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A causa dei suoi nuovi, straordinari impegni Fabio Liberati dà un mezzo addio a QUALITA'. Bluvertigo e Subsonica, sfilate e serate dei locali cool di Milano necessitano delle sue qualità artistiche e quelle dei Godot 2.0 (formati appunto da Fabio, Pietro e il Gatto).
Mezzo perchè non si tratta di un commiato vero e proprio, ma si presenterà con incursioni estemporanee per continuare il percorso iniziato poco tempo fa...
Ecco allora la seconda e la terza puntata di 'Assiomi di scelta', un pò lunga certo, ma con un video finale da paura... anzi.. paranoia. Scaricatelo! (n.d.w.)

Per leggere la puntata 1/3 clicca qui
Ecco invece le puntata 2/3 e 3/3

Quale disciplina può meglio soccorrerci in questa minima, ma spaventosa vertigine, se non la matematica ?
E' curioso sapere che la risposta che essa ci suggerisce è categoricamente negativa. Non esistono criteri coerenti di scelta.
Questa conclusione ci è fornita dai due esempi seguenti.
Nella moderna teoria degli insiemi la possibilità di compiere una scelta è data a priori. E', cioè, un assioma. Se tale assioma non viene introdotto "ad hoc", la teoria che si può costruire senza contraddizioni è inutile. Contiene, ad essere corretti, una quantità poverissima di informazioni.
Di quale scelta stiamo parlando? L'assioma richiede che sia possibile scegliere almeno un elemento per ciascun insieme di un numero infinito di insiemi, ognuno contenente un numero infinito di elementi.
Si può storcere il naso davanti ad insiemi così vasti. Si può anzi sostenere che l'esempio è fuorviante, dato che discute di un numero infinito di possibilità. In quale occasione si riscontra una tale varietà di scelta? Ma questo dettaglio, a tutta prima disturbante, è in realtà una consolazione. Vedremo in seguito perché.
Consideriamo ora un altro esempio, senz'altro noto al lettore più navigato. Pensiamo ai numeri interi ed alle possibili operazioni elementari che su di essi possiamo compiere. Assegnate le regole, le operazioni fra numeri producono ancora un nume-ro: definiamo questo risultato come un teorema. Ovvero: dire che due più tre fa cinque è un teorema, che due per tre fa sei è un teorema e così via.
Pensiamo all'insieme dei teoremi che si possono costruire. Ci chiediamo se per ogni scelta fatta, il teorema che consideriamo conduce ad un risultato vero oppure falso. Non importa quale: ci interessa solo sapere se il criterio per valutare se un teorema è vero o falso, cioè se una scelta è buona oppure no, può essere applicato. Possiamo sempre decidere se, qualunque scelta compiremo, il risultato sarà vero o falso?
No. E in generale non esistono sistemi "coerenti", cioè sistemi in cui, date un numero di operazioni (possibilità) "di partenza" finite, ogni scelta conduce ad una verità o ad una falsità. Ci sono scelte che non conducono da nessuna parte….
Tra l'altro, a titolo di esempio, la domanda stessa da cui si è partiti è in decidibile: non si può dire se affermare che un sistema è coerente o incoerente sia vero o falso…
Il lettore ammetterà che, in base a quanto detto, si presenta una scelta senza alcuna possibilità di valutazione. In pratica, mancando la valutazione, non si sceglie affatto. Come è possibile negare all'uomo la possibilità di scegliere?
La scelta umana, operando su una quantità finita di possibilità - si diceva in precedenza - è di natura diversa? Oppure la matematica sancisce l'assoluta impossibilità di operare scelte, sia perché questa facoltà necessita di un'introduzione forzata nella teoria (si ricordi il primo esempio), sia perché la coerenza
della scelta è irrimediabilmente compromessa (si pensi al secondo caso)?
Altre domande riecheggiano inquietanti. La limitatezza delle possibilità della realtà umana, è ad essa intrinseca oppure è proporzionale alla quantità di informazione di cui l'uomo dispone? Aumentando tale quantità l'uomo affermerebbe ancora di scegliere o cadrebbe negli stessi impasse e paradossi dell'incoerenza? L'uomo, e non penso alla psicologia ma alla struttura della scelta così come la matematica ci ha suggerito, ha solo l'impressione di scegliere, quindi? La scelta è figlia dell'ignoranza, ovvero della limitatezza dell'informazione a nostra disposizione? E' possibile che si scambi quotidiana-mente libertà con ignoranza?
Chi può rispondere a queste domande? Francamente, scelgo di non farlo.
2Effe_28/09/002

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file grande, circa 8 Mb, tutti ampiamente giustificati. SCARICATELO!

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