettezze è lodevole. 
              Ma impossibile: andare ad intaccare il sistema del doping 
              significa attaccare tutto lo spettacolo sportivo. Forse 
              il calcio potrebbe reggere all'urto e gli spettatori non accorgersi 
              del tutto dei cambiamenti di prestazioni. Sport come il ciclismo, 
              l'atletica, il nuoto, cesserebbero la loro esistenza mediatica qualora 
              venisse scoperchiata la pentola per intero. Chi guarderebbe più 
              i 100 metri se i tempi fossero più bassi di un secondo rispetto 
              ad oggi? Chi seguirebbe più le corse a tappe, se queste fossero 
              dimezzate e le tappe durassero il doppio? E allora per dare 
              credibilità a controlli che credibili non sono, ma salvare 
              la faccia e soprattutto i soldi, si procede per capri espiatori. 
              Qualcuno che magari ha fatto più errori di altri o è 
              stato meno bravo a nasconderli e dia consistenza mediatica alle 
              accuse per far vedere che i controlli funzionano e colpiscono tutti: 
              Pantani, Ben Johnson. Ed ora la Juve. Con un unico problema. Luciano 
              Moggi. Non se ne farà nulla, vedrete. E se la legge è 
              uguale per tutti è giusto così. O si indaga 
              su tutti e tutti vengono puniti per le loro irregolarità 
              (e io, nonostante credo non accadrà mai, me lo auspico, soprattutto 
              per la salute di chi gioca) oppure si lascia tutto nell'anarchia 
              più totale. Salvando lo spettacolo e i soldi. E sacrificando 
              delle vite. 
             Comunque. Alessandro Del Piero è il giocatore di calcio 
              più forte di tutti i tempi.  
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