| STADIUM 
              MIRANDOLA B1 MSimon Le Bon (al cul) Zucchi voto 8: 
              hai voglia l’ostinazione, hai voglia l’abnegazione nel 
              lavoro in palestra, hai voglia un travolgente finale, ma la serie 
              di avvenimenti che ha costellato la salvezza di Mirandola è 
              forse inscritta in uno dei misteri di Fatima. Per dirla con Vulvia: 
              “Lo sapevate? La Terra è ricoperta per tre quarti di 
              acqua. Che fortuna nascere proprio sull’ultimo quarto! Che 
              cu….Eh beh sì, è culo!”. Onore al merito 
              comunque per aver ottenuto tanti punti con una squadra in cui nessuno 
              credeva. Fede. (Zucchi)
 San Pietro la Becca voto 8: i giovani 
              di Mirandola, in questa stagione, peccano di accidia. E così, 
              come solito, il buon primo Papa deve accollarsi le responsabilità 
              di una salvezza che ormai lo ha stancato. Si parla con insistenza 
              di un suo addio. Da San Pietro a Lutero, lui le Chiese le fonda 
              tutte, anche quella protestante. Uno e trino. (Becchi)
 Telespalla I Can’t Find The RIGHT Time 
              Giusti voto dal 2 al 3: va in B1 per giocare, ma trova la 
              panchina. Cerca il campo, non trovandolo cerca la gnocca, trovandola 
              cerca conforto, non trovandolo cerca i mojitos. Quelli li trova 
              e gli bastano. Open bar. (Giusti)
 Insalatissime Rio Mari voto NO: già 
              da gennaio, vista la sua inutilità in rosa, si scatena sulla 
              sabbia con quell’altro malato immaginario di Rontani. A gennaio! 
              Cambio in campo mai, cambio di stagione sì. Raffreddato. 
              (Mari)
 The Baraldi Clown voto 6: nessuno avrebbe 
              scommesso una ceppa sull’ex centrale come opposto in B1. Ma 
              la squadra diretta dalle sue goliardiche schiacciate si salva, e 
              questo salva anche lui, nonostante le piroette. Lorella Cuccarini. 
              (Baraldi)
 Gambarella voto 7: solo ed esclusivamente 
              perché diffonde il verbo della polacca. Poliglotta. (Gambarelli)
 
 VIGNOLA B1 F
 Fibbia voto 5: non riesce a tenere 
              allacciati i pantaloni della dimagrita Vignola. Va bene che Viapiano 
              va sano e va lontano, ma qui si esagera. Cintola
 
 CORREGGIO B2
 MBrizzoHoFinitoLaCarriera DiGiocatoreEdHoCominciatoQuellaDiBevitoreDiNocino, 
              NocinoCheMiServeAdigerireTuttoQuelloCheMangio Nell’InvitareAcasa 
              MiaImieiAmiciStoriciPerGiovarsiDiGrigliate ColossaliInoltreHoMessoSu 
              Un’agenziaDiSupportoPer PersoneBrizzolatePerInformazioniContattatemi 
              AlMioIndirizzoE-mailBRIZZAST@GRAY.COM voto 7: porta Correggio 
              ad una salvezza anticipata ma sudata, porta, speriamo, carne alla 
              griglia, ma si vede che senza l’opposto che è stato 
              per due anni il suo punto di riferimento nell’annotare punti 
              e dirigere la squadra fatica. Grigliato. (R Astolfi)
 Lo sai Che Chi Non salta è Messinèse 
              voto 5: il buon Ricchetti fugge come un coniglio alle minacce 
              di morte invero poco attendibili pronunciategli contro da un sedicente 
              ultras del Catania. Inoltre viene sconfitto in doppio (giocava col 
              Dio del Sesso) dalla coppia Trebbi-Luppi con un sonoro 16 76 76 
              63, e perde così l’occasione per conquistare il suo 
              primo Slam. Rimandato (a casa dai catanesi). (Ricchetti)
 Sean Paul Carretti voto 4: arricchitosi 
              ulteriormente, ha sempre più catene dorate e braccialetti 
              argentati. Rapper vero. (Carretti)
 From The Margareth, Chickens, Malavita Manfrin 
              voto 6 di stima: in un tale periodo, votare Margherita non 
              è bene, soprattutto se Rutelli non la pianta di rompere i 
              coglioni. Ora e sempre Fausto presidente! (Manfrin)
 Crystal Malmusi e Wide Beck Piccinini voto 
              NO: sempre meglio la Margherita che l’UDC. Voto NO 
              (a loro, non al referendum). (Malmusi e Piccinini)
 
 CARPI B2 M
 Gianna Nannini voto 6: il campionato 
              da matricola di Carpi è stupefacente e sicuramente merito 
              va all’allenatore che mette alla frusta i suoi giocatori e 
              li fa lavorare a dovere. Il voto non raggiunge vette di eccellenza 
              per una diatriba religiosa via sms avuta con Barocci protrattasi 
              nel tempo e per aver fatto giocare tutta la stagione Gasparri: va 
              bene che l’alternativa era P.D.D Gandolfi, però a tutto 
              c’è un limite. Notti magiche. (Nannini)
 Sergio Grilli voto 8: non gli dò 
              di più sennò la mia depressione, già incrementata 
              nello scrivere il suo nome che mi evoca incubi, aumenterebbe esponenzialmente. 
              Seconda parte del campionato da 20 punti a partita, il Pancia gli 
              fa la corte, ma lui rifiuta sdegnosamente, ben sapendo che in Villa 
              sarebbe chiuso dal Dio del Sesso (che deve giocare per attirare 
              pubblico femminile e guardare le tette alla Facchini) e da Armaroli, 
              al quale la B2, come evidenziato dal campo, sta veramente attillata. 
              Incubo. (Grilli)
 Jack The Squartator Of Filons Bellei voto 
              6,5: finalmente abbiamo capito perché gioca in nazionale. 
              È assolutamente certosino nel prendere, ad ogni attacco, 
              o la riga o il filone, quando non tutte e due assieme. Avanti così 
              arriverà molto in alto. Net-tare. (Bellei)
 Gasparri-Caumo voto NO: questo binomio 
              sembra la Bossi-Fini. Quindi no. (Caumo)
 Alexander Necrophilia Canulli voto 9: 
              le sue metafore sepolcrali rivolte a fantomatiche dirigenze tecniche 
              e tattiche sono elegie che nemmeno Gray e lo zio Walt saprebbero 
              comporre. L’accostamento di Richard Ginori e dei suoi prodotti 
              al suolo cimiteriale è da antologia. Uno sguardo sui bassifondi 
              dell’anima che fa rabbrividire per la sua cruda realtà. 
              Inoltre un saggio sulla vita vegetativa che commuove. È l’unione 
              di tutti questi elementi, indirizzata ad un mittente spesso seduto 
              su panchina, che lascia perplessi. Comunque complimenti per la fantasia. 
              Da nobel. (Canulli)
 Lele Fracascia Fracassini voto 7,5: 
              anche lui in polemica tecnica, lascia però il segno in quel 
              di Catania. Resta il fatto che ha passato una stagione intera in 
              panchina, reclamando un posto da titolare per la sua presunta bellezza, 
              non capendo che è un cesso. Pallavolisticamente parlando 
              eh? Scendimelo! (Fracassini)
 
 EUROTECNICA B2 M
 Nonno Tommasì voto 7: come al 
              solito diligente nel preparare le partite e i suoi atleti, che partono 
              in sordina ma poi crescono e fanno un ritorno da play-off. Sarebbe 
              quindi il solito 6 politico, se non che alla cena post matrimonio 
              di Tammy e Fede si scatena on the dance floor che neanche Costantino 
              Vitagliano e Daniele Interrante (due che nacquero sicuramente giù 
              al nord). E perciò, altro che Peia, Gollini o la GEA, il 
              suo procuratore è Lele Mora. Amici. (Tomasini)
 Ebbrezza Famiglietti voto 6: a Catania 
              si produce in un soliloquio da antologia sotto l’effetto di 
              vino, Martini, Rum, Montenegro, Limoncino e altri intrugli tutti 
              mischiati in un unico cock-tail (letteralmente: “coda del 
              cazzo”, imprecazione spesso usata dagli automobilisti inglesi, 
              per esempio “Oh, what the fuck, another cocktail on the Sun 
              Highway!”). E allora parla per metafore: “telefona a 
              sto cazzo”, “dove finisce la fantasia, lì comincia 
              la Romania”, “salimi la birra” ecc. Storico. Peccato 
              che sbagli nel non dichiarare apertamente la sua fiducia incrollabile 
              in Stalin. Sostato. (Famiglietti)
 The Smaller God of Sex voto 8: a freccette 
              fa cagare, a calcio non corre, ma a pallavolo fa un’ottima 
              stagione e diventerà sicuramente uno dei pezzi pregiati del 
              mercato estivo. Scopa che è un piacere, prendendo esempio 
              dal fratello maggiore, anche se a Catania ha una pausa non condivisa 
              dal Dio, che invece ne approfitta per mettere in rete alcune segnature 
              importanti. Minore, ma in corsia di sorpasso. A destra. (F Ugolini)
 
 MONTALE B2 F
 Giorgia I Take Example From The Pancia Mazzoli 
              voto 2: ottima la salvezza di Montale e complimenti a tutte. 
              Ma la suddetta, che frequenta il corso di allenatore, compie un’azione 
              strana. Ma come si fa a venire a vedere un allenamento della Villa 
              d’Oro per capire come si dirige il lavoro in palestra? Dal 
              prossimo anno, se Giorgia diventerà allenatrice di Montale, 
              se ne vedranno delle belle: calcetti alla morte, frasi dissacranti 
              nei confronti della Trinità, pesi in soffitta, fischioni 
              al muro, riscaldamenti a canestro e un casino infernale. Una formula 
              che conduce ad una tranquilla salvezza. Cattivi esempi. (Mazzoli)
 
 VILLA D’ORO B2 M
 Axel The Magic Dwarf voto 7,5: la media 
              è tra il 9 della prima parte di stagione, in cui incanta 
              e schianta, e il 6 striminzito della seconda parte, dove subisce 
              gli influssi malefici dei suoi compagni di squadra e si ritira in 
              un campionato di nicchia. Comunque un palleggiatore di razza. Rose. 
              (Guerzoni)
 Leo Infinity Sms Carretti voto 10 e lode: 
              il Padre Eterno non si smentisce, ed anche nella sua ulteriore, 
              innumerevole, innumerata stagione, trascina i compagni. Stufo di 
              perdere, gioca in maniera non dico divina, ma interstellare, oltre 
              lo spazio-tempo, le ultime giornate, portando la Villa ad una comoda 
              salvezza. Poi, come Valentino Rossi, va in giro per Letizie e Vecchie 
              Pirri fino a tarda notte. Ma di giorno vince. Sia santificato il 
              Suo nome. (Carretti)
 Desaparecidos Barella Voto SI: in mezzo 
              ad un branco di comunisti o sedicenti tali, l’unico, vero, 
              inimitabile ribelle è il Gillone Nazionale. Stufo non si 
              sa bene di cosa, ma non importa saperlo, tanto ha ragione, Giailles 
              se ne va dalla palestra a metà allenamento in una uggiosa 
              serata di marzo per non ritornarvi mai più. È vero 
              che anche lui non fa trasparire molto il guinzaglio, se non negandolo 
              quantomeno occultandolo, però la sua ribellione è 
              degna di Star Wars. Ciubecca. (Barbieri)
 La marijuana bella e profumata ‘na bella 
              fuma-a-a-ta! voto 9: antologico: la stagione verrà 
              ricordata anche e soprattutto nei suoi jingles, nelle sue pisciate 
              in bottiglia, nei suoi richiami da tortora, nei suoi libri di arabo, 
              nel suo “A Diva! A Divano!”, oppure “A fata! A 
              fata male!”, e, ovviamente, nella bella e profumata donzella 
              citata poc’anzi. Sicuro protagonista in Grecia, lo aspettiamo 
              in febbraio per riportarci stupefacentemente alla salvezza. Nicotina. 
              (Nicolini)
 Ricky Le Roi Des Bidons Rontani voto 7 per 
              il coraggio: per tutta la stagione insegue i più brutti 
              bidoni che passeggiano per strada, importunandoli con insulti pesanti 
              che i suddetti bidoni non capiscono, perché non vi sono abituati. 
              Nemmeno le frequenti trasferte in Russia, in mezzo ad un mare di 
              puttane, servono a farlo ravvedere. Il suo metro stilistico rimane 
              identico. Pessima poi la finzione dell’infortunio che lo tiene 
              lontano dalle palestre. Giova alla squadra, ma non alla sua reputazione. 
              Medita il ritiro, ma in realtà è una scusa per andare 
              a giocare, di nascosto, alla nuova squadra che “La Generica” 
              sta mettendo insieme. Ovviamente in serie B (di Bidone), si chiamerà 
              Raccolta Differenziata Volley, e Rontani pare essere il giocare 
              di punta. Ronfa. (Rontani)
 Ho detto NO al colesterolo. E alle belle fighe, 
              tutte voto dallo 0 all’1: non si smentisce nemmeno 
              a Catania. Ha per le mani dieci scopate sicure e dichiarate, di 
              cui almeno la metà abbondantemente sopra il 6,5 quindi non 
              rifiutabili, e lui tutte le volte tira fuori sta storia della morosa, 
              che poi non è morosa ma pseudo-morosa, che poi non è 
              nemmeno quello ma amica, nemmeno amica ma amico, insomma è 
              GAY! Frocio! Come si fa a buttar via tanto ben di Dio! A forza di 
              dai e dai con questi rifiuti (rifiuti a parole, non fisici come 
              quelli di Ronfa) ne risente anche il rendimento pallavolistico. 
              Il primo uomo sulla Terra che rifiuta l’abbondanza. E poi 
              che due maroni con sta storia delle diete. Fischi. (Luppi)
 Aderenza Armaroli voto 5: incredibile 
              ma vero. Non si riesce a guardarlo eppure gioca titolare quasi tutta 
              la stagione, prima perché il DIO finge una frattura scomposta 
              alla becca, poi perché il Nadero rifiuta tutte le fighe che 
              gli passano per mano. Ovviamente la B2 è di almeno tre-quattro 
              taglie superiore alla sua, ma si difende, soprattutto dai cartellini 
              dell’arbitro. DS (Dio Scalzonellavalledeichiodi). (Armaroli)
 Neo-centrista Papotti voto 4: ecco 
              un altro volta gabbana. Il comunismo, Stalin, Lenin e Pol Pot, e 
              poi, senza fiatare, accetta di venire messo al centro, assieme a 
              Malavolta, Leo, Mastella, Rutelli e Giovanardi e lui non batte ciglio, 
              confermando il suo schieramento politico anche per la prossima stagione. 
              Nella sua stagione la perla di Cervia e del punto fatto a Montecatini, 
              ma tante indecisioni e misteri (come mai la gestazione della sua 
              futura sposa è così lunga? Che segua le orme della 
              becca del papà? Ancora non si vede la pancia ma è 
              già di 5 mesi!). Arreso. (Papotti)
 Three times a day, see Emily Play voto 8: 
              il gusto musicale non si tocca. Si tocca invece la chiave che scardina 
              il muro eretto dal Pancia a difesa della retrocessione e consente 
              alla Villa di rimanere in B2. Un machiavello fondamentale, che è 
              già stato messo in cassaforte, nel caso venga buono anche 
              per il prossimo anno. C key. (Malavolta)
 Il sogno voto SI: anche quest’anno 
              sfonda quota 400 punti in serie B, mettendo tutti a tacere, per 
              lui parlano le cifre e la meravigliosità stilistica e atletica 
              del suo giuoco. Inarrivato. (Trebbi)
 IL DIO DEL GUINZAGLIO NEGATO ex DIO DEL SESSO 
              voto dal 5 al 6: la prima parte di stagione è sublime 
              fuori dal campo, in cui l’autoproclamazione a DIO DEL SESSO 
              è accolta con tripudio dalla squadra e dalle donzelle modenesi. 
              In campo fa non cagare, ddeppiù. Nel girone di ritorno decide 
              di giocare decentemente, ma si scoprono tutti gli altarini. La durata 
              di 45 minuti è fittizia e non comprovata, e inoltre si mette 
              a negare spudoratamente tutti i guinzagli: “Stasera devo uscire 
              con dei vecchi amici…”, e viene beccato fuori con la 
              morosa. “Ah, venerdì sera sono andato a un concerto 
              a Forlì”, e il giorno dopo, interrogato “Cos’hai 
              fatto venerdì?” , “Eh, sono rimasto a casa a 
              dormire” “Ma non eri andato a un concerto?” “Eh, 
              beh, sì, volevo dire che mi sono addormentato al concerto” 
              “Ahhhh, al guinzaglio!” “No, no, Diokka!” 
              e per prova mostra il biglietto del concerto: un biglietto che è 
              però datato 2004. Inoltre le telefonate di un’ora e 
              mezza appena prima delle partite, a Mantova come a Padova e Mozzecane 
              (al rientro dal solito guinzaglio telefonico a Mozzecane dichiarerà 
              “Ma che telefono con la morosa, ero fuori con Emi a parlare 
              dei destini dell’economia del Mozambico”). Guinzagliatissimo. 
              Negus. (Ugolini)
 Rubbein voto 6: anche lui protagonista 
              di una stagione di alti e bassi. Parte alla grande, con una vendita 
              di gelati che sale alle stelle. Poi si ferma, forse intimorito dai 
              consigli sessuali del Pancia, che suggerisce, per il sesso anale, 
              l’utilizzo delle bottiglie di vetro, e poi del pene a sorpresa! 
              Comunque Rubbein non si scompone ed è già pronto per 
              un’altra stagione sugli scudi. Occhio però ai metodi 
              contraccettivi, perché la Ligi ha espresso un grosso desiderio 
              di maternità: al compleanno del moroso ha tenuto in braccio 
              pargoli per tutta la sera. Bavaglino. (Bergianti)
 Palm Beach Battistini voto 6 di stima: 
              il palmare lo rovina e non è più lo stesso, non incide 
              più, subisce il Pancia, anche gli affari mutandistici non 
              vanno come al solito…Inoltre, accertata la salvezza, non strangola 
              il Pancia per non averlo messo in campo, lui, sol suo 46, già 
              col casco infilato e pronto a derapare in quel di Montecatini. Arrendevole. 
              (Battistini)
 Il Pancia voto NO ASSOLUTO: fa di tutto 
              per far retrocedere la Villa. Fortuna che il trio delle meraviglie 
              Trebbi-Ugolini-Malavolta trova la chiave giusta e contrasta i suoi 
              propositi. Interrompe allenamenti a sproposito, ne prolunga altri 
              senza senso, smette di colpo il bussolotto, utilizza tattiche sconcertanti. 
              Alla fine però gli va bene ed è l’allenatore 
              più acclamato della provincia, più di Nannini e Tomasini, 
              riuscendo nel miracolo alla prima stagione in B. Lo salva da un 
              voto peggiore la cena di pesce abbondantissima offerta nel finale 
              di stagione, anch’essa però venuta in riparazione del 
              fatto di non averci invitato a casa sua: sua moglie, dopo la trasferta 
              di Livorno, non ci vuole vedere mai più, figuriamoci ospitarci 
              in casa. Anche lui guinzagliato. Il prossimo anno o lui o me. Me. 
              (Barozzi)
 Jean Paul e Franc Armarol e Longagnan voto 
              7: un voto in meno per il supporto al tecnico, un altro voto 
              in meno per la proditoria e frequente assenza del padre alle trasferte 
              maschili… Ma gira voce che Paolo sia stato pagato dal DIO 
              DEL SESSO per seguire la squadra femminile e tenere sotto controllo 
              la situazione mammaria della Facchini. “Dirigenti” operai. 
              (Armaroli Longagnani)
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