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29/03/2002
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Ebbene, questi modelli spesso si scontrano; e col tempo emerge l'inadeguatezza di alcuni di essi nello spiegare aspetti dell'esperienza; e vengono così sostituiti da altri modelli che, spostando l'attenzione su ciò che i precedenti hanno trascurato, possono tuttavia rendere oscuro quello che i primi avevano chiarito. Ed ecco, allora, che il compito della filosofia, spesso difficile e doloroso, è districare e portare alla luce le categorie e i modelli nascosti in base ai quali gli esseri umani pensano ... ; rivelare ciò che in essi vi è di oscuro e contraddittorio; discernere quelle incompatibilità tra i modelli che impediscono la costruzione di modi più adeguati per organizzare, descrivere e spiegare l'esperienza. E c'è ancora un livello "più alto" di analisi consistente nell'analisi (epistemologica, logica e linguistica) della stessa attività filosofica. Qualcuno potrebbe obiettare come di fatto è accaduto e accade - che l'attività filosofica è troppoastratta e forse inuti le perché lontana dall'esperienza quotidiana. Si tratta di una accusa falsa. Gli uomini non possono vivere senza cercare di descriversi e spiegarsi l'universo; e questi loro tentativi possono essere carichi di errori teorici, danni morali e tragedie politiche. Chi può dire quanta sofferenza è stata causata dall'esagerato uso del modello organico in politica?. Tra le cause di errori, paure, sofferenze, ci sono, fuori di dubbio, la cieca adesione ad idee consunte, la diffidenza patologica per qualsiasi forma di autocritica, gli spasmodici sforzi per evitare di analizzare razionalmente, a qualsiasi livello, ciò per mezzo di cui e per cui viviamo. Di conseguenza, appare più che urgente, e necessario, il lavoro dei filosofi un'attività socialmente rischiosa, intellettualmente difficile, spesso tormentosa e ingrata, ma sempre importante. In breve: il fine della filosofia è sempre il medesimo: aiutare gli uomini a capire se stessi e quindi a operare alla luce del giorno e non paurosamente, nell'ombra.

email: fabietto13@libero.it