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22/03/2002
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La realtà è che tutti gli uomini e tutte le donne sono filosofi. E difatti ognuno di noi vive immerso, con maggiore o minore consapevolezza, dentro a teorie filosofiche: c'è chi crede che Dio esista, chi pensa che non vi sia alcun Dio e chi, come l'agnostico, sostiene che il problema dell'esistenza di Dio sia una questione irrisolvibile; e convinzioni diverse, non di rado inconciliabili, si sono avute e si hanno sulla giustizia, sulla libertà, sulla verità, la validità e i limiti della conoscenza scientifica; sulla natura umana: siamo davvero liberi oppure la libertà che attribuiamo alle nostre decisioni ed iniziative è pura illusione in quanto noi siamo rigorosamente e causalmente determinati come ogni altro pezzo o aspetto della natura? E non è vero che nulla vi è di più culturale che l'idea di natura e quindi anche di "natura umana"? E quel che vale per l'idea di natura vale anche per l'inestirpabile problema riguardante il senso della storia: la storia dell'umanità, con i suoi successi e i suoi fallimenti, le sue conquiste e le sue tragedie, è guidata da leggi ineluttabili (di regresso, di progresso, cicliche, dialettiche) ovvero essa non ha alcun senso al di fuori di quello attribuitole da ognuno di noi? In politica, gli uomini hanno cercato di concepire la loro esistenza sociale in analogia con vari modelli: Platone tentò di comporre un proprio sistema della natura umana, dei suoi attributi e dei suoi fini, seguendo uno schema geometrico, poiché riteneva che questo avrebbe spiegato tutto quanto esisteva. Dopo di lui Aristotele propose uno schema biologico. Successivamente fu la volta delle numerose immagini cristiane della convivenza umana. Non è mancata l'idea di un esercito in marcia impegnato nella difesa di virtù come la fedeltà, la dedizione, l'obbedienza necessarie per superare e abbattere il nemico (idea con cui si è molto giocato in Unione Sovietica). E c'è l'idea che lo Stato sia un vigile urbano o una guardia notturna impegnato a impedire scontri e a custodire la proprietà, idea che è alle spalle di gran parte del pensiero liberale.

email: fabietto13@libero.it