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Nel 1946 a Modena la pallavolo ricevette una forte spinta in senso agonistico per opera di alcune Società sorte per iniziativa di gruppi giovanili tra i quali ricordiamo l'O.G.I. Minelli, La Fratellanza, La Sacchetti e L'Associazione Universitaria Modenese.
Nel gennaio 1949 si tenne un Convegno Provinciale nel corso del quale si cercò di regolamentare l'attività pallavolistica, predisponendo un fitto calendario di manifestazioni aperte anche a squadre della regione.
Fu subito indetta la <Coppa città di Modena>, competizione cui aderirono tutte le Società Modenesi, tra le quali l'U.S. Minelli, l'U.S. Ferrari, la Sacchetti, la Fulgor, una rappresentazione locale dell'U.I.S.P. rafforzata da elementi della Paal, nonchè la Robur, la fortissima squadra ravennate che della prima edizione del 1946 deteneva il titolo di Campione d'Italia, e la Ferrovieri di Parma che contava tra le sue fila giocatori di valore Nazionale.
Intorno al 1947 anche nel rione di S. Caterina il gioco della pallavolo cominciò ad essere praticato da un nutrito gruppo di giovani che nelle adiacenze dell'Osteria dei Torrazzi (quanti meriti hanno avuto le osterie per l'avvio delle attività sportive!) aveva avuto la possibilità di creare un campo da gioco con tanto di rete. Occorreva però un più ampio spazio, e allora, dopo qualche tempo, avvenne il primo trasferimento in un'area presso la Distilleria Schiavoni ove si raggiunse un sufficiente livello di organizzazione. Ruentes 1950 - Da sinistra: Martinelli, Rigoni, Vignoli, Forghieri, Benedetti, Serilli, Marchi. Clicca per ingrandirePoi, sempre alla ricerca di una migliore sistemazione in considerazione anche dell'aumento costante del numero degli allievi e delle allieve, la Società, che si era costituita nel frattempo, trovò un terreno più idoneo nella zona ex-Todt. Quivi venne allestito un campo avente tutti i crismi della regolarità, che fu dotato di impianto di illuminazione per consentire ai ragazzi di avere a disposizione un maggior numero di ore per le esercitazioni e le gare.
Così cominciò l'attività era e propria con regolari sedute d'allenamento e con un'attività agonistica così intensa da determinare un netto miglioramento tecnico di ogni giocatore e della squadra nel complesso. Ma soprattutto avvenne l'inserimento nel rigoglioso movimento agonistico della città di Modena la quale, di lì a poco per la durata di parecchi anni, sarebbe diventata punto di riferimento del pallavolismo nazionale.
La Società assunse il nome di Ruentes in omaggio ad un'altra squadra ravennate che manteneva da qualche tempo cordiali rapporti con i giovani modenesi.
Non esisteva un vero istruttore, ma si incaricavano di svolgere i compiti tecnico-organizzativi Enzo Vignoli e Augusto Rigoni.
I primi anni - siamo nel periodo dopoguerra - furono durissimi anche per le difficoltà che derivavano dai problemi organizzativi e finanziari. In un primo tempo le spese furono interamente sostenute dagli stessi allievi e dai loro genitori, poi si trovò qualche modesta fonte. Le trasferte costituivano il motivo più grave delle preoccupazioni. Era molto difficoltoso trovare un mezzo di trasporto per raggiungere le varie sedi e spesso ci si serviva di un autocarro, messo a disposizione da qualche amico o preso a noleggio, quasi sempre con le balestre al limite della rottura. Per evitare le spese di vitto, ci si rifocillava con panini imbottiti o con qualcosa d'altro che ciascuno si era portato da casa. I campi di gara, talvolta ancora irti di stoppie emergenti dal terreno, avevano forme irregolari e strane, la rete smagliata in qualche punto, i pali di sostegno traballanti.
Nonostante tutto però la squadra cresceva in preparazione ed entusiasmo. Negli anni 1951 e 1952 vinse i campionati provinciale e regionali UISP. Anche in campo federale si distinse, ottenendo al termine della stagione la promozione alla Serie C.
L'anno successivo la Ruentes confluì nell'U.S. Crocetta, una nuova Società sorta nel Serie A 1956. Una fase della partita U.S. Crocetta - Cus Parma. Clicca per ingrandirequartiere, della quale facevano parte molti soci della Villa d'Oro. Ragioni particolari e molto complesse, legate al problema della sponsorizzazione, non avevano permesso al gruppo dell'U.S. Crocetta il passaggio ufficiale alla Villa d'Oro, nè la possibilità di assumerne la denominazione. Così la squadra per alcuni anni ancora, per esercitandosi nel campo appositamente allestito nell'area della Casa Crocetta e dotato di efficiente illuminazione, continuò a portare sulle maglie la scritta U.S. Crocetta.
Nella stagione 1952-53 l'U.S. Crocetta stravinse il campionato di Serie C, ottenendo la promozione alla Serie B. La squadra, guidata da Enzo Vignoli, era così formata: Martinelli, Rigoni, Forghieri, Giovanardi, Sreilli, Marchi, Scaglietti, Gasparini, Vignoli (cap.).
Il 1954 fu l'anno dei primi difficili incontri nel Campionato di Serie B con squadre di eccellente levatura tecnica. L'U.S. Crocetta non sfigurò certamente e al termine dei gironi eliminatori si trovò ammessa alle finali, nel corso delle quali si impose nel girone delle seconde davanti ai VVFF Venezia. Nella finalissima occupò una meritata 3° posizione, immediatamente dopo la Sestese e il Torrione di Brescia. Il preziosissimo terzo posto le permise ancora di coltivare le speranze della promozione alla massima serie, poichè fu ammessa a disputare un incontro di spareggio con la penultima classificata del Campionato di Serie A. Battè a Bologna, il 1° maggio la rappresentativa di Reggio Emilia Luna Amica con un secco 3-0, guadagnandosi così il posto in Serie A. La squadra era formata da Forghieri, Rigoni, Giovanardi, Gasparini, Marchi, Martinelli, l'allenatore era Enzo Vignoli.
L'U.S. Crocetta ebbe così l'onore di poter rappresentare la pallavolo modenese nella Serie A assieme alle già blasonate Minelli ed Avia Pervia.
Seguiamo ora, attraverso alcuni dati sintetici, la bella avventura sportiva dell'U.S. Crocetta e della Villa d'Oro negli anni successivi.

1955
L'U.S. Crocetta in Serie A veniva data come squadra destinata a lottare per non retrocedere, ma dopo qualche giornata di gare qualcuno cominciò a ritenere che essa potesse aspirare a qualcosa di più, considerato il valore dei suoi giocatori, il grande impegno e la loro serietà sotto la guida dei dirigenti Ferrari e Bisi. E si andò, infatti, molto più in là delle più rosse previsioni. L'U.S. Crocetta, definita dalla stampa <la squadra garibaldina del torneo> si classificò al secondo posto, a parità di punti con Cus Parma e Sestese, preceduta dalla Minelli e seguita dall'Avia Pervia.
Che dire della neo promossa che si era presa il lusso di superare tante valorose avversarie? Aveva iniziato il campionato con un ritmo piuttosto lento, ma poi nel girone di ritorno infilava una sequenza di risultati positivi, che veniva interrotta solo da due sconfitte subite ad opera delle altre modenesi (Minelli ed Avia Pervia): due sconfitte determinate più che altro dal timore reverenziale della matricola nei confronti delle più anziane squadre avversarie. Formazione: Gasparini, Governatori, Giovanardi, Marchi,
Bonacini, Bertesi, Rigogni, Bortolamasi, Forghieri.

1956 - Titolo di Campione Italiano

Dopo il passaggio nel giro di tre anni dalla <propaganda> alla C, dalla C alla B, dalla B alla A, con un secondo posto nella serie A nell'anno 1955, che cosa mancava da conquistare alla squadra dell'U.S. Crocetta? Naturalmente il titolo L'U.S. Crocetta Villa d'Oro campione d'Italia 1956. Da sinistra: Vignoli (all.), Bortolomasi, Forghieri, Gasparini, Braglia, Bisi, Lanzi. Governatori, Rigoni, Vaccari, Bonacini, Buffagni. Clicca per ingrandire.di campione d'Italia. Un sogno? No, un traguardo possibile da raggiungere e che fu realizzato, quell'anno ricco di esaltanti successi. Addirittura i rossoneri avevano già ottenuto la sicurezza virtuale l'ultima giornata del campionato. L'U.S. Crocetta raccoglieva così l'eredità della MiInelli che aveva negli ultimi anni largamente dominato su tutte le squadre avversarie.
La squadra, il suo bravissimo allenatore Enzo Vignoli ed il capace Presidente Franco Lanzi vennero additati all'ammirazione di tutti. Ecco la formazione della squadra neo-campione d'Italia: Bortolamasi, Forghieri, Gasparini (cap.), Braglia, Governatori, Rigoni, Vaccari, Bonacini, Bertesi.



1957
La squadra Campione d'Italia assunse la denominazione Villa d'Oro-Ciam perchè aveva ottenuto la sponsorizzazione dell'importante industria operante nel rione. Il campionato venne vinto dall'Avia Pervia, mentre la Villa d'Oro si classificò al 3° posto

1958 - Titolo di Campione Italiano
La Villa d'Oro Ciam, rafforzata da alcuni giovani elementi e resa squadra più oLa squadra campione 1958. Da sinistra: Forghieri, Braglia, Gasparini, Crovetti, Buffagni, Rigoni, Vaccari, Bonacini, Governatori. Clicca per ingrandiremogenea rispetto a quella della stagione precedente, riuscì, dopo essere stata appaiata nella classifica alla Sestese, a prendere un netto vantaggio sulla tenace avversaria e a conseguire il suo secondi titolo nazionale con 6 punti di vantaggio sull'Avia Pervia e la stessa Sestese. Il cospicuo distacco inflitto alle inseguitrici al termine del torneo dimostrò la ritrovata sicurezza nel gioco e, per merito di alcuni dei prestigiosi giocatori (Gasparini, Vaccari e Bortolamasi), anche la capacità di imprimere all'azione collettiva un ritmo superiore a quello espresso dalle squadre avversarie. Ai giocatori già menzionati si deve aggiungere, per le sue ottime prestazioni, Bonacini, che si rivelò degno emulo di Vaccari, mentre Forghieri, Braglia e l'eclettico ed estroso Governatori furono le pedine decisive per la compagine di Vignoli.
A Modena la squadra prese parte alla finale della Coppa dei Campioni, soccombendo per 0-3 ad opera
della fortissima squadra campione della Cecoslovacchia.

1959

La Villa d'Oro affrontò con la massima decisione il Campionato. Gli uomini che formavano la squadra erano gli stessi. Le vittorie piene e consecutive ottenute nelle prime 6 giornate indussero tutti a pensare che gli uomini della Villa d'Oro avessero la possibilità di conquistare nuovamente il titolo. Fino alla penultima giornata, invece, la squadra restò appaiata all'Avia Pervia: tutto si decise all'ultima giornata con l'incontro diretto fra le due contendenti al titolo. L'importante partita, resa più entusiasmante dalla presenza di un pubblico numeroso di appassionati, ormai fedelissimi, dopo alterne vicende ebbe il suo momento cruciale quando <Paco> Bartolamasi, malamente caduto, si fratturò un malleolo. La squadra villadoriana ebbe un terribile crollo psicologico che consentì all'Avia Pervia di conseguire la vittoria per 3-1. Scudetto alla valorosa squadra di Anderlini dunque e secondo posto agli uomini di Vignoli il quale, al termine dell'incontro, ricevette, visibilmente commosso, i complimenti del V. Presidente della FIPAV. Era il grande sconfitto, ma con tanto onore e molte attenuanti. Formazione della squadra: Bortolamasi, Braglia, Forghieri, Gasparini, Sala, Vacari, Bonacini, Bettelli.

1960
Secondo posto nel Campionato di serie A e titolo italiano ancora una volta all'Avia Pervia. Formazione: Gasparini, Bortolamasi, Bettelli, Vaccari, Barone, Braglia, Governatori, Cuoghi, Martini, Mazzi, Bazzani.

1961 - Titolo di Campione Italiano
Il campionato rossonero fu caratterizzato da un monologo della squadra rossonera. Piazzatasi subito al priLa squadra campione per la terza volta nel 1961 assieme ad autorità federali e cittadine. Clicca per ingrandiremo posto, mantenne la testa fino al termine, distanziando la seconda classificata di 6 punti. Una vittoria splendida, maggiormente valorizzata dai dati numerici: 18 partite disputate, 18 vittorie, solo 4 set lasciati agli avversari nelle partite casalinghe. A tutto ciò c'è da aggiungere, a dimostrazione dello stato di grazia della squadra villadoriana in quel fausto periodo, che nell'arco di un anno, fra gare di campionato e gare di torneo, aveva ottenuto la vittoria consecutivamente 32 volte. Ecco i nomi dei componenti della squadra neo-campione: Martini, Mazzi, Braglia, Cuoghi, Gasparini (cap.), Bortolamasi, Barone, Bettelli, Vaccari e Governatori.
La stampa nazionale e locale pose in rilievo l'eccezionalità del risultato. I giocatori, protagonisti della bella impresa, furono elogiati in blocco, ma anche l'intera pallavolo modenese fu chiamati agli onori della cronaca per aver raggiunta la quota di nove scudetti conquistati.
Nello stesso anno prese parte, a Modena, alla Coppa dei Campioni, classificandosi al 3° posto, preceduta da una rappresentativa ungherese e dall'Avia Pervia.

1962

Ultimo campionato a 10 squadre. Alla 4° giornata erano già al comando le modenesi: Villa d'Oro e Avia Pervia. La prima registrava all'inizio qualche difficoltà, poi, ripresasi, riuscì ad occupare la 2° posizione in classifica; piazza d'onore dietro alla fortissima Avia Pervia, la cui vittoria consentiva che il titolo rimanesse ancora a Modena. Formazione: Gasparini, Bortolamasi, Bettelli, Vaccari, Governatori, Bonacini, Martini, Mazzi, Baraldi.

1963
Campionato di transizione e non troppo brillante per la Villa d'Oro. I dirigenti e i tecnici della società, preoccupati per la situazione che si era venuta creando, non lasciarono nulla di intentato per cercare con acquisti meditati di rinnovare la squadra per la stagione successiva. Il titolo quell'anno fu conquistato ancora una volta dall'Avia Pervia.

1964
Fu l'anno dell'inizio di una grave e profonda crisi per la pallavolo modenese. Un semiprofessionismo, anche se ancora clandestino, cominciava a minare gli assetti generali su cui si erano rette fino allora le Società di pallavolo. Scomparve la gloriosa Avia Pervia, privata dei suoi giocatori migliori invogliati a trasferirsi presso altro Sodalizi che stavano venendo alla ribalta e che potevano offrire agli atleti condizioni generali e particolari molto migliori. A ciò si aggiunse l'impossibilità di rinnovare o di trovare un abbinamento valido con qualche complesso industriale o commerciale. Anche la Minelli si dibatteva fra mille difficoltà e la Villa d'Oro stentava a riprendere il cammino. Tuttavia riuscì a partecipare al campionato, classificandosi al 6° posto. Formazione: Gasparini, Bortolamasi, Iotti, Sala, Bettelli, Bonacini, Baraldi, Della Casa, Guerra, Prandini, Nava.

1965
La Villa d'oro tentò nel periodo preliminare ai Campionati di imboccare una strada nuova, cercando di arricchire il nucleo dei giocatori con misurati prelievi presso altre Società. Perduto il popolare Paco Franco Bortolomasi, la Società potè contare su Mauro Fangareggi, un brillante giocatore proveniente dalla disciolta Avia Pervia, Mazzi e Martini, due giovani prossimi al servizio di Leva; inoltre gli altri atleti ancora efficienti gia componenti delle squadre-campioni degli anni precedenti.
Le premesse per disputare un buon campionato c'erano tutte e sulla Villa d'oro si riversarono tutte le speranze degli appassionati modenesi che ormai potevano contare su questa unica squadra locale miltanti in Serie A. L'inizio del campionato fu confortante, poi seguirono alcune giornate poco brillanti che misero in serio dubbio la possibilità di raggiungere grossi traguardi. Seconda fino all'ultima giornata di campionato, proprio per una sconfitta subita nel finale, finì in 4° posizione. Tutto sommato un risultato da non sottovalutare perchè ottenuto da una squadra a ranghi rinnovati e perciò suscettibile di ulteriori progressi. Formazione: Fangareggi, Mazzi, Bettelli, Guerra, Martini, Iotti, Bonacini, Raguzzoni, Baraldi, Barone.

1966
Fu un campionato giocato all'insegna di un buon rendimento medio con la conquista del sesto posto: 11 partite vinte e 11 perdute. Vittoria della Virtus Bologna che fece tornare in Emilia Romagna lo scudetto, dopo le due consecutive vittorie della Ruini (1964 - 1965). Formazione: Martini, Iotti, Baraldi, Bonacini, Guerra, Cavedoni, Bertacca, Braglia, Raguzzoni, Nava, Gibertini, Cuoghi, Prandini.

1967
Campionato analogo al precedente con un sesto posto in classifica. Il trasferimento ad altre Società di Iotti, Martini e Nava determinò una situazione complessa, anche perchè il fenomeno del passaggio di giocatori ad altri sodalizi era ormai entrato nella prassi ed era difficilmente arginabile.

1968
La Villa d'Oro iniziò il Campionato con un solo traguardo, quello di sopravvivere ai tempi e con la speranza che si addivenisse ad un mutamento di indirizzi della politica della FIPAV che sembrava avesse accolto le istanze delle Società per regolamentare il problema dei vincoli dei giocatori. Si puntò intanto su un gruppetto di giovani e su qualche altro elemento di provata esperienza, nella fiducia di riuscire a dar vita ad una formazione capace di superare il difficile frangente. Erano ancora disponibili Bettelli, atleta generoso e commovente per l'attaccamento alla Società, Guerra e Baraldi, decisi a dar prova del loro valore, Mauro Raguzzoni, uno degli juniores più completi a promettenti d'Italia, e poi Prandini, martello base della formazione, Borghi, Ghelfi, Bertacca, Fiorini. Nemmeno l'innesto del cecoslovacco Voralek potè però evitare la retrocessione.
Era finito un ciclo glorioso ed importante, ma la pallavolo Villa d'Oro avrebbe proseguito il suo cammino, come vedremo nel prossimo capitolo.

Dopo la dolorosa retrocessione alla Serie B avvenuta al termine della stagione 1968 la squadra, depauperata di alcuni suoi elementi passati ad altre Società, fra mille difficoltà e mille incertezze iniziò l'arduo cammino in attesa che le nubi più nere si diradassero
I campionati più duri furono i primi tre, anche se la compagine villadoriana, costituita da elementi esperti e da giovani provenienti dal ricco vivaio sociale, era riuscita negli anni 1969 e 1970 ad ottenere il secondo poto nel proprio girone, senza però conseguire la promozione alla Serie A, riservata solo alla 1° classificata. La Villa d'Oro aveva affrontato i campionati con la seguente formazione: Franceschelli, Adani, Torelli, Guerra, Bertacca, Zavatti, Fiorini, Gibertini, Borghi, Cremaschi, Martini.
Intanto cessava il fortunato abbinamento decennale con la Ciam; la Società però potè godere del patrocinio della Compagnia di Assicurazione Unipol.

1971
La squadra di Vignoli chi iniziò il campionato aveva il limitato obiettivo di non retrocedere, ma a sorpresa, con una serie di brillanti risultati, a conquistare la 3° posizione; ciò rappresentò un altro passo in avanti verso il ritorno alla categoria superiore. Formazione: Avallone, Del Carlo M., Nardini, Martini, Melotti, Fiorini, Gibertini, Bertaca, Lei, Zoboli, Del Carlo L., Franceschelli.

1972
La compagine villadoriana, in una stagione considerata di assestamento, si classificò al 6° posto, schieranLa squadra Ragazzi campione d'Italia nel 1972. Da sinistra: Bisi (pres.), Bettelli (all.), Rovatti, Messerotti, Di Bernardo, Baraldi, Berselli, Salami (!), Costanzini, Martini, Smerieri, Ermigni, Trebbi, Sala, Campedelli. Clicca per ingrandire.do i seguenti giocatori: Martini, Nava, Del Carlo, Franceschelli, Gibertini, Lei, Longagnani, Quartieri, Baraldi, Messerotti, Di Bernardo.
La stagione fu allietata dalla bella prestazione della rappresentativa villadoriana appartenente alla categoria Ragazzi, che conquisto il titolo di Campione d'Italia FIPAV.

1973
Si studiò un piano per tentare la scalata alla serie A. I giovani stavano maturando e gli anziani offrivano le garanzie per ottenere il passaggio alla massima categoria. Assunse l'incarico di allenatore Bettelli che aveva dato così bella prova delle sue capacità portando la squadra Ragazzi al titolo di categoria. Vignoli, che aveva legato il suo nome ai più grandi successi della Villa d'Oro, lasciava il suo incarico di allenatore, assumendo quello di Direttore Sportivo. Non ci si riprometteva in questo campionato di ottenere la promozione. Secondo i piani, bisognava ben figurare e curare molto il settore giovanile. Così avvenne.

1974
La stagione portò l'attesa promozione in Serie A. La squadra che era passata sotto la guida di Mauro Raguzzoni (Bettelli aveva dovuto lasciare l'incarico per ragioni personali), con la collaborazione di Vignoli, si classificò al 1° del girone A, al termine di un campionato condotto con molta determinazione e con autorevole sicurezza e nel quale i giovani dimostrarono di essersi perfettamente inseriti. In questa stagione la COOP-Italia succedeva all'Unipol nel patrocinare la sezione Pallavolo della Villa d'Oro.

1975
Durante l'estate 1974 si perfezionava il passaggio alla Società rossonera del polacco Tiborowoski col quale erano stati allacciati buoni rapporti in una delle tournee che la Villa d'Oro aveva fatto in Polonia.
L'arrivo a Modena dell'atleta, già componente per 5 anni della nazionale del suo paese, giocatore che poteva essere utilizzato come universale, suscitò molto entusiasmo tra i fans della Villa d'Oro, anche perchè gli si potevano mettere al fianco pallavolisti della forza di Di Bernardo, Messerotti, Zanolli, Zuppiroli, Benedetti, Baraldi, Nava, Fiorini, Astolfi, Melotti, Campedelli, Longagnani, Berselli. Presidente della sezione fu eletto Walter Riccò, vennero confermati allenatore Raguzzoni e Direttore Sportivo Vignoli.
Il campionato per la Villa d'Oro si svolse secondo quanto era stato previsto. La squadra alternava partite di grossa levatura con altre piuttosto incolori, ma in complesso si dimostrò costituita da una buona intelaiatura, con un irresistibile Tiborowoski e un manipolo di giovani in continuo progresso, attorniati da 3 anziani, avvezzi alle battaglie più dure. La Villa d'Oro occupò il 7° posto in classifica.

1976
Nel corso dell'estate 1975 la squadra si recò in Polonia per curare, sotto la guida di Tiborowoski, la preparazione pre-campionato, attraverso una serLa Gres Lux Villa d'Oro. L'ultimo anno di Serie A. Da sinistra: Tiborowoski, Messerotti, Zanolli, Campedelli, Cavazzuti, Di Bernardo, Zuppiroli, Astolfi, Zavatti, Benedetti, Nava. Clicca per ingrandire.ie di incontri con la ex-squadra del giocatore polacco.
Col nuovo campionato furono completamente variati i criteri di svolgimento. Vi parteciparono 16 squadre divise in 4 gironi all'italiana con incontri di andata e ritorno. Le prime 2 classificate di ciascun girone avrebbero disputato una poule finale per l'aggiudicazione del titolo, le terze e le quarte si sarebbero battute per la retrocessione.
La Villa d'oro, non più sponsorizzata dalla COOP Italia, riuscì solo all'ultimo momento ad ottenere l'appoggio finanziario della Gres Lux e a partecipare al campionato. Le cose andarono meglio di quanto si potesse prevedere. La squadra superava la fase eliminatoria e nella poule finale si classificava al 5° posto.

Appena terminato il campionato un fulmine a ciel sereno: la Gres Lux aveva deciso di sospendere qualsiasi intervento a favore di squadre sportive. Si fece qualche tentativo e fu lanciato qualche appello per poter superare il grave frangente, ma inutilmente. Allora la Villa d'Oro, senza farne alcun dramma, decise di ritirare l'iscrizione dal campionato, con l'intenzione però di ricominciare tutto da capo. Tutti i giocatori furono posti in lista di trasferimento e la stessa Società cercò di agevolare nel migliore dei modi la loro sistemazione.
Si chiudeva un periodo, però si decideva di riaprirne subito un altro, continuando ad operare nel settore delle attività giovanili.

1978
Con la squadra nuova, costituita completamente di giovani, si ottenne la promozione alla Serie C.

1979
Tornarono per il campionato atleti che avevano dato lustro alla Villa d'Oro come Nava, Fiorini, Messerotti e la squadra, così rafforzata, ottenne la promozione alla Serie B.

1980 - 1985
Dal 1980 in poi la squadra partecipò con varie denominazioni (dovute a diversi abbinamenti commerciali) al Campionato di Serie B.

La rinata squadra della Villa d'Oro militante in Serie B nella stagione 1981/82. Da sinistra: Caleffi (dir.), Mescoli, Mantovani, Silvestri, Rainoldi, Giovanardi, Gasparini, Righi, Vacondio (all.), Lolli (all.), Quadrivi, Benedetti, Zanasi, Navazio, Saguatti, Ballestrazzi, Scapinelli, Zirondoli. Clicca per ingrandire.


ANNO
NOME
SERIE
CLASSIFICA FINALE
1951
RUENTES
FIPAV
Campione Provinciale e Regionale
1952
RUENTES
FIPAV
Camp Prov. e Reg. - PROMOSSA in C
1953
U.S. CROCETTA MO
C
1° Classificata
1954
U.S. CROCETTA MO
B
1° Classificata
1955
U.S. CROCETTA MO
A
2° Classificata
1956
U.S. CROCETTA MO
A
1° Classificata - SCUDETTO
1957
CIAM VILLA D'ORO
A
3° Classificata
1958
CIAM VILLA D'ORO
A
1° Classificata - SCUDETTO
1959
CIAM VILLA D'ORO
A
2° Classificata
1960
CIAM VILLA D'ORO
A
2° Classificata
1961
CIAM VILLA D'ORO
A
1° Classificata - SCUDETTO
1962
CIAM VILLA D'ORO
A
2° Classificata
1963
CIAM VILLA D'ORO
A
3° Classificata
1964
CIAM VILLA D'ORO
A
6° Classificata
1965
CIAM VILLA D'ORO
A
5° Classificata
1966
CIAM VILLA D'ORO
A
6° Classificata
1967
CIAM VILLA D'ORO
A
6° Classificata
1968
CIAM VILLA D'ORO
A
10° Classificata - RETROCEDE in B
1969
CIAM VILLA D'ORO
B
2° Classificata
1970
UNIPOL VILLA D'ORO
B
2° Classificata
1971
UNIPOL VILLA D'ORO
B
3° Classificata
1972
UNIPOL VILLA D'ORO
B
6° Classificata + Titolo RAGAZZI
1973
UNIPOL VILLA D'ORO
B
3° Classificata
1974
COOP ITALIA VILLA D'ORO
B
1° Classificata - PROMOSSA IN A
1975
COOP ITALIA VILLA D'ORO
A
7° Classificata
1976
GRES LUX VILLA D'ORO
A
5° Classificata
1978/79
VILLA D'ORO
1° Div.
1° Classificata
1979/80
VILLA D'ORO
C
1° Classificata
1980/81
VILLA D'ORO
B
 
1981/82
VILLA D'ORO
B
 
1982/83
FIORDALBA VILLA D'ORO
B
5° Classificata
1983/84
GATTO VERDE VILLA D'ORO
B
3° Classificata
1984/85
NEVIANI VILLA D'ORO
B
1° Classificata
1985/86
UISP CTM VILLA D'ORO
B
6° Classificata


E' breve ma intensa la storia della sezione di pallavolo femminile alla Villa d'Oro. Si costituì nel 1975, quando Mara Raimondi, con la collaborazione di alcuni soci, riuscì a raccogliere intorno a sè un gruppo di ragazze che, opportunamente esercitate, costituirono il nucleo di base per dar vita ad una squadra ben affiatata da inserire nell'attività agonistica.
Nel 1977 (la squadra aveva partecipato per i primi 2 anni ai campionati UISP) avvenne la confluenza alla Villa d'Oro dell'intero settore pallavolo della polisportiva Sacca allenata da Piero Zoboli: un'operazione concordata fra le due società nel quadro di un programma di razionalizzazione degli interventi sul territorio relativamente alle attività sportive, finalizzato ad evitare dispersioni sia di dirigenti che di mezzi.
Con il campionato 1977/78 iniziava l'ascesa della formazione maggiore che vinceva il Campionato Provinciale Amatori Uisp e successivamente otteneva la promozione al Campionato di 1° Divisione FIPAV.
Nella stagione successiva (1978/79) avvenne la promozione alla Serie D regionale (una sola sconfitta) ed il merito principale va attribuito a Mara Raimondi (ora Presidente della FIPAV Provinciale) che, oltre a svolgere le funzioni di allenatrice, aveva contribuito con la sua esperienza di atleta alla vittoria finale.
Seguì un periodo di rinnovamento dell'organico delle atlete e di rafforzamento dei quadri tecnici, con l'immissione di Rita Torricelli e Patrizia Stefanelli nel ruolo di allenatrici.
Nel 1979-80 tre squadre prendevano parte ai campionati delle categorie: Under 15, Ragazze e Serie D, allenata da Zoboli. Quest'ultima pagò lo scotto del noviziato e si salvava dalla retrocessione solo per un allargamento degli organici delle squadre, disposto dalla federazione.
Non tutto il male viene per nuocere e così, proprio grazie alla lezione dell'anno precedente e all'inserimento nella squadra di Simonetta Salvetti, elemento proveniente da una compagine di Serie A1, l'annata 1980/81 finì con la vittoria in Campionato e la promozione in Serie C2.
Dopo questa brillante affermazione, che venne pubblicamente festeggiata con l'assegnazione di una medaglia d'argento alle ragazze e agli istruttori, la squadra iniziava il campionato senza programmi ambiziosi, ma con la ferma determinazione di evitare di rimanere coinvolta nella zona retrocessione.
Nella stagione 1981/82 veniva raggiunto un altro obiettivo previsto dLa squadra femminile 1977/78.  Da sinistra: Zoboli (all.), Cadalora, Raimondi, Fava, Burani, Bettalico, Cucconi. Lanzotti, Stefanelli, Patrizia G., Torricelli, Campioli, Casari. Clicca per ingrandire.al piano iniziale: un terzo posto nel campionato di C2 e una promozione non preventivata alla C1, dovuta ad un allargamento dei gironi, deciso dalla Fipav. La nuova situazione venutasi a creare mise la squadra di fronte ad una serie di difficoltà dovute più che altro all'inesperienza di quasi tutte le ragazze ad affrontare campionati di carattere nazionale. Nonostante tutto nel 1982/83 fu possibile ottenere, dopo una poule di qualificazione, la salvezza. In questa medesima stagione la sezione raggiunse la sua massima capacità organizzativa.
La stagione 1983/84 portò alla retrocessione della squadra maggiore in C2, dopo un campionato difficile e tormentato. Seguì un periodo di disagio generale. Si cercò di correre ai ripari, ma si constatò che le ragazze non potevano impegnarsi oltre un certo limite. Si tentò un rinnovamento della squadra, ma con scarsi risultati. Allora, constata l'impossibiltà di attuare un programma di ripersa con le garanzie richieste dalla Società, fu deciso di accettare la proposta del Civ Modena Volley di unificare i due organici e di formare una squadra con elementi provenienti dalle rispettive squadre Under 15 e con l'apporto di alcune ragazze che avevano disputato il campionato di C2.
La nuova squadra nata da questa fusione, pur recando la denominazione Civ&Civ per ragioni di sponsorizzazione, resta in effetti patrimonio della Villa d'Oro, anche perchè si allena e gioca nelle palestre gestite dalla società.
Se la squadra maggiore aveva segnato il passo e aveva dovuto rivedere i propri programmi, le formazioni giovanili, guidate da le istruttrici Torricelli, Stefanelli, e dall'istruttore Giancarlo Bellonci, continuavano con regolarità la loro attività, ciò a testimoniare che la Villa d'Oro e fermamente intenzionata a mantenere viva la tradizione della pallavolo femminile... (clicca qui per accedere alla storia recente del settore femminile)


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