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              Vladimiro Guadagno, in arte Vladimir 
              Luxuria, c’ha il pistolino. Questo lo sanno tutti: è 
              un travestito. Come dice la parola stessa, semplicemente travestito 
              da donna, non anatomicamente donna a tutti gli effetti. Perché, 
              come ricordavamo poc’anzi, la mamma l’ha partorito con 
              la pistola. Contro la natura, e soprattutto contro le mamme, non 
              si può mai avere ragione. Chi c’ha la becca è 
              maschio, punto. Ora: crescendo, a Vladimiro la pistola non ci è 
              più piaciuta. O meglio, non ci è più piaciuta 
              la sua, mentre quella di altri maschi, evidentemente, gli è 
              piaciuta e tuttora gli piace, eccome. La pistola piace, almeno credo, 
              pure ad Elisabetta Gardini. Anche se, viste alcune recenti affermazioni, 
              sembra che la portavoce forzista accusi una grave crisi d’astinenza, 
              in tal senso. Piacendogli la pistola, e a questo punto forse anche 
              la sua, Vladimiro non ha fatto operazioni chirurgiche alle zone 
              genitali, ha semplicemente compiuto un legale (dagli anni ’80) 
              cambio anagrafico. Per la legge italiana Vladimiro è una 
              donna, anche se fisicamente c’ha ancora la pistola. Punto, 
              c’è una legge a stabilirlo. 
               
              Essendo legalmente una donna e sentendosi nell’animo una donna, 
              Vladimir va abitualmente nel bagno delle donne, con molta discrezione. 
              Come tutti sanno nei bagni delle donne i servizi sono dotati di 
              porte chiudibili. Che Vladimir chiude. E anatomicamente un uomo 
              riesce perfettamente ad eseguire i suoi bisogni, senza sporcare 
              e rovinare, anche nei bagni destinati al gentil (mica tanto) sesso. 
              Quindi, cara Elisabetta, perché hai rotto le balle (anche 
              quelle ce le ha ancora) al povero Vladimiro? Perché avercela 
              così tanto con una pistola, quella del buon Luxuria, che 
              mai e poi mai si sognerebbe di tormentarti (o, a seconda dei punti 
              di vista, di arrecarti sommo piacere)? Ora, la gravità non 
              sta nel fatto in sé. Potremmo discutere per ore su quali 
              siano i bagni adibiti ai trans, sinceramente a me non frega nulla. 
              Chiunque può pisciare ovunque, potrebbe essere un nuovo slogan 
              elettorale. PIU PIPI PER TUTTI! Oppure PIU PIPI PER PAPOTTI, in 
              una meravigliosa allitterazione consonantizzante. La gravità 
              sta nelle parole della buona vecchia Betsy. Che ha ufficialmente 
              dichiarato, convocando tutti gli organi (di stampa, che avevate 
              capito, mica possiamo sempre parlare di pistole), di avere subito 
              una violenza sessuale, avendo trovato il buon vecchio Vlady a lavarsi 
              le mani nel suo rosa e profumato, femmineo bagno. Per questo la 
              vecchia Betsy andrebbe messa in galera. E magari ci andrebbe fatta 
              stare per un bel po’. Perché chi davvero ha subito 
              una violenza, non può che indignarsi e schifarsi di fronte 
              a cotante affermazioni. Ora, non mi abbasso al livello degli editorialisti 
              di “Libero”, citati da qualche mente somma nel forum 
              qualche giorno fa, che augurano a tutti gli elettori del centro-sinistra 
              di essere stuprati dai marocchini (e perché? Andate in un 
              commissariato qualsiasi a vedere se gli stupri hanno più 
              colpevoli italiani o stranieri, imbecilli!) e di avere figlie lesbiche 
              (che male c’è ad avere figlie lesbiche? E tra l’altro, 
              la legge sulle coppie di fatto è stata pensata appositamente 
              per quelle coppie eterosessuali che pur avendo figli non si sposano, 
              non certo per le coppie omosessuali che a tutt’oggi, in Italia 
              sono in numero assai esiguo). Quindi non augurerò alla vecchia 
              Betsy (che ha la sicura) uno stupro di massa sul suo corpo, forse 
              non si merita cotanta attenzione. Però magari un piccolo 
              esame di coscienza sì. Da donna, pensando a quante donne 
              ha offeso pronunciando certe frasi. Perché, alla fine dei 
              conti, sono le donne ad essere state offese da ciò che la 
              Betsy ha fatto e detto, non i travestiti, non Luxuria. Che ha la 
              sola colpa di aver usato la pistola verso un sanitario per ragazze. 
              Punto. 
               
              Passiamo oltre le pistole, e rispondiamo a qualche argomento virilmente 
              sollevato sul forum. 
               
              Ordunque. I conti pubblici italiani sono in ginocchio, questo è 
              innegabile. Silvio Berlusconi e i suoi adamantini alleati hanno 
              governato negli ultimi 5 anni, inconfutabile. Quindi è altrettanto 
              innegabile che la responsabilità sia loro. Qualcuno deve 
              porre rimedio a questa situazione. Grazie a Zeus ha vinto il centro-sinistra 
              e adesso, a cercare di rimettere a posto le finanze italiane, c’è 
              un pool di persone se non altro capaci.  
              È innegabile, purtroppo, che il governo abbia fatto un casino 
              terribile sulla finanziaria. Non mi riferisco all’opportunità 
              di imporre il voto di fiducia. Mossa istituzionalmente poco corretta, 
              ma inevitabile vista la scorrettezza dell’opposizione. Quindi 
              la fiducia va bene. Mi riferisco alla danza di dichiarazioni, smentite, 
              tasse, non tasse, riduzioni, aumenti, ri-riduzioni, ri-aumenti, 
              idee, cazzate che intorno alla finanziaria sono girate. Due correnti: 
              una è quella interna al governo, troppe voci differenti, 
              troppi interessi differenti. Una è data dalla situazione 
              politica e sociale. Il governo è debole, deve aggrapparsi 
              (al Senato) ai pochi voti che ha di vantaggio, quindi bisogna stare 
              attenti a non indispettire nessun senatore (neanche quelli a vita). 
              La debolezza si ripercuote anche a livello sociale, e così 
              il governo è spesso costretto ad ascoltare (e accontentare) 
              tutte le categorie sindacali e d’impresa per ottenerne l’appoggio. 
               
              Un tipo di politica estremamente sbagliato. Ci sarebbe voluta un’idea 
              univoca, una volontà forte, una condotta autoritaria: “Ragazzi, 
              per rimettere a posto le cose c’è da fare così, 
              si fa così. Punto e basta. Noi votiamo e approviamo, voi 
              andate in piazza a protestare, se volete. Ma è tutto inevitabile. 
              Arrivederci, noi si lavora”. Forse non proprio da partito 
              di sinistra, ma i conti pubblici che Prodi e compagnia hanno ritrovato 
              a Palazzo Chigi questo impongono, purtroppo. Invece no, perché 
              ogni singolo partitino deve far sentire la propria voce. E far valere 
              le proprie poltrone. Che schifo.  
              Comunque due cose sono certe, dall’altra parte: 1) La destra 
              ha costretto l’Italia a questo sforzo. 2) I destri hanno veramente 
              rotto i coglioni con le loro proteste sulle tasse. Le tasse vanno 
              pagate, capisco che con certi governi la legge non era questa, ma 
              è ora di invertire la rotta morale del paese. È ora 
              di ristabilire la legalità. È ora che nessuno rompa 
              più i coglioni (intendo gli elettori di sinistra) con la 
              storia che non si vogliono le tasse. Non volete le tasse? Fatevi 
              una villa con piscina sulla Luna, là è tutto libero. 
              Poi però ricordatevi che sulla Luna non ci sono ospedali, 
              scuole, polizia, eccetera… Magari farebbero comodo no? 
               
              Altro grave errore del centro-sinistra l’indulto. A me non 
              interessa il fatto che l’abbia votato l’intero Parlamento, 
              l’errore è della sinistra perché è la 
              sinistra la tutrice della legalità in Italia. E quindi è 
              la sinistra a non dover permettere ai delinquenti di stare in libertà. 
              Quello è uno sport di Silvio e dei suoi amici, non nostro. 
               
              Non voglio parlare della guerra in Iraq. Invito Tano, Fami e altri 
              a rileggere alcune vecchie anteprime e a tornare sui propri passi. 
              Ogni tanto si può fare autocritica, non c’è 
              nulla di male, le vostre idee erano ben sostenute, argomenti anche 
              validi. Ma la storia di quella guerra vi ha dato torto.  
              Non voglio parlare dell’immigrazione perché io ho una 
              vocazione innata per il viaggio e per il confronto-scambio tra culture, 
              quindi potrei essere fazioso. 
               
              Voglio parlare, brevemente, di droga: dicendo soltanto il mio banalissimo 
              parere. Che il problema della droga, non è la droga in sé. 
              Perché quella ci sarà sempre. Solo che ora è 
              illegale, ma lo è stato anche l’alcol, lo sono state 
              le sigarette. E di alcol e sigarette si muore, come di droga, ricordiamocelo 
              questo. Il problema è lo spaccio, e tutto quel muschio di 
              malavita e morte che cresce intorno allo spaccio. È lì 
              che bisogna intervenire. Ora, io non sono un esperto e non faccio 
              sondaggi e previsioni alla Nexus. Forse la soluzione potrebbe essere 
              liberalizzare tutto. È vero, sarebbe più facile avere 
              il primo contatto con la droga. Ma perché, adesso non è 
              così?  
              Parlo di me personalmente: io, se voglio drogarmi, qualsiasi tipo 
              di droga, so perfettamente dove andare a chiedere. Ora e luogo. 
              E so perfettamente che nessun agente di polizia verrà a rompermi 
              le scatole. Quindi adesso, per me, non sarebbe assolutamente difficile 
              acquisire droga. Probabilmente nemmeno rischioso. Soltanto che intorno 
              all’acquisizione c’è un giro di malavita e, ripeto, 
              di morte, incredibile. Forse, legalizzando, questo diminuirebbe. 
              Dico forse, è un’ipotesi, una mia idea molto naif. 
              Mi piacerebbe sentire altre menti sulla questione, altre ipotesi 
              di soluzione, perché il problema è, purtroppo, serissimo 
              e grave. 
               
              E comunque, per la miglior droga del mondo, chiedete pure al DIO 
              DEL SESSO. Lui sa qual è. 
               
              Adios
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