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              Diciamo che non c’è molto da dire che già non 
              dicano i giornali. 
               
              Diciamo che chi dice che la Villa d’Oro è spacciata, 
              in B1, non va molto lontano dalla realtà, così dicendo. 
              Ma c’è chi dice che dietro al comportamento dei rossoneri 
              ci sia un non so che, un non detto… Va bene basta, ho rotto 
              le balle. La Villa sta cercando (e per adesso ci sta riuscendo brillantemente), 
              in controtendenza con l’ineffabile Inter che sta impressionando 
              tutti riuscendo a vincere contro mostri del calibro di Catania e 
              Empoli, sta cercando dicevo di abbattere il proprio record (e, crediamo, 
              record mondiale) di sconfitte consecutive: 9, risalenti alla stagione 
              2004-2005. Per ora siamo a quota 7, senza nemmeno il lumicino di 
              un punto, e arrivare alla mussoliniana quota 10 (10x9 uguale 90) 
              sembra poco più che una formalità. Sangiorgio 
              impreca contro i palloni e li buca; Ugolini viene 
              fermato da condottieri corsi (Pasquale Paoli) e si irrita di fronte 
              alle meravigliose canzoni d’autore italiane (di Gino Paoli) 
              che dipingono cieli in una stanza (nella quale Ugolini sta facendo 
              sesso, indi non può distrarsi), gatte sul tetto (che Ugolini 
              va a conquistare), quattro amici al bar (coi quali Ugolini si ubriaca, 
              ça va sans dire); Trebbi, raggiunta la mussoliniana 
              quota 1000 (1000/11,1 periodico uguale 90), si è rilassato 
              oltre modo e oltre misura, insomma, tutti oltre, 1500 persone stanotte, 
              tra l’altro, è pieeeeeeenoooooo! e quindi non ha più 
              stimoli, se non quello di raggiungere le 500 presenze in rossonero, 
              come il Suo, il Nostro Capitano; il Bergia ha la 
              testa altrove, avendo firmato un pre-contratto col T-W-E-N-T-E che 
              lo porterà in Olanda a fine giugno, anche se il D-O-N-I-T-A-S 
              non è d’accordo e cercherà di soffiarlo ai rivali; 
              Da Como pensa al suo giardino pieno di Rose; Guerzoni 
              non alza più come una volta (cioè solo dove la palla 
              va per terra, cioè… vi devo fare un disegno??!!); Bozzoli 
              ha le spalle marce; Malavolta è l’unico 
              che ci dà (ma non ha fatto un cazzo per un anno e mezzo, 
              prende due giorni di ferie alla settimana, ci mancherebbe altro) 
              e si sta confermando come il miglior Negro del girone; il resto 
              della squadra, se si esclude l’ineccepibile Capitano 
              fuori rosa, segue l’andazzo. E così Battistini 
              minaccia le dimissioni, Loschi porta in tempo reale 
              gli exit poll dalle palestre, che danno un Bergianti in affanno 
              e una serie di brogli a danno di Trebbi, Barozzi 
              fa di tutto per risolvere la situazione ma, a parte le offese dei 
              suoi giocatori, non raccoglie nulla. Sti cazzi. 
               
              L’Iride si è impantanata a Cesena: 
              ma tutti noi sappiamo quanto siano difficili le trasferte nel capoluogo 
              romagnolo. È già un miracolo esserci usciti vivi, 
              dalla trasferta. La marcia riprenderà come al solito, ci 
              auguriamo e ne siamo convinti, a patto però di non buggerare 
              più i lettori e i tifosi. Caro scoutman dell’Iride 
              (sì, parlo con te Cirro), la prossima volta che mi 
              farai rileggere la combinazione alfanumerica Luppi 19, io ti brucio 
              il computer. Perché non è possibile, è 
              un sintagma berlusconiano, è come dire che io in un mese 
              creo un milione di posti di lavoro, una cagata pazzesca. Per il 
              resto tutto bene a casa?  
              San Prospero è la sorpresa, tutti la davamo 
              a zero punti alla fine del girone d’andata, al doppio di punti 
              alla fine del girone di ritorno e invece ci tocca di proferire un 
              altro sti cazzi! Bravi bravi i ragazzi di Tonni Rio Mari 
              (tornato friabile come un grissino, come ai tempi del Prof) e di 
              Teo Maniglia (per via dei fianchi). L’Eurotecnica 
              niente di nuovo, mentre a Casinalbo si sta consumando 
              un dramma: Bellei non becca più figa. E 
              da quando non becca più, l’Audax perde. Cosa succede 
              Albo? Ti presto un tampone? Non ci saranno problemi di salvezza, 
              anche perché dietro l’ormai altarizzato Santini 
              spinge a più non posso. Il Presidente Giovanardi, 
              come al solito, per riuscire nell’impresa si avvarrà 
              degli indispensabili voti della maggioranza di sinistra e, assieme 
              alla sua truppa, concluderà vittoriosamente la sua Seeger 
              Session. 
               
              Carpi è il vero problema di quest’anno. 
              Non ci sono uomini di colore nella squadra del gruppo Molinari 
              (bar, forni, agenzie di modelle ravarinesi, una specie di multinazionale), 
              ma i colori del thriller ci sono tutti. Mi permetto solo un piccolo 
              suggerimento: io Ugolini (quello buono) lo farei 
              giocare sempre. A basket, a frisbee, come libero, come opposto, 
              anche come alzatore, ma lo metterei sempre in campo. Mirandola 
              invece è uscita dai problemi, è tornato Becchi, 
              il viaggio nel tempo è compiuto e siamo tutti tranquilli. 
               
              Capitolo a parte per Correggio: bravi! Difficile 
              essere in zona tranquilla nel girone di PippoPlutoePaperino! Bravi! 
              Sono capace anch’io!… No no… Forse io no… 
              A parte tutto, nota di merito al compagno Ricchetti, 
              che mi dicono stia strabiliando tutti (e dopo una giornata di lavoro 
              spesa in mezzo alle lettere A,C,O, con di fianco dei numeri tipo 
              2,4,6, beh, non è mica facile) e al palleggiatore che dà 
              palla solo all’opposto (Nano!!!…). 
               
              Dopo aver distrutto la macchina del tempo penso che mi dedicherò 
              al più grande mistero dell’universo… LE DONNE! 
               
              In serie B niente di nuovo se non un impressionante Montale 
              che ormai spacca tutto e tutti, in controtendenza con la Villa maschile: 
              sono ormai 7, o 8, o 25 le vittorie consecutive della truppa di 
              Martinelli, amico fraterno di Barozzi che quindi il prossimo anno 
              in B1 le perde tutte. A Vignola invece si è 
              un po’ perso la bussola, ma da quando la palleggiatrice (mi 
              sembra si chiami Daniela…) si è messa 
              a fare sesso con dei pomodori pelati le cose si sono messe male… 
              Vedremo come ne usciranno. Carpi (esempio dalla 
              Villa) specula i maschi e vince sempre, il Volley Modena 
              rischia grosso, molto grosso, e Federica Fontana 
              è troppo impegnata nelle puntate di ControCampo per saltarci 
              fuori. 
               
              Più giù. È innegabile che il primo posto Villa 
              d’Oro sia immeritato, non si può essere primi 
              senza vincere gli scontri diretti… Ma tant’è, 
              l’allenatore è Morini, è interista, 
              l’Inter ha vinto uno scudetto arrivando a 25 punti dalla prima 
              in classifica, tutto va bene. A parte gli scherzi (o Scherzi a Parte, 
              così Fatma Ruffini è più felice), le ragazze 
              di Guglielmo Marconi quest’anno sono impressionanti, una serie 
              di 3-0 che nemmeno la Juve contro l’Albinoleffe, le partite 
              durano così poco che delle volte la Loretta non riesce neanche 
              ad accendere il tabellone del punteggio, il pubblico arriva e le 
              ragazze sono già a far la doccia, e infatti io mica ce l’ho 
              fatta a vedere neanche non dico una partita intera, ma un miserabile, 
              schifoso, insignificante punto della C femminile… Non ce la 
              si fa!… Mah!  
              Nonantola, beh, Nonantola… Da quando Giulia 
              Barbieri ha abbassato il target (di età) e frequenta 
              gente che ancora lavora (non è cioè in pensione di 
              anzianità da alcuni lustri), i risultati latitano. Se poi 
              ci mettiamo che nel prossimo derby bisognerà fronteggiare 
              i 488 punti della Piacentini e del suo Finale, 
              se poi ci mettiamo che ci sono trasferimenti di case, matrimoni, 
              cani, figli di cani, cani padroni dei cani (Armaroli), cani padroni 
              dei cani che giocano da cani (Armaroli) in vista, bisognerà 
              non perdere la concentrazione e imparare a cucinare (chiedete ad 
              AS, grazie). Per il resto San Damaso è un 
              po’ in difficoltà, ma come potrebbe non esserlo: la 
              signorina Berselli continua a professare il suo 
              anticomunismo e, guarda un po’, non fa più di 5 punti 
              a partita! Ci sta provando la Lipi a convincerla, 
              ma quella niente, indispettita dal fatto di avere un moroso altamente 
              comunista, enormemente e francamente e inossidabilmente comunista, 
              insiste. Per il resto, sulle donne del Torrazzo, 
              già, sarebbe troppo facile, hanno una squadra del .azzo, 
              però si fanno il .azzo, il loro allenatore è .azzo, 
              Filippo Guidotti è .azzo (ah no, scusate, 
              quello fa cagaaaareeee). 
               
              La C maschile offre poco e niente se non un ineccepibile Cappi: 
              il mister di Vignola mi ha già opzionato per la prossima 
              stagione. Vado là a fare il palleggiatore. “Comincio 
              modestamente da una serie C, col mio nuovo ruolo”, mi ero 
              detto, e invece no, quello mi vuol far esordire in B2: intenditore! 
              Il Torrazzo non esce dalla crisi ma si sa, Erro 
              è partito per Groeningen, Petocchi mangia 
              dalle 7-8 pizze alle 6-9 fiorentine al giorno (numeri mussoliniani, 
              questi, 7 meno 8 più sei meno 9 più 94 uguale 90) 
              ed è obeso, Cisko si sta già preparando 
              alla stagione del beach con me e va alla Centrale del Latte (no 
              Zanna, tranquilla, non ti sto prendendo per il culo, belle gambe 
              se vuoi, bel viso, ottime marche di lingerie, ma centrale del latte 
              tu no eh?), Rontani è migrato come un cervo 
              a primavera, Artioli s’incazza (sempre e 
              solo giustamente), Filippone non è più 
              quello che urlava in faccia a Becchi non più di tre anni 
              fa, mica nel mussolinano 500 avanti Cristo (500 meno 410 uguale 
              90), il solo Gesù tiene in piedi la baracca… Pederzoli 
              il prossimo anno sostituisce Ballerini e va ad allenare la nazionale 
              di ciclismo, ufficiale. Beh, poi che dire… a San Felice 
              abbiamo il problema del gas, ma il neobabbo Joe T 
              continua a spaventare tutti, a Castelfranco il Gus e il 
              Pic sono due bandiere ormai mitiche, a Corlo Riccioloni, 
              Sole e Petocchi attempati provano la risalita, Colombaro 
              con l’infido Raguzzoni e il meraviglioso 
              Mago Gorlino domina la serie D, tutto procede secondo 
              copione. 
               
              Ok. Ho detto tutto. Ma se qualcuno ha qualcosa da ridire, lo ridica, 
              per dio! 
               
              Un PS per la Stracchini: senti cara, è possibile 
              che io mi alzi tutte le mattine, esca di casa, e mi ritrovi davanti 
              la tua immagine a dimensioni mostruose (tipo un 5 metri per 10, 
              quote mussoliniane tra l’altro, 5 per 10 più 40 uguale 
              90) che mi telefona? No, dico io, è possibile? Almeno facci 
              vedere il di sotto: c’hai le autoreggenti bianche a rete? 
              I pantaloni della tuta? Sei nuda?… Ma che pubblicità 
              è se c’è una donna sopra che telefona vestita 
              di tutto punto, neanche un po’ scollacciata, neanche una mezza 
              gamba di fuori?…
             
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