La promozione arrivata a sorpresa (o quasi) non ha snaturato i piani della dirigenza mirandolese: puntare sui giovani (considerando Becchi un giovane immortale, per definizione). Quindi, nonostante il salto di categoria, il blocco dello scorso anno è stato confermato. La partenza di Martinelli è stata colmata dall’acquisto di Gambarelli (anche se alla prime uscite è sembrato leggermente acerbo per supportare la categoria da protagonista). L’arrivo di Giusti (uno dei pochi che si è salvato dal disastro San Martino) contribuisce ad aumentare la potenza in attacco; il rientro di Bozzoli e l’arrivo di Schiavo rafforzano un reparto centrali che perde Baraldi (il suo spostamento nel ruolo di opposto, già provato lo scorso anno, è un’altra scommessa ad alto rischio. Quanto durerà?). Le certezze sono poche: oltre a Bozzoli, sicuro affidamento è offerto da Zucchi (condottiero della cavalcata vincente della scorsa). Mari dovrà giocoforza dimostrarsi più continuo dello scorso anno e Bottecchi non far rimpiangere Luppi nel ruolo di libero.
I presupposti descritti rendono la salvezza un obiettivo assai difficile da raggiungere. Il girone non si presenta certo come il più complicato; nonostante qualche squadra fuori-categoria nei piani alti, le ultime posizioni appaiono abbastanza equilibrate. Con un pizzico di fortuna, tanta dedizione e un gruppo unito l’obiettivo è, comunque, pensabile.

Anche in questo caso il titolo è arrivato a sorpresa: un regalo in occasione del centenario della Polisportiva rossonera. E anche in questo caso la scelta è stata quella di confermare in toto il gruppo dello scorso anno: hanno abbandonato Bigi e Gariboldi (che lasciano l’attività), Guaitoli (secondo di Nannini a Carpi) e Fontana (a Corlo dove troverà maggiore spazio). Sono arrivati Trebbi (dall’Anderlini, l’opposto più prolifico dei campionati nazionali nella classifica Superbomber dello scorso anno, terzo assoluto), Luppi (da Casinalbo) e Ugolini (affondato insieme a San Martino). Al palleggio confermatissimo Guerzoni, autore di un ottimo campionato lo scorso anno, che dovrà confermarsi sugli stessi livelli per mantenere il posto di titolare, conteso da Nicolini. Sull’attacco di palla alta mister Burrozzi© (affiancato dal sempre più primo allenatore Battistini) dovrà risolvere, (nonostante la doppia assenza di capelli), diversi grattacapi: non sarà facile infatti scegliere, in posto 4, tra quattro giocatori dalle caratteristiche assai diverse. Infatti i nuovi arrivi si vanno ad aggiungere ad un Papotti sempre più a suo agio nel nuovo ruolo e Armaroli (lo scorso anno bestscorer delle Serie C nel ruolo). Nel ruolo di opposto, invece, la discontinuità che lo caratterizza potrebbe risultare fatale a Trebbi, che corre il pericolo di soccombere di fronte all’armonica continuità di Rontani. Al centro confermatissimi Capitan Carretti e Malavolta, affiancati in seconda battuta da Barbieri. Bergianti alla verifica finale: si può davvero considerare la più grossa promessa tra i liberi modenesi e continuare a considerarlo il candidato numero uno a sostituire La Torre e Ferrari nelle massime categorie?
La salvezza sarebbe già un ottimo successo visti gli alti e bassi che caratterizzeranno la squadra rossonera. Se saranno gli alti a dominare, e l’ignoranza del gruppo si confermerà ai livelli dei primi allenamenti, sarà B2. Se vinceranno i bassi (Batta e Robbino sono in pole) sarà mesta, mestissima retrocessione

Ecco un’altra squadra protagonista di un salto di categoria, dopo un campionato di Serie C quasi impeccabile. Qualche arrivo di peso, qualche promessa, qualche ritocco. Anche in questo caso la conferma quasi totale del gruppo vincente. Sono arrivati Malavasi (che al centro si giocherà il posto con Forghieri e Fracassini), Caumo (che verrà schierato in diagonale a Grilli, con Meschieri spostato nel ruolo di libero). Groppi arriva per affiancare Benatti: difficile anticipare chi giocherà, anche se l’Italo-argentino ha una crescita potenziale decisamente maggiore del compagno ex-San Felice. Gandolfi spostato nel ruolo di banda (settimo uomo, o sesto in diagonale con Grilli?), lascia spazio a quella che dovrebbe essere l’espolosione (attesa ormai da qualche anno) del giovane Canulli, mentre anche Bellei (secondo opposto lo scorso anno nella classifica assoluta del superbomber) potrebbe ritagliarsi dello spazio fin della primissime giornate.
Equilibrata come al solito, potentissima fisicamente, dotata di un ottimo rapporto muro-difesa, la squadra carpigiana potrebbe invece presentare qualche problema in attacco, soprattutto se Grilli non si confermerà, anche in Serie B2, la bocca da fuoco dello scorso campionato. Ma, dopo averla vista nel primo turno di Coppa Italia di Serie B, la salvezza sembra assicurata!

In teoria una vittima sacrificale. Le partenze di Travica (che si spera nel giro di pochi anni possa sotituire Vermiglio in nazionale…), Raimondi (lo scorso anno banda più prolifica in assoluto) e Schiavo hanno indebolito la rosa di Tomasini. Gli arrivi dei giovani tatuati Anderlini (Serie D) non potranno far dimenticare i talenti giallo-blù. Al palleggio troviamo quindi Ugolini (in decisa crescita tecnica rispetto agli anni scorsi). A Giannotti, confermato nel ruolo di opposto, saranno richieste una continuità ed un'efficacia maggiore. Sangiorgio e Famiglietti saranno schierati di banda, garantendo ricezione ad alti livelli ma qualche limite di potenza in attacco. Al centro invece sembra molto ben assortita la coppia Cerofolini-Tirozzi (il primo fuori per infortunio la scorsa stagione, il secondo una delle più belle sorprese). Managlia e Tosatti si alterneranno nel ruolo di libero.
Vittima sacrificale solo in teoria: in Coppa Italia ha perso solo al quinto set contro Bologna (seria candidata alla promozione in Serie A2), oltre ad arrivare al quinto set in trasferta alle Marconi nonostante l’assenza di Capitan Famiglietti.

E’ incredibile la campagna estiva messa in piedi dalla società reggiana. Via tutti, 9 acquisti modenesi, giovani. In regia arrivano Da Como e Sighinolfi (che non ha certo brillato nella sua seconda stagione a San Martino). Di banda la rivelazione dello scorso campionato (Raimondi), l’equilibrio fatto a giocatore (Marcello Galli), Malmusi e Scanzano (che partiranno in panchina). Anche al centro due giocatori che hanno già dimostrato da valere più di una B2: Manfrin l’anno scorso è stato uno dei migliori nel Cavriago di Benedetti, mentre Carretti ha trascinato l’Anderlini ad una salvezza inizialmente solo sperata. La ciliegina sulla torta risiede nell’unica conferma del vecchio sestetto titolare: Elia Piccinini. Inoltre, determinanti già da anni nel gruppo Scuola di Pallavolo, sono arrivati il libero Ricchetti e Mister Astolfi. Alla luce di quanto scritto come non candidare Correggio tra le favorite nella corsa alla B1? Equilibrio e potenza, gioco veloce a attacco di palla alta. Muro e battuta. Non manca niente!

Rispetto allo scorso anno qualcosa è cambiato. La squadra di Giovanardi non si presenta più come candidata numero uno alla promozione. Le partenze di Pederzini, Luppi e Groppi, unite a qualche limite dimostrato lo scorso anno, non lasciano più trasparire quell’aurea di squadrone imbattibile che aveva a settembre 2003. Gli arrivi (Sassi, Mattioli, Liccardo, Cristani, Mazzoli) non permetteranno certo alla rosa di fare il salto di qualità. Ma chi ha detto che questo non sia un vantaggio…
Innanzitutto il girone appare molto più abbordabile di quello dello scorso campionato, sicuramente meno impegnativo del girone B. In secondo luogo è arrivato un opposto di ruolo, grave mancanza nell’anno concluso. Infine i metodi di Malservisi saranno probabilmente assimilati meglio dalla squadra (ed in particolare dai ‘vecchi’) rispetto a quelli di Lodi.
La coppia dei centri parte anche quest’anno in deciso vantaggio rispetto a tutti i rivali; Saranno sicuramente da sistemare, dopo le incertezze della scorsa stagione, la battuta e la ricezione (Marconi dovrà essere maggiormenre responabilizzato, una mano potrà arrivare dall’innesto di Cristani, mentre anche Roversi fornirà il solito contributo). La regia verrà affidata alle mani di Pasini, meno estroso ma più continuo di Santini. L’attacco di palla alta non si discute, con Cesari (se avrà il tempo e la voglia per continuare e si farà trovare al 100%) e Liccardo che rappresentano una sicurezza, e Mazzoli che si dovrà far valere al primo anno da titolare dopo tanti anni passati seduto. Ma i presupposti per un ottima annata, senza partire da protagonisti assoluti, ci sono tutti

Dopo diversi anni con l’acqua alla gola, per la formazione corlense potrebbe trattarsi dell’anno del rilancio. Certo, la campagna acquisti prometteva più di quel che è stato (si è parlato di Cicciolo Ferrari, di Bellini, di Tardini), ma la rosa è ringiovanita, oltre ad apparire più equilibrata. Probabilmente gli acquisti migliori sono i componenti della diagonale principale: Barbolini (da subito) e Petocchi (quando pienamente recuperato) sono dotati di un tocco che vale anche categorie superiori alla Serie C… anche se fisicamente potrebbero soffrire. Nel ruolo di opposto è arrivato un Fontana che sicuramente non farà rimpiangere Dalla Monica, e che si proporrà come punto di riferimento per l’attacco della squadra di Mister Tassoni (riuscito a durare un intera stagione sulla calda panchina corlense...). Di banda una sfida assai equilibrata: dando per scontato il posto a Pecorini (se reggerà fisicamente), rimane un posto tra Lancellotti (in arrivo dal Torrazzo), Soli e Ravazzini (con quest’ultimo che potrebbe finire a fare il libero). Forse l’unico ruolo leggermente scoperto è il centro: l’estate non ha portato nessuna novità. Il matrimonio di Leonardi ed lo strano carattere di Saetti Baraldi potrebbero renderlo il punto debole della compagine. Da segnalare la presenza, seppure discontinua, di Roberto Ferrari nel ruolo di libero: lo spettacolo è garantito (biglietto all’ingresso obbligatorio nei sabati in cui sarà presente). Visto comunque anche quello che dovrebbe essere il livello del girone, è lecito aspettarsi un campionato da semi-protagonisti!

Dopo la sfortunata e discussa retrocessione dello scorso anno, a seguito del ripescaggio, la squadra si ripresenta ai nastri di partenza con rinnovate ambizioni. Inedita la diagonale principale: sono arrivati Salvatori in regia (che dovrà comunque sudare per conquistare il posto da anni di proprietà esclusiva di Forlani) e Lamonica opposto (che dovrà trovare un po’ di continuità psichica). Confermate le bande Fratti e Minghelli, anche quest’anno affiancate da Sgarbi: buona la ricezione, discreto l’attacco. Il reparto centrali è forse quello che più si addice alla categoria: Manni non ha bisogno di presentazioni (ma garantirà una presenza continua?), mentre Ghidorzi si è sempre espresso su buoni livelli (nonstante le lunghe soste per infortunio). Anche quest’anno l’obiettivo numero 1 sarà la salvezza, ma con Smaltochimica e Sassuolo che dovrebbero occupare i due ultimi posti della classifica, i problemi saranno certamente minori…

Sarà una lotta durissima. Il girone B presenta almeno 4 squadre di livello assoluto. Anzi, 5. Vignola è una di esse. Se l’anno scorso la squadra vignolese ha ben figurato nonostante la lunga assenza di Zanarini (infortunio al legamento del ginocchio), quest’anno potrebbe fare sfracelli. Partiti Gollini e Reggiani, sono arrivati Piretti e, soprattutto, Valenzi. La potente banda ex-Correggio dovrebbe essere garanzia di quel salto di qualità da anni cercato. Il rientro di Zanarini (per il momento sostituito da Mincione), la conferma di una delle migliori coppie di centrali presenti sulla piazza (Artioli-Fortini), Stefani in cabina di regia e l’arrivo di una certezza come Sibani alla conduzione tecnica, faranno partire Vignola con tutti i favori del pronostico. Attacco di palla alta e veloce, muro e battuta. Da verificare la tenuta in ricezione, con il peso che graviterà sulle spalle di Piretti e del libero Santini

Ecco la seconda candidata del Girone B alla promozione. Dopo la splendida cavalcata della scorsa stagione, si ripresenta al via ulteriormente rafforzata e sembra pronta a concedere la rivincita alla squadra vignolese. L’arrivo di Pederzini permetterà di scegliere sull’attacco da posto 4 (considerando la diagonale Raguzzoni-Zoboli tanto forte quanto insostituibile). La banda ex-Casinalbo si affiancherà infatti a Malaguti, Poli, Negrini e Barbolini, con quest’ultimo che potrebbe essere dirottato al centro, insieme a Zuccarini. Arriva anche Ciaccia come vice-Raguzzoni, concedendo la possibilità a quest’ultimo di tirare fiato nei momenti più critici (vedi distorsione alla caviglia dello scorso anno), cose impossibile la passata stagione. Inoltre da segnalare l’arrivo di Manicardi, che sostituirà Avallone nella (impossibile) conduzione di questo branco di matti. Se il buongiorno di vede dal mattino, non riuscirà a mangiare il panettore. Tutti i fondamentali sono ben coperti (piccola incognita, ma proprio piccola piccola, rappresentata dalla ricezione). Riusciranno i ragazzi di Bulgarelli a ripetere l’impresa della scorsa stagione? Difficile, visto l’incremento di difficoltà del girone… ma probabile

Confermato quasi per intero il blocco della scorsa stagione, sono stati inseriti Mirko Sorci (centrale, dalla Pol. Bellaria), Droghetti (banda del Pianoro per colmare la partenza di Genasi) e Callegaro (centrale, ex-Occhiobello). Inoltre Mantovani ha sostituito Malservisi sulla panchina bolognese. Confermatissimo Ferrari in regia, probabilmente Cremonini sarà ancora l’opposto (bocciato sia l’esperimento Borsari C. nel ruolo, sia l’approdo di Marco Guaitoli). Di banda dovrebbero giocare Zambelli (che sembra aver superato i problemi della passata stagione) e Droghetti, con Sorci e Borsari centrali. Sulla carta la squadra è ancora più competitiva della passata stagione, l’arrivo di Sorci rappresenta una garanzia e Droghetti offre qualcosa di più in attacco rispetto a Genasi. Sarà comunque molto difficile ripetere l’impresa dello scorso anno, visto la difficoltà del girone e i durissimi derby che attendono la squadra di Mantovani

Se lo scorso anno è stato deludente (se non altro rispetto agli ultimi campionati vissuti da protagonisti), quest’anno sarà ancora più dura. Non vorrei ripetermi, ma il girone è difficile (più lo scrivo e più me ne convinco!). La squadra è rimasta la stessa, con la defezione di Bergamini nel ruolo di banda. Quindi accanto alla diagonale Giovanelli-Mignani, dovrebbero trovare spazio Pizzi e Vaccari, con Malagoli e Natali al centro e Giu. Giovanelli libero. A parte gli arrivi di Baldini (centrale da Mirandola) e Stocchetti (banda dalla Daytona) è la stessa squadra: potente e incisiva nel gioco di palla alta (non spinta…) ed in battuta, con qualche difettuccio al centro e in fase di ricezione. Determinante sarà anche il fattore campo: venire via da San Felice con tre punti è una missione quasi impossibile.

La neo-promossa ha cercato di fare le cose in grande. Ha portato un alzatore ed un centrale neo-promossi in B1 (Martinelli e Solieri), una banda che ha fatto i play-off in serie C (Carretti) e un altro attaccante di palla alta con una lunga esperienza di categoria (Bergamini). Ma la differenza tra C e D è abissale, forse uno dei gap più alti dell’intero movimento agonistico. Seppure l’intento dichiarato sia la salvezza, probabilmente San Prospero finirà nella prima metà della classifica, ma non potrà lottare per le primissime posizioni. Forse pagherà l’assenza di un vero opposto di ruolo (come l’anno scorso, nonostante la cavalcata vincente dovuta ad un organico nettamente superiore agli altri). Qualche problema potrebbe derivare anche dal centro (solo Solieri ha esperienza in categoria) e dal libero. Una garanzia invece i posti 4 (più tecnica che fisica, visti gli acciacchi che colpiscono continuamente sia Baratella che Carretti!) e la regia. Parlare e prevedere è comunque troppo difficile, è una squadra che va attesa alla prova dei fatti e che potrebbe anche stupire.

Al terzo tentativo, dopo una crescita di 3 posti e 12 punti rispetto al campionato precedente, dalla squadra di Piccinini ci si aspetta ancora di più. Forse è difficile, perché (saremo ripetitivi, molto ripetitivi) quest’anno il girone è decisamente più complicato dello scorso anno. Ma il gruppo è lo stesso, l’eperienza è maggiore, così come le alternative. Alla rosa si è infattti aggiunto Casalin, che lotterà con Gusmani (spesso alle prese con un problema alla spalla) per conquistare il ruolo di opposto nello starting six. Di banda Maccaferri e Sirotti, grazie alle loro doti in ricezione, partono in vantaggio su Marinelli. Al centro Melotti e Branchini sono ben assortiti. Anche Guidotti ha acquisito quella necessaria sicurezza per dar fiducia al reparto difensivo. Quindi una squadra completa, senza particolari punti di eccellenza, che lotterà per sistemarsi nelle parti alte della classifica.

Profondamente rinnovata la squadra di Montanari. Sono partiti Petocchi E. e Lancellotti destinazione Corlo, Petocchi M. destinazione Villanova, Vescovini non sarà in grado di fornire un apporto costante. Anche Barbieri e Scala hanno abbandonato la causa di Ziosi. Al loro posto sono arrivati un manipoli di giovani anderliniani (Rovatti, Grimandi e Verucchi), un libero fermo da un paio d’anni. In regia giocherà quindi Verucchi, che si troverà Martinelli come opposto (forse la più bella sorpresa della scorsa stagione). Di banda competizione tra Artioli (la potenza senza il controllo), Ognisanti (il controllo senza i centimetri) e Della Casa (l'assenza di auto-controllo… alcolico), con il primo e il terzo leggeremente favoriti ed il secondo che potrebbe finire nel ruolo di libero. Al centro giocheranno invece Rovatti e Grimandi, con Guidotti a ruota. Anche quest’anno obiettivo principale sarà la salvezza, anche se dopo un po’ di rodaggio il centro classifica è un obiettivo raggiungibile