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LE PAGELLE DI PADELLA

Visto che di addii malinconici al volley ne ho già fatti a iosa (questo se ricordo bene sarebbe il quarto) ho deciso di lasciarvi con delle pagelle senza melodramma...
Cari compagni di stagione, conto che insieme alle 'offese' e alle battute marce che leggerete riesca a trasparire l'affetto e la stima che ho nei vostri confronti, e quanto io mi sia divertito con e grazie a voi.
Ho avuto una fortuna immensa a conoscervi e sono orgogliosissimo di aver terminato questo splendido viaggio con questo gruppo.
Se in futuro rileggendo le cazzate qua sotto mi ricorderete con anche solo la metà dell'affetto con cui vi ricorderò io, allora avrò raggiunto il mio scopo.
E ora, in ordine sparso..:

FILIPPO RINALDI
Fillo: detto anche 'manine d'oro', sembra non accusare mai la distanza della sua bella. Ma questo probabilmente perchè non sa la geografia. La prolungata mancanza della partner lo rende folle portandolo a godere delle docce gelate in inverno, probabilmente perchè inconsciamente servono anche a placargli i bollenti spiriti. Si scaviglia con la stessa nonchalance con cui apre i tappi di birra utilizzando qualsiasi oggetto, sua dote principale. SCIABOLATORE.

MATTEO BOMBARDI
Matte Bomba: solo a superarmi per qualità e quantità di offese verso il fratello. Oltre all'odio parentale abbiamo condiviso molti dolori fantacalcistici. Segue contemporaneamente tutte le partite su qualsiasi piattaforma e al contempo a capire tutti gli esercizi cervellotici del mister senza sbagliare mai a segnare i punti. Quando facciamo l'esercizio del panino fa più fatica lui di tutti quelli in campo, e sicuramente più di Moc. MULTITASKING.
MARCELLO FORNI
Cello: unico più titolato e più vecchio di me. Fa valere l'anzianità trangugiando birra e pizza a non finire, distribuendo in cambio delle sospette caramelle gommose di lupo alberto dalla provenienza sospetta. Assilla tutti per chiedere i documenti e pretende trattamenti osteopatici al dorso. Spoilera a tutti la formazione titolare me, incredibilmente, non ci azzecca. Riscatta tutta la stagione salvandoci la vita in un ritorno dalla toscana abbracciando in modo salvifico contemporaneamente Cesare e il volante del pullman. SBIRRO
MATTEO MARTINELLI
Matte: forse unica persona che ho visto ascoltare (e capire) gli esercizi del mister. Che sia un romantico un po' ingenuo lo dimostra seguendo la Vero fino in Germania per il campionato del mondo ma soprattutto perchè ancora chiede ai compagni di la dalla rete se per caso l'hanno toccata a muro sperando in una risposta onesta. Mi ha guidato come farebbe un cane guida a ogni cambio di rotazione ogni santo allenamento. BADANTE
AGNESE GOZZI
Agne: nettamente la miglior ricevitrice della squadra. In particolare di insulti. Obbligata a portare da bere della birra e da mangiare della pizza che non toccherà mai. Vince tutte le sfide di battuta-rice con Plessi (non che ci voglia molto). Probabile futuro capo allenatore mondiale. SOTTOSTIMATA.
DAMIANO GIURIATI
Puccio: palleggiatore estremamente preciso. Così preciso che si laurea a pieni voti in riabilitazione della mano e l'ultima settimana di allenamento si frattura la caviglia. E' in grado di catalizzare un sacco di palloni in difesa, per lo più in faccia. Si merita tutto questo e anche di più. Unico a essere più antipatico da sbronzo che da sobrio. FINTO UMILE.
MARCO RONCHETTI
Ronch: la lirica e One piece sono le passioni di questo giocatore eccezionale e non esita ad implementarle in tutti gli allenamenti. La prima bestemmiando con un potentissimo DO di petto di pavarottiana memoria ogni volta che sbaglia un primo tempo, ottenendo la standing ovation degli astanti ogni singola volta. La seconda emerge nel bagherone,evita di tuffarsi inutilmente avendo sbloccato l'haki dell'osservazione e essendo in grado di predire in anticipo le palle che non sarà in grado raggiungere, cioè tutte. Quando entra in modalità 'sfida di amici' è infermabile, lo si può notare in quanto unico dotato di maglia bianca. ARMA SEGRETA
ANDREA FERRARI
Andreone: Ormai lo conoscono in ogni dove, è sulla bocca di tutti!! il super eroe di cui non avevamo bisogno ma che ci meritiamo! Svitol! L'eroe che si svita. Il colpo segreto? (mica tanto segreto visto che sono riuscito a murarlo persino io): gambe orientate in 5 e tronco che si svita in 1(la spalla è ferma). Punto debole? La gravità. Non chiedetegli di saltare nè di spostarsi da centro rete. Ma come ogni eroe fa della sue debolezza un punto di forza e mura tutte la pipe rigorosamente piedi a terra. Possiede anche l'antico colpo del 'vassoione' che consiste nel cadere rovinosamente a terra per prendere una palla in tuffo con le sue manone scatenando l'ilarità generale che impedisce agli avversari di controbattere. M.V.P.
VALERIO GROSSI
Vale: Bullizzato per la sua altezza in nome di una falsa inclusività fingono di trovargli un utilizzo mettendolo a valutare le altezze del vertek. In realtà viene messo lì solo perchè è divertente vedere la fatica che fa con il bastoncino a mettere a posto tutte le asticelle. Assunto solo per farci sembrare più grossi quando vicini a lui. A causa di questo sviluppa una forte insicurezza che lo porta non parcheggiare mai la bicicletta fuori per timore che la rubino. Non ha capito che nessuno la prenderebbe mai perchè fa schifo.. lui eh, non la bici. PANTANI.
FEDERICO BOMBARDI
Bomba: Votato quarto miglior centrale del girone. Posizione raggiunta grazie alla sua forte confidenza in se stesso. Nel senso che prima era secondo, poi, in estasi da play off NBA, dichiara di avere il ghiaccio nelle vene. Da quel momento l'unica voce che aumenta vertiginosamente è quella alla casella 'offese', le prestazioni invece sono inversamente proporzionali al numero di busche in cui finisce. Ammetto essere un giocatore migliore di me ma solo al fantacalcio. ICE MAN.
LORIS MOCELLI
Moc: Giocatore fenomenale! Alza primi tempi in bagher, spinte in banda dopo finta di attacco da seconda linea, attacca fortissimo in diagonale strettissima dopo autocopertura di un sapiente palleggio conto il muro avversario! Peccato che tutto questo accada nei primi 5 minuti di riscaldamento, mentre tutti gli altri sono ancora ad allungarsi a terra. Dopo finisce la birra (sia figurativamente che letteralmente parlando). Il tutto in ciabatte. Usa le sue consumate abilità da venditore per convincermi a riniziare a giocare al volley dopo che mi sono ritirato, andare a ballare quando voglio andare a letto e sfondarmi di cibo quando sono a dieta. Punto più alto in carriera quando ha millantato di poter andare a offendere l'arbitro perchè lui era il capitano in campo, il tutto di fianco ad un allibito Plessi. GORDO
FRANCESCO BETTALICO
Beta: Fa 1800 schede calibrate ad personam e preparate nei minimi particolare per poi ritrovarsi Mocelli che fa pesi in ciabatte, Sarto che tira a canestro e il Maestro che per scaldarsi carica tutti i dischi, il frigo e occasionalmente anche Monni sulla quadrabar. Aspetta con sempre maggiore disillusione il cinturone dopo aver pagato il riscatto a Ronch. Esegue tutti i test possibili immaginabili per per trovare la causa dei dolori degli atleti, ma non si accorge che sono tutti affetti da una diffusissima sindrome da tiramento di culo. INGENUO.
MATTEO BERSELLI
Bers: Ragazzo immagine della Villa e soggetto ispiratore preferito di molti fotografi. La sua vita però non è tutta rose e fiori. A parte un ristretto gruppo di illuminati si vede bocciare sempre la proposta di mettere più cipolla nella pizza. Per risparmiare sulle trasferte decide di comprare casa alla Baia del Re. Per permettersela cerca di diventare ricco durante le trasferte facendo business on line guadagnando meno dei sui compagni che acquistano gratta e vinci da 5 euro. Condannato a essere preso su per ultimo in pullman e per questo obbligato a dividere sempre il posto con qualcuno si consola facendo tavoli alle scuderie e bevendo 100 gin tonic, rigorosamente senza ghiaccio (finito, lo ha tutto Bomba nelle vene), che regolarmente suda tutti sul parquet al primo tuffo. MOCIO
CHRISTIAN PAGANELLI
Christian: Maledetto! Mi avesse massaggiato una volta oh! Sarà anche oberato di lavoro (80% Mocelli) ma non trova mai tempo per dei colleghi vecchi e malandati. Propone abilmente degli orari di trattamento improbabili per chi lavora tipo dalle 15:17 alle 16.02 dei mercoledì dispari. I suoi servigi servirebbero sempre a portata di mano, soprattutto in trasferta, che lui furbescamente evita. LUNGIMIRANTE.
FRANCESCO MALAGOLI
Checco: per guidarci al meglio si confronta spesso con molti suoi pari ruolo, solo che tutti gli psichiatri interpellati continuano a dirgli che no, una cura ancora non c'è. Inventa esercizi che capiscono solo Matte Bomba e Martinelli e sfoga la sua frustrazione cercando di suicidarsi ingurgitando chili e chili di salame piccante e 'salsiccia' di 'Braccio e la mente'. Con tono molto rispettoso verso fine anno si toglie un sassolino e mi chiede il perchè delle mie scelte a muro ma, a giudicare dalla faccia, 'salto a cazzo' non era la risposta che si aspettava. Disilluso lascia il volley. Ha comunque il grande merito di provare a spiegarmi le rotazioni e le regole del base del volley fino all'ultimo allenamento. ALLIBITO.
DEMETRIO SOLI
Deme: giocatore fortissimo e umile, quasi di altri tempi. Traumatizzato dall'essere stato allenato da Tommasini a suon di tuffi e dall'essere unico sullo terra a sopportare Sarto ha bisogno di procurarsi del male fisico per superare queste disgrazie. Cade rovinosamente a terra tutte le azioni apposta. In un giorno particolarmente buio tenta di farla finita cercando di impiccarsi con la corda di separazione dal pubblico, ma non ce la fa e gli tocca di sopportare Sarto ancora per molti anni. SANTO SUBITO.
EDOARDO SARTORETTI
Sarto: Disgrazia vivente che ha il pregio di farci capire quanto possiamo essere resilienti davanti alle calamità. Fa sempre l'ultimo punto a bagherone, per gli altri, e infatti non ne vince uno dal 92. Appesta tutta la palestra ordinando improbabili pizze tonno e uovo e ha l'incredibile capacità di rompere la palle a più persone contemporaneamente (quando è in forma smagliante a tutti). Mio grandissimo e maggiore rimpianto è quello di essermi perso il suo momento più alto della stagione, quello in cui a fine anno viene chiuso in uno stanzino e, a luci spente, in un minuto prende tutte le mazzate che non ha preso durante l'anno. STRESS TEST.
ANDREA PLESSI
Plessi: l'erede di Ugolini risulta essere il capitano più bistrattato di sempre. Si affanna a raccogliere i soldi per le pizze e a ricercare le convenzioni più convenienti con i ristoranti anticipando le quote a tutti. Accumula così un debito in banca di 13.450 $, metà dei quali sono dei crediti inesigibili verso Ronch e Sarto. Cerca di rifarsi truffando l'assicurazione dell'auto simulando un inverosimile incidente in tangenziale. Difende benissimo solo ed esclusivamente quando non serve.
FILIPPO MONELLI
Monni: con Monni è stato odio a prima vista. Studioso, non fuma, non beve, non ascolta musica.. Ho cercato di portarlo sulla (bir)retta via con scarsi risultati. Invece che ringraziarmi confessa di avere poco senso dell'umorismo e per ripicca decide tutto l'anno di non fare un appoggio buono che sia uno per consentirmi di attaccare un primo tempo decente. Per acquisire credibilità e massa si uccide di pesi ma il Maestro non ne è intimorito e lo prende a schiaffi ugualemente. Responsabile diretto di tutte le nostre vittorie in casa perchè porta con se il pucciosissimo MiniMonni. PERMALOSO.
FEDERICO BENINCASA
Maestro: non ci sono parole per descrivere l'impatto del Maestro. Guida spirituale della squadra, della città, DEL MONDO. Vate cui si rivolgono i capi di stato per prendere spunto per le più importati riforme sociali. Basti pensare al 'reddito di cittadinanza' palesemente copiata dal 'reddito piede' che il Mastro spesso elargisce al Mr. Brown per dissetare gli assetati. Come un suo meno importante predecessore sfama gli affamati grazie alla 'torta piede'. C'è chi moltiplicava i pani e pesci? Bene, allora lui moltiplica i piatti. Da Zoello. Al Compleanno di Ronch. In più parti. Elargisce massime che verranno ricordate dai posteri: 'ci stà' dopo aver spaccato la faccia a Plessi con una pallanota a muro, 'sono 2 metri' per giustificare una difesa neanche tentata e, per ultima, la massima ripetuta alla fine della spiegazione di ogni esercizio e che più mi consolerà quando mi prenderà la malinconia di questo sport ..'è solo pallavolo raga'. DIO.
FEDERICO PADELLA TRIANNI
e a questa.. pensiamo noi:
Uno struzzo in missione. La dichiarata volontà di entrare in versione di "serpe in seno" per distruggere il mondo rossonero da dentro. Rimasto invece ammaliato dalla nostra realtà, alla quale si è trovato controvoglia troppo affine per non diventarne parte integrante. E che parte. Dopo un anno e mezzo di tempo si è anche compiuto il miracolo dei 1500 punti in carriera. Solo la bontà di Coach Checco e Matte Martinelli potevano portarlo a centrare un obiettivo di tale portata. Oltre a issarsi centro del Gruppo (più che della Squadra) ha contribuito a riportare ad una sinistra (purtroppo non extra-parlamentare) l'asse ROSSOnero. Se questi due anni risultano memorabili uno dei segreti è lui. Adesso si troverà alle prese con un ruolo nel quale siamo certi non concluderà le giornate NE!