ultimo aggiornamento: 27/02 09.15
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ANTEPRIMA

 
 
 

ANC AL BAR ED MODENA EST AS CIACARA ED CAZEDI di Federico Trianni

La partita contro Camaiore e' passata quasi in secondo piano rispetto al clima caldissimo di questa settimana...ma andiamo con ordine. Continuano le vittorie interne degli struzzi che questa volta devono fare i conti con una difficilissima seduta tattica. Mister Bicego, dopo un master a roma sui rasentin, inizia un accurata disamina dei punti forti degli avversari accorgendosi solo alla fine che nessuno lo prende sul serio. Bicego :“davanti Amore, Concepito dietro..” Domanda:“mister..concepito dietro? a me non risulta..” B:“ si si..di solito fanno cosi'..” D:“mah..siamo sicuri..ma e' camaiore o sodoma?”
...
B: “Batte qui batte male” (questa non me la sono inventata)
...
B: “attenti ai pallonetto con amore” (nemmeno questa).

Conclusa la pretattica che sembrava piu' una partita mal riuscita di Ruzzle gli struzzi compiono il proprio dovere e celebrano il ritorno alla pallavolo giocata di Gianluca Belli..finora sostituito da una sagoma che comunque non ha sfigurato.

Ma quello che ha occupato di piu' la mente e le energie a Modena Est e' stato l'impegno nella creazione di una nuova forza politica!
Alla luce dell'impossibilita' a governare e convinti di un'imminente nuova votazione abbiamo deciso di scendere in campo.
Ma la reale motivazione va ricercata nel passato derby contro la Villadoro. Alla partita siamo venuti a conoscenza della intenzione villadoriana di creare una lista, e numerosi attivisti e simpatizzanti non hanno mancato di inneggiare il loro slogan ispirato al logo: “la trombetta nel cu**".
Il partito ha subito coinvolto anche i giocatori di casa che, sfiancati dalla crisi e dalla mancanza di fondi, si sono ritrovati in accappatoio in palestra, probabilmente privi di acqua calda, ad applaudire verso i loro nuovi leader politici.
Immediata la risposta degli struzzi che hanno creato il PG: partito del gusto! Ma appena nato e già si èdovuta affrontare una scissione interna, seppur di breve durata.
L'esimio Oscar Gianni Fantino fonda il partito FARE, sottotitolo: a schiaffi.
Avventura di breve durata visti gli scivoloni del nuovo candidato premier. Alla domanda “Signor Oscar Gianni Fantino.. per guidare il paese bisogna essere colti..lei ha studiato? ha fatto l'universita' ? che so...un master?” avrebbe risposto “io nella mia vita ho sempre lavorato..il master? ci cag*!”.
Il secondo e fatale scivolone e' avvenuto in materia economica, l'ex candidato premier alla domanda “tasso no o tasso si?” avrebbe risposto in modo piuttosto indeciso “tasso-ni!”.
La sfida ai seggi e' apertissima e abbiamo pensato di interpellare il grande escluso dalla sfida: Renzi! Nemmeno lui pero' si e' sbilanciato “conosco personalmente alcuni esponenti dei 2 partiti dai tempi di Casinalbo.. sono entrambi molto agguerriti e non so chi la spunterà..”
La campagna elettorale si fa intensa. Il PG promette di togliere l'IMU dalla casa, la Trombetta Nel Cu** la vuole togliere a tutti tranne che a Dalla casa.

In ogni caso prima di farvi un'idea su quale delle 2 fazioni votare vi invito a leggere i punti del programma.. per il Partito del gusto sono 39..per la Trombetta nel culo 16...

La prossima è contro Sassuolo in casa loro..non esattamente una passeggiata

di Federico Trianni

 
 
 

LA PARTIDA ED SABET ARCUNTEDA DA UBER E UN SO' AMIG DLA VILA D'OR

“O set un quel? In co a ghè al derby?”

“Al derby, dit da boun?”

“Se se, a ghè Villa d’Oro-Modena Est?”

“Aio capì, ma me a iva sintiu dir che incòo a gniva chè quii ed Bulàgna…”

“Vot dir che la Villa d’oro l’è ed Bulàgna?! Can, le treint an c’a veign chè a tor al cafè, a’m sembreva d’eser a Modna!”

“Mo infati, imbambi d’un caiaun d’un esen, in quii ed Modena Est chi in ed Bulàgna… So mia perché is ciàmen Modena Est…. A s’rev mei Bulàgna Ovest. A ghin srà ‘rmes du o tri ed Modna… Un a s’ciama Padèla, l’ho gnusu me… L’è un baun ragas, menga un baun dal caz come di èter. L’è al piò simpatic lè in mes, mo al g’ha di problema con la geografia, anca lò… Chisà si g’han spieghè in do lè Modna e in do lè Bulàgna?”

“Beh alora l’è menga un derby, va a cagh**”

“Comunque, ciacaròm in italian, altrimenti quii ed Bulàgna in capèsen un’ostia ed quel c’a dgiàm. Po’ magari i s’ufenden e i fan querela ad Armarol, set al maestro dal web. Al scrèv seimper un sac ed cazedi, sol che quii ed Modna ormai i g’han fat l’abitudine, quii ed Bulàagna magari i s’la tòsen a mel…. E lor i sold per pagher i avochet i ghi’ian, menga come i puvraz ed la Villa!”

“Stavo dicendo, imbambì, che se son di Bologna non è mica un derby… I derby son tra squadre della stessa città… Al massimo della stessa provincia… Bei tempi quelli di Villa d’Oro-Carpi, quello sì che era un bel derby!”

“Oh, se lo dici tu, me am fid… Però anc cal derby lè, la Villa al le perdiva seimper… t’arcordet Grilli s’lera fort?”

“Oh ma allora?!?! Non dovevamo parlare in italiano??? Poi Grilli, forte… parliamone… Vuoi paragonarmelo con Cassandra, uno che dovrebbe essere almeno in A2 e fa 48 punti di media a partita?!”

“Chi?!?! Te t’em fèe di nàmm che me a’n so gnanc chi s’sien… Vala a tor in dal cu*”

“La trombetta? Comunque, parla in italiano! Stro***!”

“Bei tempi quando c’era Papotti al centro… Un signore. Lui si metteva in tasca la gente, andava in B1 e stava zitto. Nessun gesto plateale. Educato. Un signore… Purtroppo è invecchiato e ora segue dalla tribuna i suoi vecchi amici”

“Ingravescentem aetatem”

“Eh? Ooooohhh ma mi ascolti?!?!”

“Italianoooo!!!! Poi cosa c’entra la gravidanza adesso?!”

“Gravidanza?! Che gravidanza?!! Ingravescentem aetatem, quelli della Villa d’Oro ormai sono vecchi, devono smettere, lo dicevano anche il buon Calvio e il buon Biga tempo fa. E adesso si è aggiunto il Papa”

“Ah, ma allora non si riferiva a se stesso il buon Benedetto?!”

“Ma no, parlava di quelli della Villa, semo! Hanno rotto i maro**, ancora a giocare che c’hanno trent’anni, sono tutti acciaccati, lavorano.... Ma chi glielo fa fare così, a gratis? Mah… Barista, un gelato!”

“Che gusto?”

“Banana, che poi voglio farmela infilare dritta nel cu**… Solo che ho anche bisogno di un arbitro, quelli di Bologna Ovest da soli non ci riescono a infilarmela nel cu**!”

“Scusi ma sta parlando di banane o di trombette?”

“Trombette?!?! Ma lei ci sente o è come Bonetti?!?

Vuole che le compri un apparecchio acustico?! Vuole le orecchie a sventola?! O vuole che vada alla gelateria Berselli a prendermi sto minch** di gelato?!?! Che gusto che sarebbe!”

“Basta coach”


“Ok, la faccio finita… Però, per favore, mi porti questo gelato”

“E un amaro…”

“In bocca?!”

“No scusi, la bocca lasciamola stare… solo eventualmente se fa un ace Ugolini, cominciamo a parlare di bocca e a come utilizzarla… Ma questa è un’altra storia, altre dimensioni”

“Ah ok. Perché avevo sentito dire che c’era dell’amaro in bocca…”

“Oh strano forte il nostro barista eh, ma quale amaro in bocca?! Qua ho la gola secca e i maro** per terra a forza di sentire queste eresie e di vedere la gente scema… Ma torniamo a Bologna Ovest… dicevi su di loro?”

“Ma niente, è che negli ultimi anni si sono dati alla pulizia e(s)tnica! Via la vecchia guardia, dentro Bologna Ovest, Reggio Nord, Modena Centro… Hanno deciso di scalare le vette del volley felsineomondiale. Vabbè ma in fin dei conti chissenefrega, sono quasi le otto, ho fame”

“Fan tonno?”

“No, credo facciano gnocco e tigelle, o almeno così ha detto Bergianti… Anche se mi sembrano cinesi questi qua. Quindi forse fan tonno, ma te lo spacciano per prosciutto”

“Basta coach”


“Eh va bene, ma non ho mica detto un caz**!”

“Dai baun dal caz, andàm a vèder la partida… Villa d’Oro-Bologna Ovest… a’n l’ho mai vèsta, speram c’la sia bèla!”…

DAP LA PARTIDA...

“Beh dai, bella partita, peccato per un finale così… Era di Bologna Ovest anche l’arbitro?”

“Eh?! Cos’hai detto?”

“Tetto?! Non ho mica capito… Quella trombetta, du maraun… Pare funzioni anche se la metti nel cu**, perché con tutte le volte che hanno detto a quelli che la suonavano di mettersela lì, l’avranno fatto finalmente no?… mi ha assordato!”

“Murato? Non ti sento!”


“T’al degh a ghè quiii ed Bulàgna Ovest chi protesten seimper! Po’ i disen ca samm nuèter i sbrèga maraun?! Mah... oh ala fin i gan razaun lor, i an vint! Però c’an s’dega piò che i baun dal caz i’in i noster ahn! Al zàl i l’an ciapè lor... e forse a gh’in stèva anc un eter, sol che l’arbitro al g’ha det acsè: «Oh, giokka, occhio che oggi ci esco i cartellini. Ma solo per le proteste giokka. Se non proteshtate potete anche prendervi a pizze guagliò, tant’amme chemmenefotte!»”

“Comunque mi sono alzato anch’io per la standing ovation ad Armaroli, era ora che qualcuno gliele cantasse ai Louis Armstrong di Bologna Ovest! C’è un posto per le trombe (il letto di Ugolini o i concerti jazz), uno per i campanacci (le vacche) e uno per la pallavolo. Qui dentro si è fatta la storia della pallavolo, campanacci e trombe sono banditi, oppure si possono tenere, ma silenti e nel deretano!”

“Occhio che c’è un po’ di rissa!”

“Pizza? Effettivamente ho fame, avevo voglia di tonno, te l’avevo detto prima…”

“Chi è quello là che dà dello stron** a Tassoni?”

“Dai chissenefrega. Fan tonno? Io ho ancora fame da prima, andiamo a mangiare sto pesce… caz** per la fame sto andando nei matti!”

“Hai detto Saguatti?”

“Ho detto caz**!”

“Che gusto?”

“Ah non so devi chiedere a Saguatti”

“Gusti strani, eh?”

“Vabbè, io comunque avevo detto caz**, un caz** grande così”

“Dici che sia quello il gusto? Ora basta parlare di Ugolini però… Che i suoi ace son troppo belli”

“Hai detto Vitelli?”

“Certo che sei diventato sordo davvero. Ho detto Belli!… tra il campanaccio e la trombetta… ci mancavano solo le pecore al pascolo”

“Dici che mancavano?”

“….”

“Comunque oggi si son viste cose strane. Trebbi che ha difeso, Bergianti che ha difeso, Zacchia che prende dei muri… Solo che Zacchia ci sente bene, non ha bisogno dell’apparecchio acustico”


“Le uniche cose sempre uguali sono le più lofi… le ricezioni di Ugolini, le murate di Luppi e le esultanze copiate dalla tv di Bonetti”

“Basta coach”


“Comunque chi vince festeggia, chi perde spiega. Oggi noi spieghiamo, ma spieghiamo veramente bene. Siamo molto fichi”

“Ma chi vince a che gusto festeggia?”

“Bologna Ovest”

“Ah, è un gusto?”

“Un po’ amaro, per quelli di Modena Est”

“Torniamo a casa, va”

“Dalla Casa?”

“No no per l’amor di dio”

“Casa e basta…”

“Casa e basta. Dai, incòo avam ciapè la pèga, mo me a sun propria cunteint d’eser ed Mòdna, d’eser d’la Villa d’Oro… Quii chi zoghen gratis, per pasiaun, vinzer l’è un aspet secondari… E dir che comunque i han vint un sac, quii d’la Villa d’oro… A Bulàgna Ovest i s’la crèden un po’ trop”

Concludendo, bisogna saper perdere. E c’è qualcuno, vicino a questo bar, che lo sa fare benissimo da tanti anni e se la ride. Bisogna anche saper vincere, però.

La storia, il carattere, i valori della sportività e il rispetto degli avversari non si comprano da nessuna parte. Neanche a Bologna

di Alessandro Trebbi
Scrivete a Trebbi!
 



 






Caro Trebbi, del resto parli di gente che tra di loro si chiama "Bomber" e "Gobbo"... terminologia palesemente fotocopiata dai villadoriani dei tempi di Assen (alla festa del 30 dicembre anche gli indigeni tra di loro si appellavano con il nomignolo bomber)... e quel "gobbo" di tacciniana memoria... parliamo proprio di niente - F.E. - 20/02


A me risulta che il termine 'sportiva' in Villa sue riferibile esclusivamente a qualche giocatrice della femminile...;) Pad - 23/02


telefonata 10 - 16/11/007
telefonata 1 - 28/09/005
telefonata 11 - 19/02/2008
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telefonata 5 - 04/11/005
 
telefonata 6 - 02/12/005
 
telefonata 7 - 16/03/006
 
telefonata 8 - 23/03/006 (trasferta a Cesena. Imperdibile)
 
telefonata 9 - 13/04/006